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LA RAGAZZA CON L’OCCHIO DI VETRO di Stefano Fantelli

Amici dell’Horror, di alfieri dell’orrore in Italia, si sa, oggigiorno non ne abbiamo molti.

Ancor meno [sono davvero pochissimi!] in letteratura e uno di questi è di certo Stefano Fantelli [scrittore e sceneggiatore horror, co-creatore della serie a fumetti The Cannibal Family, collaboratore della casa editrice Cut-Up Publishing e Active Member della Horror Writers Association]. Stefano El Brujo Fantelli, scrittore e stregone, cercatore di fate e culture della cultura dark e weird [spesso anche liminale a quella fuori tempo emo].

El Brujo Fantelli: scrittore e spesso anche personaggio dei suoi racconti e romanzi brevi, dove ci si presenta nelle vesti dell’alter ego con cui noi lettori ormai lo scambieremo per sempre. Un duro, ma quasi sempre un perdente; un finto anaffettivo, un distaccato, ma in fondo un eterno innamorato malinconico; di certo un emotivo e triste nostalgico che, suo malgrado ma quasi sempre per sua grandissima colpa, si trova invischiato in situazioni paradossali, sempre sospese tra eros e thanatos, tra amore e morte e molto più spesso di quanto possiate pensare con Amore e Morte con le iniziali maiuscole [visto che rappresentano l’Amore sommo – momentaneo ed eterno al tempo stesso – e la Nera Signora].

La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark è di certo un volume che rappresenta in pieno il suo autore [e il suo alter ego finzionale]: Fantelli e il lettore vengono immersi e sballottati all’interno di piccole storie dove tutto tende, nonostante il numero compito di pagine, a dimostrarsi esagerato, a debordare in situazioni degenerate, a esondare nel lato più malato e morboso che la situazione raccontata possa avere. L’amore diventa sofferenza fisica e ossessione, la vita una condanna che porta l’uomo sottomesso a sfidare fisicamente le divinità che muovono i fili dell’universo, il sesso a farsi tortura sadiana ma anche a mostrarsi poco maturo e squallidamente ilare, con allusioni continue e ritornanti e riferimenti goliardici.

E a ritornare sono anche riferimenti ben precisi, che si palesano di racconto in racconto, a mostrare una sorta di reverenza somma, di gioco ridondante dell’autore che continua a sussurrare all’orecchio del lettore frasi non sue [quella che ritorna più volte è l’“allora capii, fui costretto a capire” di Fabrizio De Andrè, ma ci troverete anche Sclavi], mescolate alle sue storie malinconiche, morbose e oscure.

Il volume si sviluppa quasi in momenti tematici, partendo dalla storia che da il titolo al volume [elegante e cartonato, con illustrazioni di paragrafo], in cui Fantelli ci presenta precisamente non solo il mood dell’opera ma anche l’immagine tipo della donna protagonista delle sue storie brevi [pelle estremamente bianca percorsa da arabeschi di venature che risultano ben visibili sotto quel candore, capelli lunghi e di colori spesso appariscenti, carattere deciso, in diversi casi dominatrice]. Una donna che è la reale protagonista di tutti i racconti, quasi sempre carnefice o marionettista, raramente o solo momentaneamente vittima.

Di storia in storia vari elementi si aggiungono alla ricetta: a volte ironia grottesca, a volte una violenza grafica. Fino a raggiungere l’ultima parte della raccolta, dove a prendere piede è una sorta di strano sci-fi.

La ragazza con l’occhio di vetro è un’antologia che riesce a rappresentare un autore che ha una sua poetica autoriale ben riconoscibile e cristallizzata. Allo stesso tempo i rimandi e i ritorni di frasi, personaggi e situazioni, da un racconto all’altro, potrebbero – dopo un po’ – apparire eccessivi. Ma di incubi, nichilismo e iniquità ne troverete in abbondanza, in una continua mescolanza di alto e di basso. Di riuscito e di meno convincente.

Luca Ruocco

LA RAGAZZA CON L’OCCHIO DI VETRO

Autore: Stefano Fantelli

Editore: Cut-Up Publishing [http://www.cut-up.it/]

Pagine: 236

Illustrazioni/Foto:

Costo: 17,90 euro

InGenere Cinema

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