A Roma, durante una manifestazione contro l’apertura di un centro d’accoglienza, si scatena un’apocalisse zombie: solo l’interno del centro sembra essere sicuro e gli ospiti faranno di tutto per restare in vita.
Enrico, un ragazzo di estrema destra, si mette al riparo all’interno del centro, mentendo sulla sua identità.
L’unico luogo sicuro è quel centro d’accoglienza che lui non voleva, mentre fuori i morti camminano sulla terra.
E’ questa la storia di “Go Home – A casa loro”, un horror allegorico scritto da Emiliano Rubbi che vuole utilizzare gli zombie come metafora per una società sempre più chiusa, spaventata, aggressiva nei confronti dei migranti, dei profughi, del “diverso da sé” in generale.
Dal 31 maggio è online la campagna di raccolta fondi per il film, che verrà girato questa estate ad agosto dalla regista Luna Gualano.
I fondi serviranno ad aggiungere ulteriori effetti speciali e ad aumentare i giorni di ripresa.
Il film, unico nel suo genere, sarà realizzato in “multilingua”.
Ad esso prenderanno parte anche diversi attori africani [professionisti e non] attualmente richiedenti asilo, ospiti in diverse strutture della capitale e che attualmente partecipano al laboratorio di videomaking e recitazione “Il Ponte sullo schermo”, tenuto dalla stessa regista Luna Gualano.
Moltissimi artisti, associazioni e case di produzione hanno sposato il progetto del film Go Home – A casa loro.
Zerocalcare ha disegnato la locandina del film, Il Muro del Canto, i Train to Roots, Daniele Coccia e Piotta parteciperanno con la loro musica.
Baburka Production si occuperà delle scenografie, dei costumi e degli effetti speciali.
Yomigro assiste in tutte le fasi al laboratorio con i migranti presso lo Strike spa.
Il centro sociale Intifada e lo Strike spa metteranno a disposizione i propri spazi come location.
La Zona e Cocoon Production si occuperanno del coordinamento dell’intero progetto e della post-produzione.
Inoltre, un folto numero di professionisti del settore, associazioni e micro-finanziatori stanno già partecipando con il loro sostegno assieme ai nomi già citati e la lista dei partecipanti è lunghissima ed in crescita costante.
In un mondo dove tutto è regolato dalla logica del profitto, siamo convinti che sia possibile creare un film destinato alla distribuzione “tradizionale” che parta comunque da un’intenzione e da una volontà radicata nel sociale.
Siamo convinti che le due realtà non debbano escludersi a vicenda ma che, anzi, debbano imparare a convivere, nell’ottica di una crescita del settore che sia insieme solidale e sostenibile.
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Raccolta fondi: www.produzionidalbasso.com/project/go-home-a-casa-loro
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