Lei è una giovane donna costretta a prostituirsi in un angusto e buio sottoscala. Le fa visita un altrettanto giovane uomo la cui vita è priva di ogni forma di gioia. Le loro esistenze sono in bianco e nero ma il loro incontro, forse, le cambierà per sempre…
Devadasi è il nuovo cortometraggio firmato dell’attore-regista Marco Marra. La sfortunata protagonista del corto è interpretata da Nicoletta Pane, mentre nel ruolo del protagonista maschile lo stesso Marra. Il terzo personaggio, che fa da contraltare a quello interpretato dal regista e da aguzzino per la giovane costretta a prostituirsi è affidata a Frenck Coppola.
Il titolo del corto fa riferimento alla pratica indiana delle “devadasi” [serva di Dio]: giovani donne costrette a sposare la divinità di un Tempio. La pratica, oggi, è combattuta dalle stesse autorità religiose e politiche indiane, visto che, se da tradizione queste “serve” erano destinate alla preghiera e alla musica, oggigiorno sono costrette a percorrere la via della prostituzione.
Il corto di Marra è un drammatico che non punta sui dialoghi ma sulle emozioni che la situazione stessa dovrebbe creare tra i personaggi e, di riflesso, negli spettatori.
Il problema principale è che un cortometraggio come questo, di durata neanche troppo breve, avrebbe dovuto puntare su un migliore sviluppo di trama. Il racconto procede in una sorta di loop narrativo fino ad un finale del tutto prevedibile.
Una nuova opera poco convincente, con un potenziale emozionale e narrativo che già di partenza avrebbe scatenato un sentore di déjà-vu, ma in cui Marra nelle vesti di regista, autore e attore decide addirittura di rimanere in superficie, relegando allo spettatore un mestiere del tutto passivo.
Luca Ruocco