Vincenzo Petrarolo, regista dell’horror mockumentary Lilith’s Hell, è al lavoro sul suo secondo lungometraggio: The Follower. Lo abbiamo incontrato per sapere qualcosa in più del suo nuovo lavoro.
[Luca Ruocco]: Ciao, Vincenzo. Abbiamo già avuto il piacere di ospitarti fra le pagine web del nostro portale con il tuo primo lungometraggio, “Lilith’s Hell”, selezionato al Fantafestival 2015. Ripartiamo da lì, cosa puoi raccontarci della vita distributiva del tuo film?
[Vincenzo Petrarolo]: Ciao, Luca. Devo dire che la selezione al Fantafestival mi ha portato fortuna, perciò ti ringrazio anticipatamente, perché posso testimoniare con i miei occhi l’impegno tuo e dei tuoi collaboratori, che vi impegnate per amore di questo festival storico e per il nostro amato cinema di Genere! Lilith’s Hell, dopo il Fantafestival ha vinto il Torino Comix Horror Fest, come miglior film horror italiano e ha trovato una distribuzione americana che lo sta distribuendo negli USA e in gran parte di paesi nel mondo: la Unartistfilm. Ora sto trattando per la distribuzione home video in Italia, quindi mi ritengo soddisfatto della mia opera prima. Una sfida difficile, in quanto mi sono cimentato in un mockumentary, uno stile molto difficile e complesso e ormai inflazionato, ma ho accettato la sfida sapendo che la pellicola sarebbe stata supportata dal maestro Ruggero Deodato, che ha presentato il film essendo il capostipite di questo Genere e ci ha messo la faccia come attore in un cameo nel ruolo di sé stesso. Ero convinto che il prodotto avrebbe avuto una buona vendibilità all’estero e così è stato… Grazie ancora al maestro Deodato!
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[LR]: A distanza di un paio di anni stai per chiudere il tuo secondo film: “The Follower”. Ci racconti la trama del tuo nuovo lavoro? Come è nata l’idea di partenza e con chi l’hai sviluppata?
[VP]: The Follower nasce dall’idea che mi balenava da anni di fare un film con una struttura narrativa hitchcockiana. Credo che Hitchcock sia il più grande genio cinematografico della storia e consiglio a tutti i giovani cineasti di vedere e rivedere le sue opere, perché sono una scuola di cinema. Il mio nuovo film narra la storia di Brenda MecDoweel, interpretata dalla brava e bellissima Jennifer Mischiati, un’attrice americana di origini italiane che si trasferisce a Roma in quanto ha un nuovo fidanzato italiano, Raul [interpretato da me]. Approfittando di un ingaggio per la protagonista del film diretto da Dexter White, un regista americano, Brenda chiede alla produzione di potersi sistemare nella mansardina del nonno materno, un pittore, piuttosto che in albergo. In questo appartamento, Brenda inizia ad essere perseguitata da un fan maniaco. Il film è stato scritto da me e Filippo Santaniello, con il quale ho trovato un’alchimia incredibile, dando vita ad uno script veramente interessante ed equilibrato.
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[LR]: Col primo film ti sei approcciato ad uno stile registico molto in voga e assai versatile, comodo soprattutto per un filmmaker indipendente: il mockumentary. Come ti sei approcciato a “The Follower” a livello registico e produttivo?
[VP]: Posso testimoniare che fare un mockumentary è molto più difficile che fare un film di taglio classico, ma logicamente fare The Follower e’ stata tutta un’altra musica. In questa mia seconda fatica cinematografica potrete realmente giudicarmi come regista, questo è un progetto che volevo realizzare da anni. Ci sto puntando tanto e ho curato tutto: dalla produzione, seguita da mio fratello Gianluca, alla scrittura, alla regia, alla recitazione, al montaggio che stiamo ultimando agli studi della Explorer Entertainmet di Giorgio Bruno, con il bravissimo montatore Angelo D’Agata e il suon altrettanto talentuoso assistente. Ho affidato la musica al concertista Michael Josia, direttore d’orchestra molto apprezzato in Russia e tutti i paesi dell’Est, dove sono veri cultori di musica classica. Per curare le scene di combattimento del film, invece, mi sono affidato ad un grande professionista: Gianluca Petrazzi, stant coordinator di 007 – Skyfall e Lo chiamavano Jeeg Robot.
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[LR]: Rimaniamo ancora un attimo sul livello produttivo: come ti sei mosso per intercettare l’interesse dei produttori per “The Follower” e su che tipo di budget hai potuto contare?
[VP]: Con questa seconda opera ho preferito abbassare il mio compenso e trovare dei produttori decisi ad investire su di me, dandomi carta bianca su tutto. Per questo voglio fare un ringraziamento speciale ai produttori Giuseppe Milazzo Andreano, Aurora Messina e Luigi De Filippis, che mi hanno supportato nonostante tutti gli imprevisti e, anzi, hanno saputo come trasformare i piccoli problemi in opportunità per migliorare il film. Il budget totale era veramente ridotto ma, credetemi, The Follower saprà far parlare di sé.
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[LR]: Parlaci del cast del film. Chi sono gli attori a cui hai affidato i personaggi principali del film?
[VP]: Il cast, come ho anticipato, è composto dalla protagonista Jennifer Mischiati e da una serie di antagonisti di tutto rispetto, a cominciare dall’attore giapponese Hal Yamamougy, che ho conosciuto alla prima di Lilith’s Hell proprio al Fantafestival e che, dopo aver visto il film, si è messo a disposizione di un mio eventuale prossimo lavoro ed io non ci ho pensato due volte! In quanto estimatore di Hal, ho amato e apprezzato le pellicole in cui ha lavorato: da Wolverine a Push ,a Joan Lui di Celentano. Nel cast troverete ancora Andrea Scarduzzio, nel ruolo di Jonny il Bello; Valentina Maria Principi, attrice italiana dagli occhi magnetici in un ruolo alquanto controverso; l’attrice e co-produttrice Aurora Messina; Piero Ali Passatore, attore italo-americano che oltre a vestire i panni del regista Dexter White è stato anche il coach del film; David White, attore inglese e re del cinema indipendente italiano; Rossana Elsa Scugugia e Giuseppe De Marco.
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[LR]: Come sta procedendo il lavoro di post-produzione di “The Follower”?
[VP]: Ora sto ultimando il montaggio e ho appena ultimato delle riprese aeree con un drone in 4k di Roma dall’alto che arricchiranno il film con un montaggio davvero suggestivo e ipnotizzante di una metropoli molto dark…
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[LR]: Sai già qualcosa sul futuro distributivo del tuo secondo film?
[VP]: Per quanto riguarda la distribuzione, ho già diverse offerte internazionali [americane e inglesi] che stiamo vagliando con i produttori Giorgio Bruno e Giuseppe Andreani. Io, al momento, sono molto concentrato su montaggio, missaggio ed effetti speciali in 3d, che sono stati affidati allo stimato Pierfilippo Siena.
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[LR]: Mentre chiudi “The Follower” hai già in mente un nuovo progetto su cui lavorare?
[VP]: Io e lo sceneggiatore Filippo Santaniello abbiamo quasi ultimato la sceneggiatura del mio prossimo film, tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto che ci ha colpito molto. Lo abbiamo romanzato e trasformato in un thriller drammatico che, sono convinto, saprà attirare l’opinione pubblica, anche per come stiamo strutturando la linea narrativa. Il film è una sorta di noir a tratti gotico… Per dare un idea di come lo immagino mi viene in mente Dead Note, un anime giapponese che adoro e che consiglio a chi ancora non l’ha visto.
Luca Ruocco
Roma, novembre 2016