Una ragazza cammina lungo un corridoio spoglio e male illuminato. Un percorso di pochi passi, il suo, ma l’itinerario in quello che apparentemente sembra un edificio abbandonato è solo il riflesso di un lungo cammino interiore, che la porterà a una metamorfosi profonda e imprevedibile. Scendere racconta il cammino iniziatico di Meri. Un passaggio che, però, non ha come traguardo l’acquisizione di un’esistenza più matura e consapevole, bensì l’accettazione placida e compiaciuta dell’eterna e simultanea esistenza del Bene e del Male. Liberamente ispirato a tragici fatti realmente accaduti, trascende la realtà per diventare un racconto misterico, dall’atmosfera cupa e dai significati esoterici.
Scendere, cortometraggio diretto da Giovanni Bufalini e scritto insieme a Luca Ruocco e Gabriele Martinetto, è stato presentato in anteprima e fuori concorso al Fantafestival 2017. Breve, misterioso e spiazzante, il corto ha trascinato il pubblico nella sua spirale, lasciandolo con più domande che risposte. Abbiamo incontrato e messo sotto torchio il regista, partendo dall’ideazione del progetto e finendo alla sua possibile evoluzione.
Egidio Matinata
Roma, novembre 2017