A quasi un anno dalla morte dell’intellettuale Kiarostami, BIM distribuisce in home video Il sapore della ciliegia, in una edizione speciale molto curata e imperdibile, che all’interno contiene il volume Il vento e la foglia, poesie scelte, una raccolta di poesie che rappresentano bene il significato di scrittura visiva tanto sfruttata nelle opere del poeta e regista iraniano.
Un uomo sulla cinquantina [Homayoun Ershadi], Badii, viaggia a bordo della sua automobile nelle zone periferiche di Teheran. Il silenzio avvolge il tragitto, interrotto inizialmente da brevi conversazioni con alcune persone, tra cui quella con una turista che gli chiede di poterle scattare una fotografia.
L’uomo è alla ricerca di una persona che sia disposta a seppellire il suo corpo a seguito di quello che dovrebbe essere un imminente suicidio in una zona collinare, in una fossa già scavata. Tre sono le persone alle quali l’uomo propone, dietro compenso, il compito, a partire da un giovane militare [Safar Ali Moradi] a cui offre un passaggio, e con il quale il protagonista intrattiene un dialogo incentrato sulla tematica militare e sul servizio di leva. Spaventato dalla proposta, nonostante il lauto compenso, il giovane rifiuta e fugge. Il secondo incontro è con un seminarista [Ahmad Ansari], che alla richiesta del protagonista risponde come è auspicabile, ovvero con un lungo discorso sull’importanza della vita, sul perché siamo stati creati e altri riferimenti religiosi che distolgono l’attenzione del protagonista, che troverà invece conforto nelle parole estremamente semplici ma intelligenti e quanto mai vere di un impiegato in un museo di scienze naturali [Abdolrahman Bagheri], che gli parla del suo lavoro, di come pratica la vivisezione degli animali, fino a raccontargli di un tentativo di suicidio da lui stesso provato e non portato a termine dopo aver scoperto il gusto della ciliegia.
Da qui una serie di riflessioni sulla vita, semplici e quanto mai vere, in cui Kiarostami coinvolge spontaneamente lo spettatore. Non ha importanza il motivo per cui Badii voglia suicidarsi, né come mai ritenga così importante essere sepolto, quasi a volersi nascondere da qualcuno o proteggere il suo corpo senza vita, qui tutto è incentrato sulla ricerca della persona adatta a ricoprire l’incarico richiesto: non è solo una questione di coraggio, quello che sembra cercare il protagonista è una persona che realmente sappia comprenderlo e che non gli faccia la morale, che consideri comunque il suicidio come un atto sinonimo di libertà, una necessità, un rifiuto alla vita ma non per forza una sconfitta, che rispetti la sua decisione. Kiarostami dirige e firma la sceneggiatura di un film estremamente semplice sia tecnicamente che dal punto di vista drammaturgico, con molti campi lunghi, in cui sono il concetto di libertà e la terra a farla da padrone: la terra che ricoprirà il corpo del protagonista, la terra lavorata dai contadini, la terra dei paesaggi collinari attraversata a bordo della sua automobile, la terra intesa come luogo di pace e di ritorno alle origini.
Il sapore della ciliegia – vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1997 – è un film silenzioso, dove sono le immagini a parlare e in cui i personaggi si muovono con discrezione e parlano sommessamente. Questo silenzio lo ritroviamo anche ne Il coro, cortometraggio incluso nell’home video che racconta la giornata di un uomo anziano sordo, che vaga per le strade della città portandosi dietro un apparecchio acustico che usa quando ne sente il bisogno, rischiando talvolta di mettere in pericolo la propria vita e di non riuscire ad occuparsi come vorrebbe delle sue nipotine. Il coro è un cortometraggio che non risparmia il ricorso all’ironia, che mischia il sonoro con il muto per permettere allo spettatore di provare a capire come potrebbe essere il mondo di una persona sorda ma soprattutto ad apprezzare il silenzio e il senso di solitudine, il cui valore, sembra dirci Kiarostami, é inestimabile. In Il sapore della ciliegia, Kiarostami ci suggerisce come la felicità sia davvero da ricercare nelle cose semplici e genuine nella vita, come un semplice frutto raccolto da un albero, dopotutto apparteniamo alla terra.
Gilda Signoretti
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IL SAPORE DELLA CILIEGIA
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Abbas Kiarostami
Con: Homayon Ershadi, Abdolrahman Bagheri, Mir Hossein Noori, Ahmad Ansari
Formato: 1.66:1
Audio: Dolby Digital 2.0
Distribuzione: BIM distribuzione [www. bimfim.com]
Extra: Il coro