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EL ATAÚD DE CRISTAL di Haritz Zubillaga

el ataud de cristalNella quinta giornata della trentasettesima edizone del Fantafestival è stato presentato il lungometraggio d’esordio del regista spagnolo Haritz Zubillaga, El Ataúd de Cristal.

Amanda, attrice di successo, si sta dirigendo a bordo di una limousine verso una serata di Gala, dove le verrà assegnato un premio alla carriera; si ritroverà intrappolata nell’autovettura, vittima del gioco sadico e crudele di una figura losca e misteriosa.

Un thriller con una forte valenza meta-cinematografica, ragionando proprio sull’eterna dicotomia realtà/finzione che ha accompagnato il ragionamento teorico sul cinema dai suoi albori. Amanda si trova bloccata nella limousine, una sorta di set cinematografico illuminato ad hoc, in preda agli ordini di una voce meccanica proveniente da una telecamera che, come un regista, con il suo sguardo la scruta, la studia, le fa uscire il peggio di sé, umiliandola e portandola dentro un girone infernale, dove le farà fare in conti con sé stessa e il suo passato. Cosa è disposta a fare Amanda per la sua carriera e per salvarsi? Quanto i suoi personaggi e i suoi film hanno influenza su di lei? E come la sua figura mediatica rispecchia realmente quella reale? Sono una serie di continui quesiti che l’occhio della telecamera, una sorta di Hal 900/Kramer, perversamente pone ad Amanda, facendone vacillare l’integrità morale, sia come donna che come attrice.

Zubillaga riesce abilmente a mantenere salda la suspense per tutta la durata, facendo un buon uso dei dettagli e del primo piano, restituisce allo spettatore la tensione e il senso di claustrofobia della protagonista. La macchina da presa come un bisturi entra nella carne e nella psiche dell’attrice, non abbassa mai il suo sguardo, anzi, ne mostra il malessere e il dolore interiore e corporeo in tutta la sua interezza.

L’attrice Paola Bontempi, che interpreta la protagonista del film, offre una valente prova interpretativa, confluendo integralmente nel personaggio/alterego di Amanda, seguendone tutta la sua escalation di follia che consegue al climax della narrazione.

Come film d’esordio, El ataúd de Cristal, denota le buone capacità registiche di Zubillaga, nonostante le pecche di sceneggiatura che sorgono verso l’ultima mezz’ora del film. Prendendo in prestito stilemi tecnici e registici dei grandi maestri di Genere, non cade nel citazionismo stolto e superfluo, ma ne caratterizza ulteriormente la sua valenza formale ed’espressiva.

Un film non perfetto che tuttavia non lascia indifferenti e non turbati.

Giovanni Cosmo

EL ATAÚD DE CRISTAL

Regia: Haritz Zubillaga

Con: Paola Bontempi

Sceneggiatura: Aitor Heniz, Haritz Zubillaga

Produzione: Basque Films, Life&Pictures

Anno: 2016

Durata: 77’

InGenere Cinema

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