Il quarto film del DC Extended Universe punta dritto verso le sale cinematografiche di tutto il mondo. Da noi incontrerà il pubblico il primo giugno. Stavolta tocca a Wonder Woman, supereroina affidata alla presenza femminile ed elegante di Gal Gadot, già vista in alcuni dei momenti di quel brutto film che è Batman V Superman.
La bella notizia è che la Gadot riesce a dimostrarsi aggressiva e sensuale ma anche tonta e sognatrice e a reggere in tutto e per tutto il personaggio che le è stato affidato, come già era successo nel film precedente, dove non le era concesso tanto spazio. Quella brutta è che quel brutto film che è Batman V Superman confrontato a questo Wonder Woman di Patty Jenkins acquista senso e dignità.
Si comincia con un incipit davvero poco avvincente: Batman ha inviato a Wonder Woman una copia della foto che la ritraeva insieme ai suoi compagni, durante la prima guerra mondiale. “Spero che un giorno mi racconterai la tua storia”, recita il biglietto d’accompagno… e quale stratagemma più prevedibile può introdurre meglio un flashback lungo un paio d’ore? Ottimo inizio, ma c’è di meglio: iniziamo con una intro animata che racconta la storia delle Amazzoni… create da Zeus come soluzione alla troppa violenza che un mondo popolato da soli uomini era riuscito ad originare.
Inizialmente conquistati dalle presenza femminili, gli uomini vivono un momento di inebriamento d’amore, poi però le Amazzoni decidono di non voler essere solo un antistress tra le mani degli uomini e si ribellano, causando una bagarre che coinvolge uomini e dei… Ne gode Ares, dio della guerra da sempre geloso del rapporto che il padre aveva con le sue creature mortali, che inizia a far fuori tutti, anche le divinità. Prima di morire, Zeus si unisce ad un’Amazzone per dare vita a Diana, l’unica in grado di fermare [in un futuro non precisato] Ares, per il momento ricacciato negli inferi. Ma le Amazzoni si sono ritirate a vivere su un’isola protetta dal mondo esterno e hanno deciso di non raccontare proprio tutto alla povera figlia di Zeus che, però, sente in qualche modo sulle sue spalle il peso di una grande responsabilità.
Se volessimo elencare tutte le incongruenze di questo cinecomic potremmo dover star qui delle ore: il periodo storico, pur volendo essere temporalmente preciso, è pasticciato e dipinto maldestramente; l’isola delle Amazzoni è stata divisa dal mondo per migliaia di anni da una coltre di nebbia, poi però i soldati tedeschi riescono a attraversarla solo sporgendosi un po’ con la testa fuori dal ponte della nave; il protagonista maschile è una spia inglese che sembra avere l’importantissimo compito di recuperare informazioni riguardo gli esperimenti segreti di una chimica tedesca, il dottor Maru… peccato che quando il soldato riesce a recuperare un taccuino pieno di appunti questi siano immotivatamente vergati in una lingua ibrida tra il sumero e il turco e che, una volta tradotti con nonchalance dall’eroina, diano come unica indicazione utile ai buoni con i tedeschi stiano architettando qualcosa di brutto e pericoloso per l’intera umanità!
Ma non possiamo smettere di elencare senza parlare prima del gruppo di sodali che si allea al soldato belloccio e all’Amazzone, una sorta di armata Brancaleone di personaggi caratterizzati tutti in modo caricaturale; della banalità bambinesca con cui sono dipinti i due malvagi villain tedeschi; e del cattivo gusto estetico con cui si presenterà ai vostri occhi il dio Ares…
Niente sembra funzionare e nulla può fare lo sguardo magnetico della Gadot per salvare un film che si auto-infligge momento per momento i sonori colpi di dialoghi sbagliati e immaturi [problema di adattamento? Non crediamo…] che riescono a far crollare anche le poche scene riuscite e volontariamente ironiche, o le orchestrate coreografie di combattimento, che non son tante.
Ora: nel DC Extended Universe deve esserci qualche grosso problema con gli sceneggiatori. Trame scontate e banali e dialoghi inascoltabili. Proviamo a risolvere? Contattateci, vogliamo almeno capire il perché di questo volersi tanto male!
Luca Ruocco
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WONDER WOMAN
Regia: Patty Jenkins
Con: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Connie Nielsen, Lisa Loven Kongsli, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Lucy Devis
Uscita in sala in Italia: giovedì 1 giugno 2017
Sceneggiatura: Allan Heinberg
Produzione: Warner Bros. Pictures, Cruel and Unusual Films, DC Entertainment, Dune Entertainment, Atlas Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Anno: 2017
Durata: 141’