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I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE di Sergio Martino

Imperdibile l’uscita in home video di uno dei più bei thriller italiani anni ’70 del maestro Sergio Martino, I corpi presentano tracce di violenza carnale, distribuito da CG Entertainment.

Già conosciuta per le sue precedenti interpretazioni – non ultima l’interpretazione di Giulia ne L’uccello dalle piume di cristallo del nostro Argento – l’attrice Suzy Kendall, che con Luc Merenda si ritrova a reggere il gioco, ricoprendo così il ruolo di protagonisti, subentrando nella storia in un secondo momento, quasi silenziosamente, determinandone gli sviluppi.

La prima parte del film è ambientata a Perugia: dopo la descrizione della vita quotidiana di un gruppo di studenti universitari, Martino si addentra nella notte per mostrarci la cruda efferatezza dei delitti compiuti da un ignoto assassino che prima uccide una coppia appartatasi in un luogo sinistro in macchina, poi una ragazza, uccisa con una modalità ancora più cruenta del precedente omicidio, e infine un venditore ambulante. Martino si diverte da subito a ingannare lo spettatore quasi suggerendogli, attraverso un gioco di dettagli, di fare attenzione ad alcune situazioni e oggetti, come un foulard che Daniela [Tina Aumont] è sicura di aver visto indossare da qualcuno di cui non ricorda l‘identità, e che si scoprirà poi essere Stefano [Roberto Bisacco].

Ossessionata da questo particolare e traumatizzata per l’accaduto, Daniela insieme con un gruppo di amiche alle quali si aggiunge Jane [Suzy Kendall] decide di trascorrere un periodo di vacanza in una villa di campagna – qui l’ambientazione si sposta a Tagliacozzo – in cerca di tranquillità; nel viaggio in treno le ragazze fanno la conoscenza di Roberto [Luc Merenda], di professione medico, anche lui diretto al paese. L’omicida però è al corrente di tutto, e, una volta penetrato nella villa, dà inizio ad una mattanza dalla quale si salva soltanto Jane, di cui l’assassino ignora la presenza nella villa.

Molti sono gli elementi vincenti di questo film – se si eccettua il finale scontato con schizzi di romanticismo: da una sceneggiatura minimale che nella seconda parte sembra quasi sparire del tutto, rivelandosi una trovata intelligente e valida per creare suspense, a location e ambientazioni notevoli, dove tutto parla di violenza, isolamento, paura, deviazioni mentali, crudeltà; da traumi infantili che emergono nella psiche di alcuni personaggi fino alla sensualità e alla sessualità descritta con raffinatezza da Martina, che si serve di una stanza bianca per rappresentare un incontro sessuale tra due donne interrotto dopo pochi istanti, quasi a voler sottolineare l’impossibilità nella storia a lasciarsi andare ai piaceri carnali per dare spazio ai crimini e alla ricerca della salvezza da parte delle malcapitate.

L’uso della suspense è notevole, pensiamo alla lunga sequenza in cui Jane è chiusa nella villa degli orrori e l’assassino avverte per la prima volta la sua presenza, fino ai suoi disperati tentativi di salvarsi cercando ad esempio di raccogliere la chiave dall’altro lato della porta con cui è stata chiusa a chiave dall’assassino, o ancora alla sequenza in cui assiste alla vivisezione e poi all’occultamento dei cadaveri delle sue amiche nascosta dietro un mobile a due passi dall’assassino, costretta a chiudersi la bocca con le mani nel terrore di poter emetter un grido e farsi così scoprire. La villa, poi, sistemata su una rupe che Roberto osserva dalla piazza del paese con sgomento, è il simbolo di questo film, imponente e severa già solo esternamente, e silenziosa e luminosa negli interni, avvolta dai rumori del vento e dei canti degli uccellini che sembrano allontanare ogni sospetto da ciò che sta succedendo al suo interno.

Molto interessanti gli interventi contenuti nelle sezioni extra di Martino e Gastaldi, che rievocano tutta la lavorazione del film lasciandosi a andare a ricordi e riflessioni sullo stesso e sulla loro collaborazione artistica, sulla storia del giallo in Italia e sulle sue evoluzioni, fino all’intervista alla figlia di Martino, la sceneggiatrice e regista Federica Martino, tutte e tre curate da Nocturno.

Gilda Signoretti

I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE

Voto film:

Voto DVD:

Regia: Sergio Martino

Con: Suzy Kendall, Tina Aumont, Luc Merenda, Roberto Bisacco

Formato: 16/9 1.66:1

Audio: Italiano 2.0

Distribuzione: CG Entertainment [www.cgentertainment]

Extra: Il giallo alla Gastaldi, Torso 2017, Uno, nessuno e centomila

 

 

 

 

Gilda Signoretti

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