Dopo aver dovuto abortire una missione in territorio di guerra, il soldato Mike Stevens [Armie Hammer] sta cercando di rientrare al campo base insieme al suo commilitone Tommy [Tom Cullen].
Mentre i due attraversano il deserto, Tommy finisce su una mina anti-uomo e salta in aria, perdendo le gambe. Subito dopo, anche Mike calpesta un ordigno, ma riesce ad accorgersene appena un attimo prima che la mina esploda. Il soldato non può più muoversi, non può più fare un passo e, in pieno deserto e in attesa di un soccorso che potrebbe non arrivare mai, non potrà che affrontare tutti i fantasmi del suo passato, per rinascere a nuova vita, nelle migliori delle ipotesi, una volta uscito da quella situazione di stallo…
Ci siamo: Fabio&Fabio, al secolo Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, due giovani e promettenti autori della nostra cinematografia indie divenuti noti per alcuni interessanti cortometraggi come Afterville, The Silver Rope e E:D:E:N, debuttano alla regia di un lungo con Mine.
Nel mezzo i due hanno portato a termine un altro film, True Love, nelle vesti di sceneggiatori e produttori e, a dire il vero, Mine sembra essere particolarmente legato proprio a questo loro lavoro, sia per quanto riguarda la tematica, un protagonista – lì erano due – che, in una situazione anormale e al limite, è costretto a riflettere su sé stesso e a cercare di superare importanti nodi della propria vita]; che per la voglia di ibridare i Generi [se lì erano il thriller, il torture e il drammatico, ora al thriller si sommano elementi di dramma sentimentale, romantico e introspettivo e qualche riuscita scena di comicità quasi surreale, e una struttura che per i due autori guarda alla fantascienza più che al film di guerra [per saperne di più guardate la nostra intervista in coda al pezzo].
E a rianalizzare il tutto sotto questa luce, l’avventurarsi del protagonista in un ambiente apparentemente ostile alla vita [e alla sua vita] e alieno, il suo essere tanto lontano [mentalmente prima che fisicamente] dai suoi affetti, il suo incontro con un essere vivente “altro”, gli attacchi notturni da parte di spaventose creature e, soprattutto, il viaggio compiuto, il tutto riesce ad assumere significati più affascinanti.
A minare pesantemente lo charme di Mine ci pensano, purtroppo, le numerose figure retoriche e moralistiche e i sottotesti che si trascinano dietro [c’erano anche in True Love, ma qui risuonano a volume più alto]: un protagonista che è un soldato dell’esercito degli Stati Uniti che si carica sulle spalle il peso di una famiglia difficile, di un grave lutto mai del tutto superato, di un’incapacità di guardare verso il proprio futuro…
Peccato, perché a livello tecnico Fabio&Fabio riescono a mettere in piedi un film di gran pregio, grazie ad un regia molto accurata, supportata da un attore protagonista che regge bene gli oltre 100 minuti di presenza in scena e i cambi di toni, da buonissimi effetti digitali che riescono a trasformare una grande spiaggia in un deserto, e da una cura fotografica che dona al tutto un’aria da blockbuster.
Co-prodotto da Peter Safran, che già aveva avuto a che fare col trap movie col Buried – Sepolto di Rodrigo Cortés, Mine arriva nelle sale italiane da giovedì 6 ottobre.
Luca Ruocco
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MINE
Regia: Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Con: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen, Clint Dyer, Juliet Aubrey, Geoff Bell
Uscita in sala in Italia: giovedì 6 ottobre 2016
Sceneggiatura: Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Produzione: The Safran Company, Roxbury, Sun Film, Mine Canarias
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno: 2016
Durata: 106’
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MINE: Intervista a Fabio&Fabio