Nel 1970, la AIP [American International Pictures] decide di riportare in auge una delle figure classiche del cinema horror, quella del vampiro, in una chiave più moderna a livello di ambientazione e dinamiche narrative: il progetto parte come una sorta di horror erotico molto spinto, ma in corsa si decide di virare solamente verso la parte orrorifica sacrificando nudi ed eccessi pruriginosi, onde evitare le maglie censorie della MPAA, le quali, però, si abbattono comunque sul risultato finito, che costringe gli autori a scorciare alcune sequenze e a cambiarne la colonna sonora per stemperare l’impatto giudicato comunque troppo forte.
Rimane il titolo, The Loves of Count Iorga Vampire, così come alcuni elementi residui del progetto originale, più o meno innocui – soprattutto ai giorni nostri – che permettono al film di essere distribuito senza particolari problemi. Nonostante le vicissitudini, il conte Yorga [con la “I” nei credits originali ma che diventa “Y” nel sequel così come nella versione italiana] esce nelle sale e riscontra un buon successo di pubblico, che solletica anche una casa di produzione più blasonata come la Hammer a riciclare uno dei suoi personaggi più famosi, quello del Conte Dracula, e a trasferirlo nuovamente sullo schermo nei due ultimi film con Christopher Lee [1972, Dracula colpisce ancora! e I satanici Riti di Dracula] e ambientati nella Londra moderna.
L’incipit – in cui una voce off spiega le origini dei terribili succhiasangue – vede la cassa contenente il conte Yorga [i cui panni sono vestiti dal caratterista Robert Quarry] venire prelevata da uno strano personaggio che la conduce verso una insospettabile villa-castello su una collina nella periferia americana. Dopo aver partecipato a una seduta spiritica presieduta dal conte, un gruppo di ragazzi comincia a perire uno dopo l’altro per cause sconosciute, le cui caratteristiche non sfuggono però a un sedicente dottore e ad uno dei partecipanti, i quali nonostante lo scetticismo delle forze dell’ordine decidono di affrontare il conte autonomamente.
L’anno successivo lo stesso cast tecnico e artistico propone il seguito delle avventure del conte, in quel Return of the count Yorga che i nostri distributori titoleranno – molto fantasiosamente – Vampire Story, che però non riscosse lo stesso successo del capostipite. Sinister Film edita per la prima volta in home video i due capitoli riunendoli in un unico box, dove i titoli vengono proposti in ottime versioni dal punto di vista tecnico ma che per contro non hanno nessun bonus eccetto la galleria fotografica di routine. Edizione imperdibile per gli appassionati e che sicuramente ha il merito di riscoprire questa misconosciuta saga vampirica, che dopo decenni meritava di essere recuperata dall’oblio in cui era stata occultata.
Luca Servini
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YORGA IL VAMPIRO Collection
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Bob Kelljan
Con: Robert Quarry Roger Perry Yvonne Wilder
Formato: 1,78:1
Audio: Italiano , inglese 2.0
Distribuzione: CG Entertainment – Sinister Film [www.cgentertainment.it]
Extra: Galleria