Una giovane donna in casa con sua figlia. Uno sconosciuto che bussa insistentemente alla porta e qualcuno che pare essere riuscito addirittura ad insinuarsi nell’appartamento, dopo avere inviato alla donna dei messaggi minacciosi sui social. Madre e figlia dovranno difendere il loro appartamento e salvasi la vita da una minaccia improvvisa arrivata dal nulla.
Poche righe per raccontare Bianca, cortometraggio che segna il ritorno dietro la macchina da presa [che stavolta è solo un tablet] di Federico Zampaglione.
Sì, proprio il leader della band Tiromancino che, tra il 2007 e il 2013, era balzato sulle pagine di riviste e webzine dedicate al cinema e alla cultura di Genere per le sue tre regie cinematografiche. Partendo da una commedia dai toni cupi, il suo Nero Bifamiliare, Zampaglione aveva poi deciso di mostrare al pubblico tutto il suo amore e la sua devozione verso l’horror e il giallo all’italiana con Shadow [thriller-horror del 2009 e probabilmente, ad oggi, il suo più riuscito lavoro da regista] e Tulpa [morboso omaggio al giallo nostrano, anche in questo caso con qualche ramificazione verso il mondo dell’occulto].
Per chi non avesse bene a fuoco questa parte della carriera di Federico Zampaglione, ecco una lunga intervista che il cantante-regista ci rilasciò proprio nel 2013, dopo l’uscita di Tulpa:
Come successo a tanti altri artisti, questo lungo periodo di lockdown ha portato Zampaglione a cercare un contatto con i suoi fan attraverso dirette, più che altro musicali, sui suoi canali social. Ma c’è dell’altro: in compagnia della figlia Linda Zampaglione [al suo esordio come attrice] e della compagna Giglia Marra [Squadra antimafia – Palermo oggi], infatti, Zampaglione ha deciso di tornare dietro la macchina per raccontare, in versione casalinga, un’altra delle sue storie in nero.
Un cortometraggio co-sceneggiato insieme a un altro caro amico di chi scrive, nonché del leader dei Tiromancino e di InGenereCinema.com [qui un’interessante intervista del 2012 in cui ci parla del suo lavoro]: Gianluigi Perrone, critico cinematografico da sempre attento all’horror e al fantastico [da Nocturno a Taxidrivers], sceneggiatore e/o producer di cult indie come Morituris, Ritual – Una storia psicomagica e Oltre il guado e ora regista di corti e film in realtà virtuale.
In Bianca i due autori si divertono a tirar su un piccolo home invasion con musiche originali firmate dai Tiromancino che rimandano proprio al thriller italiano anni ’70 e una citazione d’apertura che omaggia direttamente Dario Argento.
Vi lasciamo alla visione del corto che, oltre a vedere la giovane Linda Zampaglione al suo primo ruolo da protagonista, segna anche il suo esordio al montaggio.
Buon divertimento.
Luca Ruocco