Amici di InGenereCinema.com, se anche voi amate quanto il sottoscritto il dottor Egon Splengler non potete davvero esimervi dal leggere il bellissimo Harold Ramis – Mio padre l’acchiappafantasmi, libro scritto da Violet Ramis Stiel, figlia dell’attore, regista e sceneggiatore americano.
L’acquisto e la lettura del volume diventa ancor più importante se siete poco informati riguardo la restante parte della carriera di Ramis, dei suoi esordi teatrali e televisivi con The Second City, alla collaborazioni e ai corteggiamenti con la National Lampoon e il Saturday Night Live, gruppi creativi che avrebbero offerto terreno fertile per far compiere i primi passi ad artisti del calibro di Bill Murray, Dan Aykroyd e John Belushi, ma che ospitarono al loro interno anche un giovane ebreo sempre alla ricerca di qualcosa da imparare o da comprendere meglio, ossessionato dall’idea di dover diventare famoso con la cosa che gli riusciva meglio: far divertire la gente con un modo tutto nuovo di fare commedia.
Con sulle spalle le regia di film come Palla da golf [1980], Ricomincio da capo [1993] o Mi sdoppio in 4 [1996],
Harold Ramis è oggi giustamente considerato uno dei padri della nuova commedia americana e il libro della figlia Violet riesce a raccontarne l’intera carriera, facendocene vivere i momenti salienti e assaporare l’aria frizzante e vivace che sicuramente avrà inebriato Ramis durante i primi momenti del suo lungo cammino nel mondo dello spettacolo e che l’autore ha cerca di mantenere viva durante tutti i lavori portati a termine come sceneggiatore, interprete o regista.
Partiamo col dire che Mio padre l’acchiappafantasmi è un libro che tradisce la fiducia del lettore per due volte. Lo fa volontariamente e per nostra fortuna… Innanzitutto con il titolo che tira in ballo direttamente Ghostbusters [con tanto di foto in cover e in quarta che ritraggono padre e figlia proprio sul set del film del 1984]; in secondo luogo perché il volume edito da Sagoma Editore potrebbe sembrare una biografia del regista di Ricomincio da capo, ma non lo è. O almeno non è solo quello.
Ebbene, questi non sono affatto problemi. In primis perché quello di Egon è di certo il ruolo attoriale più importante e il personaggio più iconico interpretato da Harold Ramis nella sua carriera ed essendo il film Ghostbusters anche il lavoro da lui firmato come co-sceneggiatore ad aver avuto maggior successo commerciale, tanto da dare vita a un franchise ancora vivo, l’aver schiaffato l’acchiappafantasmi in prima pagina è di certo una mossa intelligente, utilissima anche – come dicevamo – a invogliare i lettori a conoscere anche il mondo sterminato che si nasconde dietro l’ombra di Spengler.
Per quanto riguarda il fattore biografico, il racconto di Violet Ramis Stiel [tradotto qui da noi da Sara Petronillo e Valerio Albasini Di Giorgio… grazie davvero del lavoro, ragazzi!] è sovrastrutturato e complesso, pur rimanendo di piacevole lettura e riuscendo a conservare un alto magnetismo dalla prima all’ultima pagina. Certo, è una biografia di Ramis padre, strutturata per capitoli che viaggiano di titolo in titolo della sua filmografia. Ma è anche una biografia di Ramis figlia: suoi sono i ricordi di set [vissuti sin da bambina] che si mescolano ai racconti paterni, a estratti da interviste o inserti di recensioni e commenti autorevoli. Ma suoi sono, soprattutto, i capitoli di vita privata [sua e della famiglia Ramis] che si alternano a quelli relativi alla carriera cinematografica del padre. Momenti assai intimi e personali donati con grande generosità al lettore, fino al commovente addio vissuto nel 2014].
È come se padre e figlia giocassero a rubarsi l’attenzione dello spettatore, quando in realtà stanno collaborando per raccontare nel migliore dei modi la stessa storia: che è sia la storia della nuova commedia americana, sia quella della nascita e della carriera di uno dei suoi padri fondatori, ma soprattutto è la storia di un padre e di una figlia imperfetti ma eternamente innamorati l’uno dell’altra. Di una famiglia.
È la storia di un rapporto profondo che continua a crescere e a fortificarsi grazie ai tanti momenti belli, ma anche a quelli di rottura; una storia vera che sa di universale anche se è calata in un ambiente assai particolare come quello hollywoodiano.
Ci sono tante foto [con una sezione assai corposa al centro del volume che contiene quella che chi scrive avrebbe da sempre voluto farsi scattare] e grazie ai racconti di Violet e alle dichiarazioni di Harold riportate si riesce a creare un ritratto d’artista assai dettagliato e profondo.
Cosa avremmo potuto chiedere di più? Forse – ma è un parere basato puramente sull’ingordigia – una lunghezza maggiore dei paragrafi dedicati ai film, di cui si vorrebbe sapere davvero tutto da chi li ha ideati e tirati su. Ovviamente anche e soprattutto quelli dedicati ai due Ghostbusters che volano via troppo in fretta.
Il libro è approvato dagli amici dell’Associazione Ghostbusters Italia!
Per il resto… correte in libreria!
Luca Ruocco
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HAROLD RAMIS – MIO PADRE L’ACCHIAPPAFANTASMI
Autore: Violet Ramis Stiel
Editore: Sagoma Editore [https://www.libridivertenti.it/]
Pagine: 352
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 25,00 euro