Basato sull’omonimo romanzo del 1963 di Madeleine L’Engle, Nelle pieghe del tempo racconta le avventure della quattordicenne Meg Murry, che insieme al suo fratellino Charles Wallace e al suo amico Calvin, intraprendono un viaggio per le galassie alla ricerca del padre scomparso, il fisico Alexander Murry. Guidate da tre donne dotate di poteri sovrannaturali, la signora Quale, la signora Cosè e la signora Chi, dovranno riportare l’ordine nell’universo, minacciato da un’entità malvagia e oscura, meglio conosciuta come LUI.
Il film segue altalenamente l’andamento del romanzo, una sorta di Mago di Oz più ‘adulto’, con dei forti connotati astrofisici e con la meccanica quantistica.
Sin dalle prime inquadrature si entra immediatamente in contatto con il contesto di riferimento della protagonista Meg, un mondo idilliaco caratterizzato dall’amore e dalla unità parentale. Un equilibrio molto saldo e fondamentale per la bambina, completamente disgregato dalla scomparsa dell’amato padre. Con uno stacco di quattro anni, ritroviamo una Meg oramai adolescente, triste e solitaria, alle prese con le problematiche relative alla sua età e alla condizione famigliare. Una storia che ha molti punti in comune con altri racconti di casa Disney, se non fosse che rispetto ai suoi predecessori, il suo sviluppo rimane fuorviante e privo di ogni elemento contestualizzante.
Improntato su un forte impatto visivo, degno di un qualunque film disneyano, tutto distinto da colori molto saturati e da una fotografia calda e accogliente, la pellicola sembra quasi potersi reggere solamente sul suo strato superficiale, senza andare a indagare ulteriormente i contesti portanti della storia. Non mancano grosse lacune nella sceneggiatura, con annesse troppe domande lasciate aperte, che trasportano lo spettatore in una visione altamente estetizzante ma di base superficiale. Quello che rimane a fine proiezione di un film come Nelle pieghe del tempo, è che la volontà della regista DuVernay e della sceneggiatrice Jennifer Lee, non sia tanto nel voler fare una trasposizione adeguata del romanzo, ma di concentrarsi sull’impatto ideologico di cui è permeato il film.
Già nella scelta del cast in cui troviamo personalità di spicco come Oprah Winfrey e Reese Witherspoon, vere portavoce delle proteste che stanno investendo l’establishment hollywoodiano, capiamo che il vero messaggio dietro a questo film, sia quello di rivalutare un cinema fatto esclusivamente da personalità femminili. Questo non comporta di certo una critica, anzi, ma la volontà di fare un adattamento di un romanzo come questo, risulta essere solo un monito per affrontare tematiche in linea con il contesto contemporaneo e di forte rilevanza.
A differenza di un film recente come Black Panther, dove la storia e il suo contesto politico si allineavano quasi perfettamente, dando allo spettatore una visione completa e ampiamente gratificante, Nelle pieghe del tempo sembra quasi scordarsi di portare avanti e di completare il racconto da cui è tratto, conseguendo infine troppo una favola moraleggiante. La crescita di Meg, il dover accettare la sua identità e il suo corpo, il rapporto con il padre, questi sono i veri punti cardini del film, tralasciando tutti i tasselli principali che compongono l’universo creato dalla L’Engle.
Una pellicola acclamata a gran voce come uno dei titoli più rappresentativi dell’anno cinematografico, non propriamente allo stesso livello degli ultimi blockbuster targati Disney. Il cambiamento c’è, si vede, inizia a diventare tangibile, forse non dovrebbe essere trattato in modo così didascalico, risultando a tratti tedioso e forzato, ma fluendo con la storia di partenza e continuando comunque a intrattenere lo spettatore come si aspetterebbe da un film del genere.
Giovanni Cosmo
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NELLE PIEGHE DEL TEMPO
Regia: Ava DuVernay
Con: Storm Reid, Oprah Winfrey, Reese Witherspoon, Mindy Kaling, Zach Galifianakis, Chris Pine, Levi Miller, Deric McCabe, Gugu Mbatha-Raw
Uscita in sala in Italia: 29 marzo 2018
Sceneggiatura: Jennifer Lee
Produzione: Walt Disney Pictures, Whitaker Entertainment
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Anno: 2018
Durata: 109’