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PRIMI DELITTI di Paolo di Orazio

Ci sono libri che sono Storia di un Genere. Libri generazionali che non concludono il loro compito con l’arrivo in libreria, ma continuano a ritornare, in forme ed edizioni diverse. Ci sono, sì, anche all’interno della nostra amata corte dell’horror made in Italy.

Quello di cui vi parliamo oggi è importante per due motivi: ha aperto la strada allo splatterpunk nel nostro Paese e ha rappresentato l’esordio letterario di Paolo Di Orazio, nome ormai ultra noto nel mondo dell’orrore e del fantastico, che al momento della prima edizione del suo Primi delitti – nel 1989 – era il giovane redattore [e il cuore pulsante] di una rivista simbolo della cultura orrorifica italiana: Splatter!

Proprio per Splatter Di Orazio aveva scritto le prime storie finite poi in Primi delitti; sarebbero dovute diventare delle storie a fumetti e in verità alcune lo diventarono… ma anche con lo scopo di fare da apripista al libro più famoso di Di Orazio, quello che accompagnò lo Splatter pubblicato prima del Natale con un’uscita esplosiva in edicola. Da lì in poi si entra davvero nella leggenda!

Ne abbiamo già parlato su InGenereCinema.com e, in occasione dell’edizione speciale limitata pubblicata da Independent Legions Publishing in occasione dei 30 anni della raccolta di racconti, abbiamo anche realizzato una video-intervista a PDO, ospite nella nostra redazione proprio poco tempo prima dell’esplosione della pandemia: la trovate qui sotto:

All’interno dell’intervista abbiamo avuto modo di sentire proprio dalla voce dell’autore come nacque Primi delitti e, ovviamente, come divenne un vero e proprio “caso” che lo portò ad essere [insieme all’autore e al suo editore] oggetto di un’interrogazione parlamentare per istigazione a delinquere con il Governo Andreotti nel 1990!

Un vero e proprio scandalo che lo staff di D Editore, che oggi ha riportato Primi delitti in libreria in un’edizione tascabile davvero curata [a partire dalla cover pop-horror con grafica di Alessio Villotti], sbatte in copertina proprio sotto al titolo: “Il libro condannato dal parlamento per istigazione a delinquere”.

Ma oltre ad essere il libro che ha insegnato a noi ragazzini “come uccidere la nonna e non solo”, negli anni ’90, Primi delitti è una vera e propria fonte di ispirazione per tanto horror italiano venuto dopo, sia in letteratura che a fumetti.

I protagonisti delle varie storie brevi sono versioni deformate e portate all’eccesso dei suoi stessi primi lettori: altri ragazzini [o addirittura bambini] che si trovavano a rapportarsi con il mondo e con il micro-cosmo a cui appartengono [la famiglia] attraverso una violenza splatter utilizzata come risposta spropositata, inattesa, ma anche decisamente ludico e sopra le righe. Fra le pagine scorrono una serie di orrori familiari inondati di sangue, ma i toni sono da meraviglioso cartoon derisorio che riesce a incidere, pagina dopo pagina, precisi ritratti dell’Italia che fu [ma anche di quella che è ancora oggi]. Disegni scattosi, pieni di spigoli e di linee taglienti, come quelli presenti nel Profondo Rosso di Argento, che fu tra le scintille d’ispirazione di questo lavoro letterario. Ma anche come quelli realizzati da Di Orazio proprio per questa edizione.

Potremmo continuare con gli aneddoti e rimandare ai tanti articoli che proprio a seguito dell’uscita di Primi delitti e dell’interrogazione parlamentare iniziarono a ronzare in casa Acme e Coniglio per sondare da vicino quanto malata fosse una redazione che mandava in stampa fumetti e libri di questo tipo e che portarono, tra gli altri, al titolo “Che Horror!”, che è diventato uno degli hashtag che utilizziamo maggiormente sui nostri social… Potremmo, sì! Ma perché rovinarvi la sorpresa?

Oltre al coloratissimo e terribile mondo dell’infanzia raccontato da Primi delitti, infatti, l’edizione D Editore contiene anche una prefazione dello stesso PDO con un po’ di storia del libro e della vicenda Acme e Splatter [e con dei puntini di sospensione lasciati al lettore per far presagire succulenti progetti in cantiere con la casa editrice] e le illustrazioni inedite dell’autore di cui vi dicevamo, a capo di ogni racconto.

Primi delitti è un tipo di orrore che non fa sconti: viscerale, ma di una semplicità spiazzante. Anche e soprattutto a livello di lettura. Riesce ad essere un libro al tempo stesso terribile e spaventoso, quanto divertente e sarcastico. E soprattutto è un libro che non invecchia! Ad avercene…

Luca Ruocco

PRIMI DELITTI

Autore: Paolo Di Orazio

Editore: D Editore [www.deditore.com]

Pagine: 208

Illustrazioni/Foto:

Costo: 16,90 euro

InGenere Cinema

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