Bradley Thomas è un possente energumeno con una vistosa croce tatuata sulla nuca. Ha un passato da ex pugile, spacciatore e alcolizzato, ma adesso lavora come meccanico in un’officina. Nello stesso giorno viene a sapere di aver perso il lavoro e che la moglie lo tradisce da tempo, stanca di una convivenza in cui il rapporto con suo marito vive in un’insostenibile apatia. Intenzionato a ricostruire una vita migliore per sé stesso e per la donna che ama, decide di ricontattare una sua vecchia conoscenza nella malavita, che gli trova subito un’occupazione come corriere per i suoi traffici. Passano alcuni mesi e le cose sembrano andare meglio: lei è incinta, i soldi non mancano e i due vivono adesso in una bella casa dove è già pronta la cameretta per la figlia in arrivo.
Bradley si lascia però convincere ad accettare un incarico troppo rischioso e finisce dietro le sbarre. La moglie gli promette che lo aspetterà fino al suo ritorno e il nostro sembra rassegnarsi all’idea di scontare la sua pena con buona pace. Fino a quando un atroce ricatto che minaccia i suoi affetti lo costringerà a trasformarsi in una belva assassina tra le mura del carcere. La discesa nell’inferno [quello vero] ha inizio. A distanza di due anni dal suo primo lavoro [l’ottimo western cannibalico Bone Tomoahawk], S. Craig Zahler fa centro un’altra volta e si conferma un regista/sceneggiatore capace di rimodellare gli schemi e gli stereotipi del cinema di Genere che più lo appassiona.
Formula vincente non si cambia, quindi anche questa volta avremo una narrazione dilatata per più di due ore con un ritmo avvincente ma sempre trattenuto, un lungo climax finale in cui la violenza esplode incontrollata e, appunto, una commistione di più Generi che si mixano senza sbavature [in questo caso il prison-movie, il dramma e un’action ai limiti del brutale che finisce per sfociare nell’horror].
Lo script è essenziale ma intelligente, concepito con totale cognizione per richiamare quei meravigliosi filmacci da cassetta anni Ottanta che si pescavano nei cestoni delle videoteche. Una volta che il nostro [anti]eroe verrà trasferito nel più temibile carcere di massima sicurezza, si intuisce che i toni saranno quelli dell’Exploitation più fiera e incazzata. Azzeccato anche il cast, dalla fragile [ma agguerrita] mogliettina interpretata da una convincente Jennifer Carpenter, al perfido e sadico boss del carcere/lager, che ha il volto di un bastardissimo [ma sempre compassato] Don Johnson.
E poi c’è l’immenso [in tutti i sensi] Vince Vaughn, che da subito richiama alla memoria il mitico Vic Mackey della serie cult The Shield. Marito affettuoso ma allo stesso tempo micidiale e indistruttibile macchina di morte in grado di disintegrare chiunque si metta tra lui e il suo obiettivo. Mesi di preparazione tra palestra e pugilato che hanno trasformato Vaughn in un gigantesco lottatore degno di un picchiaduro da salagiochi [pazzesca la scena in cui distrugge un’auto a mani nude]. E sono proprio le coreografie dei combattimenti ad avvicinarsi maggiormente ad un videogame old style, dove i personaggi se le danno di santa ragione [alle volte rialzandosi come se niente fosse] con scariche di pugni, calci e colpi di ogni genere che si esaltano proprio nella loro [voluta e ricercata] rozzezza.
Tra arti spezzati, ossa che fuoriescono dal corpo, occhi cavati, mascelle che saltano, facce spappolate e teste staccate a calci, il campionario è di tutto rispetto. Gli effetti speciali potrebbero apparire farlocchi all’occhio moderno ma risulteranno senza dubbio appetitosi per i più nostalgici. La regia di Zahler fa il resto, sempre calibrata con i livelli della narrazione. Il film, presentato fuori conocorso al Festival di Venezia, è stato distribuito per il nostro mercato direttamente in home-video, senza nessun passaggio nelle sale. Non resta che augurare buona visione… e buona rissa.
Lorenzo Paviano
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CELL BLOCK 99 – NESSUNO PUO’ FERMARMI
Regia: S. Craig Zahler
Con: Vince Vaughn, Jennifer Carpenter, Don Johnson, Marc Blucas, Tom Guiry, Fred Melamed, Dan Amboyer, Rob Morgan
Sceneggiatura: S. Craig Zahler
Produzione: Jack Heller, Dallas Sonnier
Distribuzione: Universal Pictures
Anno: 2017
Durata: 132’