Presentato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, Brutti e cattivi segna l’esordio dietro la macchina da presa dello scenografo Cosimo Gomez. Omaggio a Ettore Scola e alla commedia all’italiana, l’opera prima di Gomez, si distingue per la sua vocazione corrosiva e scorretta, che rivendica il diritto di un gruppo di disabili all’uguaglianza. Non tanto nel bene, quanto nel male. Infatti, questa banda di freaks nostrani, composta da un capo senza gambe, una pupa senza braccia, uno scagnozzo strafatto e senza cervello e un nano scassinatore, si mostra libera di commettere quanto di più basso e sgradevole sia immaginabile. Con un’estetica del brutto ricercata e rigorosissima, Brutti e cattivi, diverte e intrattiene, costruendo, tuttavia, delle aspettative molto alte che sul finale vengono, ahimé, disattese.
Quattro outsider senza arte né parte, mutilati nell’aspetto e nella dignità da una società che li vede brutti e cattivi, si improvvisano rapinatori per il colpo che cambierà la loro vita. Il Papero non ha le gambe, sua moglie Ballerina è senza braccia, Il Merda è un rasta tossico e Plissé un irascibile nano rapper. Gli evidenti ostacoli fisici non sono che un alibi per la sgangherata banda criminale, unita e compatta per realizzare l’improbabile sogno comune. Dopo il colpo però le cose si complicano: ciascuno dei componenti pretende di tenere per sé il malloppo, e tutti sembrano avere un piano per riuscirci. La caccia al tesoro si trasforma in una girandola di inseguimenti, cruente vendette, esecuzioni sanguinose e tradimenti incrociati.
Ciò che affascina e convince maggiormente dell’esordio di Gomez è senza dubbio la sua visione estetica. Nell’arte anche ciò che è brutto diviene bello: la rappresentazione del brutto viene elaborata attraverso lo sguardo dell’artista che ne restituisce il valore estetico intrinseco, rendendo magnifico e attraente anche ciò che repelle, respinge o ci mette a disagio. Questo Gomez lo sa bene, tanto da costruire ogni suo personaggio – dal più piccolo al più grande – facendone emergere il lato peggiore. La ricerca del deforme, poi, è una vera ossessione. Infatti, non solo gli attori di questa vicenda sono portatori di handicap evidenti, ma anche gli ambienti in cui essi si muovono restituiscono un senso di lacerazione – con il resto della società, s’intende – e di disprezzo prominente.
È brutto e cattivo ciò che la macchina da presa del regista riprende, eppure così allegro, divertente e giocoso da rappresentare un paradosso assolutamente seducente. Così come seducono e respingono le gambe della Ballerina – interpretata magnificamente da Sara Serraiocco – erotiche nei movimenti inconsueti che le permettono azioni solitamente compiute dalle mani, ma al contempo disturbanti e sinistre. Un’atmosfera davvero efficacie e inconsueta per la filmografia nostrana attuale, che spiazza lo spettatore e che dimostra che il coraggio e il rischio sono ingredienti fondamentali per ottenere del buon cinema. Coraggio che, tuttavia, è un po’ mancato in fase di scrittura: difficile comprendere come con tali premesse, Gomez e il suo co-sceneggiatore Luca Infascelli, abbiano trovato lo spazio per un lieto fine. In un orizzonte così sgradevole e scorretto nel quale ogni desiderio è negato e la propria soddisfazione è raggiungibile solo a discapito delle altre, si fa davvero fatica a comprendere il finale scelto dai due autori dello script.
Detto questo, in un momento storico così particolare per il nostro cinema, nel quale qualcosa – seppure molto timidamente – sembra poter cambiare, è impossibile non sostenere iniziative come questa di Gomez. Con la ferma speranza che altri cineasti e produttori intraprendano la strada dell’anticonformismo e dell’ambizione.
Paolo Gaudio
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BRUTTI E CATTIVI
Regia: Cosimo Gomez
Con: Claudio Santamaria, Marco D’Amore, Sara Serraiocco, Rinat Khismatouline, Simoncino Martucci, Giorgio Colangeli, Riccardo Mioni, Adamo Dionisi, Narcisse Mame, Aline Belibi, Maria Chiara Augenti, Filippo Dini, Fabiano Lioi
Uscita sala in Italia: giovedì 19 ottobre 2017
Sceneggiatura: Cosimo Gomez, Luca Infascelli
Produzione: Casanova Multimedia, Panache Productions, Mille et Une Productions
Distribuzione: 01 Distribution
Anno: 2017
Durata: 87’