1° luglio 1991, 30 anni fa, usciva nelle sale americane Terminator 2: il giorno del giudizio.
Dopo il successo di Antropocinema: la saga dell’uomo attraverso i film di Genere [vincitore del premio Domenico Meccoli ScriverediCinema 2015] e Star Wars: il mito dai mille volti, primo spin-off monografico dedicato all’epopea di George Lucas, Andrea Guglielmino torna a parlare di cinema e di antropologia [di “antropocinema”, secondo l’espressione da lui stesso coniata], di saghe di celluloide e cultura umana, di miti contemporanei e archetipi ancestrali.
E stavolta lo fa concentrandosi sul ciclo di Terminator che, avviato nel 1984 [senza grosse pretese, come spesso succede], si è fatto ben presto cult, articolando fino ai giorni nostri un mito che evidentemente ha molto da dire su noi che lo seguiamo e lo alimentiamo e sul nostro modo di vedere il mondo. Partendo dal concetto di tempo come meccanismo perfetto e immodificabile, per cui ogni tentativo di alterarlo si risolve paradossalmente nell’effettiva realizzazione degli eventi così come “dovevano” andare, il libro esplora, con linguaggio semplice e un’estrema ricchezza di dettagli ricavati dalle fonti più disparate [film, fumetti, videogiochi, franchise…], la saga creata da James Cameron e le sue varie implicazioni antropologiche [il concetto di tempo, il rapporto dell’uomo con l’Apocalisse, l’ibridazione tra umani e macchine che pone il limite stesso del significato di umanità…].
Ad arriccihire ulteriormente il volume una divertente prefazione di Oscar Cosulich e le belle illustrazioni di Mauro “Manthomex” Antonini, Oscar Celestini, Sudario Brando, JC Grande, Ester Cardella, Mirko Fascella, Arturo Lauria e Francesco Biagini.
In uscita il 10 luglio per Golem Libri, il libro può già essere preordinato a prezzo scontato al link: ebay.it/itm/265206826620
Luca Ruocco