La saga a fumetti di Elohim, scritta e disegnata da Riccardo Rontini e basata sugli studi di Mauro Biglino, continua la sua avventura a colori! Da poco negli store il secondo albo, colorato da Valerio De Cristofaro ed edito, come sempre, da Uno Editori.
Abbiamo incontrato ancora una volta il colorista.
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[Luca Ruocco]: Il viaggio a colori che ripropone la prima stagione a fumetti di “Elohim” in formato tutto nuovo continua… Da qualche settimana è arrivato negli store il nuovo albo. La risposta dei lettori è stata posititva?
[Valerio De Cristofaro]:
Ciao Luca, sì, il viaggio della saga Elohim a colori prosegue con questo nuovo e avvincente albo: “In principio”. I lettori hanno risposto con grande entusiasmo all’uscita del primo volume “Il preludio” infondendoci una giustificata fiducia a riguardo. I numeri dovrebbero soddisfare le aspettative. Personalmente ho ricevuto moltissimi messaggi privati da parte dei lettori più appassionati che mi hanno coperto di complimenti per il lavoro svolto esortandomi a continuare. Fa sempre piacere ricevere riscontri positivi sul proprio operato. I lettori aumentano e la saga continua…
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[LR]: Avete avuto modo di capire se si tratta di fruitori del tutto nuovi o se qualche affezionato ha ricominciato da capo la collezione degli albi?
[VDC]: Ovviamente questa è la domanda che ci siamo posti nel momento stesso in cui abbiamo cominciato a lavorare, se fosse stato conveniente ristampare gli albi della prima stagione con l’aggiunta del colore. Beh… ci siamo detti, perché no! Noi stessi ne sentivamo la necessità… un ulteriore elemento narrativo che aumentasse il coinvolgimento emotivo. Tenendo conto che la maggioranza degli affezionati ha già acquistato tutti i volumi in bianco e nero bisogna raggiungere i nuovi lettori che continuano ad aumentare grazie e soprattutto al lavoro divulgativo svolto con costanza invidiabile da Mauro Biglino. Il bacino di persone “recettive” all’argomento cresce giorno dopo giorno e la saga Elohim è una diretta conseguenza.
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[LR]: Visto che abbiamo già parlato tempo fa del tuo ingresso da colorista e grafico nel team di “Elohim”, vorrei che ci parlassi di questo secondo albo nello specifico: di cosa parla e quali sono le tonalità di colore che hai associato a questa storia?
[VDC]: In questo albo si entra finalmente e definitivamente nello specifico della narrazione biblica, là dove nel primo, “Il preludio”, si erano gettate le fondamenta per la comprensione degli eventi che succederanno. Qui comincia il periglioso e affascinante viaggio dell’homo sapiens al fianco dei propri creatori. Si parte dai primi versi del libro della Genesi dove viene svolto un ingegnoso lavoro per la bonifica di un vasto territorio, presumibilmente in Mesopotamia, e la costruzione di un complesso sistema idrico culminante in una diga. L’acqua è vita! Viene mostrato come fu impiegato l’homo sapiens, utilizzato esclusivamente come lavoratore di fatica per l’estrazione di metalli nelle remote miniere disperse a sud del continente africano. Esordisce sulla scena Adam, un particolare esemplare di homo sapiens, migliorato geneticamente, evoluto cerebralmente, molto “simile” ai suoi creatori… un essere unico. Colpiti in positivo dalle capacità cognitive di costui, gli Elohim decisero di utilizzarlo per scopi più importanti e lavori ben più delicati dell’estrazione mineraria a cui erano destinati tutti i sapiens. Adam viene prelevato e “trasferito” nel Gan Eden, il Giardino recintato e protetto [presumibilmente a Gobecli Tepe, in medio oriente], un centro scientifico sperimentale nel quale venivano sviluppati progetti genetici atti alla produzione di nuove specie di vegetali e animali e allo studio delle stesse. Ad Adam fu insegnato cosa fare, era un essere dall’intelligenza superiore con una raffinata abilità, e imparò velocemente a svolgere tutte le mansioni a cui fu sottoposto apprendendo in fretta tutti i segreti della coltivazione delle piante che portano “frutti buoni da mangiare” e dell’allevamento delle “bestie addomesticate”. Viene mostrato, con una scena molto particolare, come gli Elohim decisero di “produrre” una versione femminile di Adam avendo notato che “la compagnia degli animali non gli era più sufficiente”. Ed eccoci alla famosa vicenda della “costola di Adamo” da cui Eva sarebbe stata tratta. Si illustra quindi l’intervento chirurgico tramite il quale venne prelevato il materiale genetico necessario alla successiva clonazione della “femmina”. Adesso Adam ha la sua Metà, perfetta e pura, come lui. E’ solo l’alba di una nuova storia, governati da eventi più grandi di loro, Adam e Isshah [Eva] stanno per affrontare il viaggio più pericoloso. A grandi linee questa è la trama del volume che dunque si divide in più scenari. Per i luoghi aperti in Africa e Medio oriente ho usato tinte calde e pastellate, colori poco saturi, mentre ho osato di più negli ambienti chiusi dove ad illuminare la scena non è più il sole ma bensì le luci artificiali delle strutture aliene. Il contrasto sembra essere venuto bene, sono abbastanza soddisfatto del risultato. Nel volume ci sono anche due flashback molto suggestivi, densi di mitologia cosmogonica. Il primo riguarda il Pianeta Rosso, a noi noto come Marte, e della presunta guerra fratricida su di esso, il secondo fa riferimento alla Luna, il romantico satellite del Pianeta Terra che tanto è fondamentale allo sviluppo della vita su di esso. Qui i colori sono vivaci e molto saturi, dai toni piatti, per evidenziare il contrasto con il fondale scuro delle tavole.
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[LR]: Da pochi giorni è online la cover dell’albo numero 11. Avrà quindi tra poco inizio la seconda stagione della serie. La grafica di copertina rimanda un po’ all’impronta che avete dato nella serie a colori. Ne sai qualcosa? Riprenderà il grande formato e il bianco e nero e ci sarà qualche sorpresa?
[VDC]: Sì, la saga ripartirà con la seconda attesissima stagione con il volume 11 “LA TORRE”, ma è un lavoro che competerà in totale a Riccardo Rontini il quale continuerà la narrazione con gli albi in bianco e nero nella solita doppia veste di Autore e Disegnatore. Anche la cover a cui fai riferimento è stata fatta da Rontini sulla base di quelle sviluppate per gli albi a colori, dei quali manterrà anche il formato che sarà dunque più piccolo dei precedenti. E’ stato deciso questo restyling.
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[LR]: Come nascono i disegni di copertina di “Elohim”?
[VDC]: Gli emblemi che identificano gli albi a colori sono stati pensati sulla base degli eventi narrati nei volumi in oggetto, Riccardo Rontini li ha disegnati ed io successivamente li ho inseriti nella grafica completando la copertina. Gli emblemi sono studiati e realizzati per essere anche riprodotti materialmente, ricordiamo che Rontini è un ottimo designer prima che un fumettista.
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[LR]: Sai già quando sarà disponibile il terzo albo a colori? Se ci stai già lavorando puoi mostrarci in anteprima la cover o qualche vignetta?
[VDC]: Questa è una domanda a cui non posso dare una risposta precisa e certa. Per il momento io non sono nella possibilità di lavorarci, sono molto impegnato per motivi professionali e focalizzato su nuovi progetti che aumentano in modo esponenziale. Sono un grafico, un illustratore, un videomaker, un web developer e anche un “artista”… dipingo! La fame di creatività mi spinge ossessivamente in direzioni multiple. La casa editrice si sta avvalendo di altri professionisti che proseguiranno egregiamente il lavoro in mia assenza. Comunque la saga continua in bianco e nero e sono certo che ci regalerà nuovi e appassionanti colpi di scena nell’inconfondibile stile Biglino/Rontini!
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[LR]: Quanto tempo impieghi a colorare e reimpaginare un intero albo di “Elohim”?
[VDC]: Il lavoro di colorazione di 106 tavole non è semplice tanto meno veloce. Ho dovuto necessariamente tenere conto del giudizio e delle istruzioni di Rontini, autore e disegnatore dell’albo, che mi ha guidato nelle sensazioni, quindi ho lavorato su molte “prove” prima di trovare la scelta che soddisfacesse entrambi. Colorare un volume, parallelamente ad altri lavori, mi impiega orientativamente tre mesi o poco più, mentre l’impaginazione del tutto risulta ovviamente più veloce. Sono un abile grafico, è il mio lavoro. Possiamo dire che nel giro di quattro mesi il lavoro è completo. Certo… se mi dedicassi solo ed esclusivamente a “colorare” i tempi di produzione godrebbero di un’accelerazione notevole.
[LR]: Grazie, Valerio. Alla prossima.
[VDC]: Grazie Luca, un saluto a te e a tutti i tuoi lettori e un caloroso abbraccio agli scatenati seguaci della saga Elohim, la storia di tutte le storie. Alla prossima avventura …
Luca Ruocco
Roma, giugno 2017