Film di apertura della 78° Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del premio per la Migliore Attrice a Penelope Cruz, Madres Paralelas è il nuovo film di Pedro Almodovar che, dopo l’esperienza autobiografica di Dolor y Gloria, torna sul grande schermo con una pellicola che parla di donne e di madri e, per metonimia, della madre più grande di tutte: la patria.
Sono infatti due le storie che si intrecciano [anche se intrecciare non sarebbe il termine adatto, in quanto le due narrazioni non procedono di pari passo nel racconto ma, anzi, una fa da cornice all’altra]: la vicenda di due donne, madri inaspettate e sole che si trovano a partorire nello stesso giorno e la vicenda della riesumazione di alcuni corpi da una fossa comune risalente alla guerra civile spagnola.
Janis [Penelope Cruz] ha perso il nonno durante il regime franchista e lotta da una vita per la riesumazione del suo corpo, seppellito in una fossa comune, con lo scopo di donargli degna sepoltura restituendolo alla tomba di famiglia, figlia abbandonata da una Madre Patria che ancora deve scontare le sue colpe.
Rimasta incinta del suo amante, Janis incontra in ospedale Ana [Milena Smit], adolescente in travaglio, gravida anche lei per caso. Entrambe sole, entrambe abbandonate – la prima dal suo uomo, la seconda dai suoi genitori – danno alla luce due bambine nello stesso giorno. Tra loro si stringerà un legame molto forte che separerà e ricongiungerà le loro strade più volte, grazie a strani giochi del destino.
Madres Paralelas procede nella vicenda con ritmo cauto ma mai monotono, in un susseguirsi di colpi di scena che costruiscono un dramma tridimensionale ed eticamente problematico. La bravura di Cruz, tanto quanto quella della giovanissima Smit, contribuisce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore nel districarsi in una storia assurdamente plausibile.
Purtroppo, però, nella seconda metà del film, Almodovar non riesce a mantenere così alte le aspettative. Da un certo punto in poi, la pellicola sembra come scaricarsi, cadendo in una serie di luoghi comuni che sembrano voler a tutti costi rincarare la dose di dramma senza però riuscirci veramente. È come se, proprio quando Almodovar avrebbe potuto spingersi all’assurdo e proseguire il racconto in crescendo, abbia invece scelto di restare in una comfort zone che però non rende giustizia alla prima parte del film.
Il tutto fin troppo sottolineato da una musica davvero anacronistica, pomposa, orchestrale, che ricorda gli anni Cinquanta del cinema, spesso talmente presente da distrarre dall’azione.
Certamente ciò che resta di più forte di Madres Paralelas sono proprio le fondamenta, l’idea di mettere a confronto il piccolo con il grande, il generale con il particolare, accostando la maternità di due donne sole alla maternità di una nazione nei confronti dei suoi cittadini.
Per questo – e per le interpretazioni delle attrici – vale comunque la pena godere dell’ultima opera di Almodovar, che rimane pur sempre uno degli autori più influenti e comunicativi del cinema europeo.
Irene Scialanca
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MADRES PARALELAS
Regia: Pedro Almodovar
Uscita in sala in Italia: giovedì 28 ottobre 2021
Sceneggiatura: Pedro Almodovar
Con: Penélope Cruz, Milena Smith, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy de Palma
Produzione: El Deseo con la partecipazione di RTVE e Netflix
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Anno: 2021
Durata: 120’