Devil Times Two è un lungometraggio che nasce dall’idea di voler ricreare un film anni ’70, soprattutto quel tipo di cinema totalmente dimenticato di cui molte volte sono andate perse le pellicole. E da questo presupposto nasce anche la leggenda di Devil Times Two, una piccola produzione di cui non si ricordava nulla, andato in onda su una TV locale veneta solo un paio di volte. Ma solo quella tramessa l’8 dicembre 1983, alle 3:30, è l’unica rarissima copia integrale, ritrovata per caso su una vecchia VHS.
Nei boschi attorno ad un vecchio convento in rovina, a pochi Km da Milano, teatro di una strage nel ventennio precedente, si dice esista una delle porte dell’Inferno. Dopo il ritrovamento di alcuni cadaveri, vengono inviati sul posto ad indagare due esorcisti esperti [Paolo Salvadeo ed Enrico Luly] che, con l’aiuto della severissima Madre Dolores [Amira Lucrezia Lamour], cercheranno di fare luce sulla vicenda.
Ma il male è in agguato nella forma di due bellissime e letali “ritornanti” [Erika Saccà e Reiko Nagoshi], anime dannate fuggite dall’inferno, che daranno del filo da torcere al team di ecclesiastici.
Firma la regia Paolo Del Fiol, classe 1976, regista pubblicitario professionista, che in passato ha lavorato in diversi film corali [Sangue Misto, Connections, Adrenaline per citarne alcuni], al suo primo lungometraggio, in uscita a fine giugno.
Il cast presenta sia volti noti nel panorama indie italiano, sia new entry che si sono dimostrate vere e proprie rivelazioni.
Le due protagoniste, Erika Saccà [Jamine, alla sua prima esperienza cinematografica] e Reiko Nagoshi [Umeko, già presente in Kokeshi e Mochi dello stesso regista], mescolano sensualità e perfidia, mentre Amira Lucrezia Lamour veste con eleganza il ruolo della severa madre superiora. Denise Brambillasca interpreta una fidanzatina gelosa, mentre Martina Vuotti è tenera nel ruolo della timida studentessa.
Per quanto riguarda il cast maschile, Paolo Salvadeo [Padre Bennet, attore dalla filmografia sterminata, che ha già lavorato in passato con il regista nei corti Kokeshi, Holdouts e Mochi],nel ruolo del giovane impavido esorcista ed Enrico Luly [Padre Taro, attore teatrale e cinematografico molto noto nel panorama ligure], nel ruolo di un vecchio esorcista prossimo al ritiro, il cui passato nasconde spaventosi segreti. Si aggiunge anche Alessandro Carnevale Pellino [attore e sceneggiatore, presenza costante nei film di Roberto D’Antona], prima vittima del film, mentre Il regista stesso interpreta la vittima di uno snuff movie veramente disturbante.
Per le parti minori, Giulia Reine, Laura Avogadri, Desiree Boschetti, Tito Bianchi e il cagnetto Ryujiro.
Le musiche in stile anni 70 sono di William Novati, gli effetti speciali di Reiko Nagoshi, mentre le creature sono state realizzate dal maestro Fabio Taddi.