Alain [Guillaume Canet], un editore parigino di successo, e Leonard [Vincent Macaigne], uno dei suoi autori storici, sono riluttanti a comprendere appieno e ad abbracciare il mondo dell’editoria contemporanea, fatta di e-book e shop online.
Quando si incontrano per discutere del nuovo manoscritto di Leonard, l’ennesimo romanzo autobiografico incentrato sulla sua storia d’amore, Alain gli dice che non lo pubblicherà.
Ma la moglie di Alain, Selena [Juliette Binoche], star delle serie tv, è invece convinta che si tratti di un vero e proprio capolavoro, sicuramente il miglior libro che Leonard abbia mai scritto.
A complicare la situazione è l’interesse di Alain per i media digitali e social, che lo ha portato ad assumere una giovane donna incredibilmente ambiziosa come “responsabile della transizione digitale” nella sua azienda…
Double Vies che in inglese diventa Non Fiction, in Italia finisce per diventare Il gioco delle coppie; due gradi di separazione che portano a un titolo che non sarebbe neanche sbagliato dal punto di vista tematico – poiché andando al sodo è un film che parla di rapporti di coppia e di coppie, di relazioni che cominciano, finiscono o annaspano – ma fa l’errore di rimandare più a un immaginario legato ai titoli di Pomeriggio Cinque che a una commedia brillante, affibbiando un alone di superficialità ad un film che superficiale non è.
Non c’è complessità nella struttura o nello svolgimento, ma c’è la volontà di tuffarsi verso le difficoltà poste dal mondo contemporaneo.
Il film è una commedia borghese fatta di parole e conversazioni che superficialmente lo portano nello stesso mondo di Woody Allen, del quale però non condivide il pessimismo assurdo e tragicomico. Anzi, Assayas sembra molto positivo, divertito e piacevolmente stuzzicato dalle opportunità che questo mondo sembra poter offrire. La sua esaltazione confusa è la stessa dei personaggi, i quali si trovano a combattere e convivere con computer, smartphone, tablet, e-book e cavi, cavi ovunque. La vita di ognuno è invasa da questi oggetti e dispositivi ormai indispensabili. Ci appartengono e noi apparteniamo a loro. Che sia un bene o un male, che sia giusto o sbagliato non possiamo saperlo.
Come non possiamo sapere se si può parlare di letteratura quando si ha a che fare con centoquaranta caratteri o se è giusto parlare di decadenza della letteratura se l’oggetto libro comincia a non essere indispensabile.
Come è giusto che sia, il film non dà risposte, ma pone domade semplici che implicano ragionamenti complessi, e allo stesso tempo le usa come pretesto per raccontare i rapporti tra i vari personaggi, giocando con le loro doppie vite e con ciò che, al di là delle epoche, sembra caratterizzare fortemente il genere umano: la propensione verso il dubbio e l’incertezza.
Egidio Matinata
–
IL GIOCO DELLE COPPIE
Regia: Olivier Assayas
Con: Guillaume Canet, Juliette Binoche, Olivia Ross, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi, Pascal Greggory, Christa Theret, Laurent Poitrenaux, Sigrid Bouaziz, Nicolas Bouchaud
Uscita in sala in Italia: giovedì 3 gennaio 2019
Sceneggiatura: Olivier Assayas
Produzione: CG Cinéma
Distribuzione: I Wonder Pictures
Anno: 2018
Durata: 108’