Il regista Jason Reitman, torna nelle sale con il suo nuovo film Tully, terza collaborazione con la sceneggiatrice, ex-spogliarellista, Diablo Cody. I due proseguono la loro riflessione sulla figura femminile, approfondendo in particolar modo il tema della maternità. Se in Juno del 2007 trovavamo, una Ellen Page calata nei panni di una adolescente incinta, ora abbiamo una Charlize Theron che affronta una gravidanza in crisi di mezza età. Come nel caso di Monster del 2003, che la aveva portata alla vittoria del premio Oscar, l’attrice si sottopone nuovamente a una drastica trasformazione: la donna esibisce le classiche imperfezioni di chi si è arreso al passare del tempo e non si cura più dell’aspetto estetico e della forma fisica. Il film ruota attorno a Marlo [Charlize Theron], una madre di famiglia in attesa del terzo figlio. La sua è una vita perennemente stanca e inappagante, e si dibatte tra un marito toppo occupato dal lavoro, una figlia che inizia a scoprire i drammi dell’adolescenza e un figlio con gravi problemi comportamentali. Con l’arrivo del terzogenito, la situazione per Marlo diventa insostenibile e decide, sotto consiglio del fratello, di assumere una tata notturna. Tully [Mackenzie Davis], la ragazza che arriverà in aiuto alla donna, rappresenta tutto quello che lei non è più: una bellezza giovanile, carica di energia e buoni propositi. Tra le due nascerà una particolare amicizia, fatta di confidenze ed incentivi che porterà Marlo a riscoprire una rinnovata propositività.
Il film, come anche le precedenti opere, mantiene toni scanzonati e un linguaggio irriverente e scorretto. Reitman e la Cody, sono abili a trattare temi delicati e ampiamente sviluppati nel filone della commedia americana, in maniera innovativa e senza censurare la crudezza della vita quotidiana. Il realismo compenetra tanto nello stile recitativo, quanto nella costruzione del profilmico, Charlize Theron con la sua Marlo mette in mostra le proprie brutture caratteriali e fisiche; la macchina da presa, infatti, si sofferma sulla sua decadenza e restituisce per intero le crisi depressive della protagonista. La sua figura risulta così estremamente empatica, e contribuisce alla formazione di una complessa celebrazione della maternità e di tutte le sue sfaccettature, positive e negative che siano. Uno dei principali meriti della pellicola, è questo proprio suo racchiudere complessivamente e profondamente la figura materna, senza adagiarsi sui facili stereotipi perpetuati dalla commedia commerciale.
Tully specchia una concezione moderna di essere madri, che si allontana dall’immagine della donna mai vacillante, che risolve se stessa esclusivamente con l’amore verso i figli. Il compito della giovane tata è proprio quello di ricordare a Marlo, che si può essere una brava madre anche non rinunciando ai desideri e bisogni individuali che ogni donna ha e continua ad avere. Questo fa in modo, che il film adotti una sguardo prettamente femminile, assecondando il percorso intrapreso con Juno e Young Adult, nei quali Diablo Cody ha riservato un posto privilegiato alla riflessione della sessualità femminea.
Jason Reitman presenta questo suo nuovo film al Sundance Film Festival, mantenendone la classica struttura del comedy-drama indipendente, con un commento sonoro dolceamaro che accompagna l’evoluzione delle due donne e del loro insperato rapporto. Grazie a degli svolti narrativi insolitamente sorprendenti, Tully stimola costantemente la curiosità dello spettatore, ravvivando le direzioni delle tematiche caratteristiche del genere.
Marlo è l’ultima di tante altre madri sull’orlo di una crisi di nervi che si sono susseguite sul grande schermo, ma Reitman e la Cody riescono ugualmente a renderla unica e materialmente intensa. Lo stesso vale per la giovane tata, una sorta di Mary Poppins versione “vaporwave”, che come una guida dickensiana farà affrontare alla protagonista il suo momento traumatico. Tully tocca tante realtà quotidiane, che vanno dalla maternità, alle condizioni sociali della donna contemporanea, al rapporto con i figli con il disturbo dell’autismo, alle crisi matrimoniali, fino ai problemi riguardanti le precarie situazioni finanziarie, senza risultare didascalico e con fievole approccio. Un film decisamente carico di vigore e spontaneità, come d’altronde, solo Jason Reitman e Diablo Cody, riescono sempre insieme a donare alle loro storie.
Giovanni Cosmo
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TULLY
REGIA: Jason Reitman
CON: Charlize Theron, Mackenzie Davis, Mark Duplass, Ron Livingston
USCITA IN SALA IN ITALIA: 28 giugno 2018
SCENEGGIATURA: Diablo Cody
PRODUZIONE: Bron Studios, Right Way Productions, Denver and Delilah Productions
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
ANNO: 2018
DURATA: 95’