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GLI SPIRITI DELL’ISOLA di Martin McDonagh

Quando un’amicizia di lunga data, profonda e ineluttabile, finisce così, drasticamente, il dolore che lascia è forte, figuriamoci quando finisce perché l’altro, “il colpevole”, afferma che la causa sta nel fatto che l’altro semplicemente “non gli sta più a genio”.

È così che infatti si esprime Colm [Brendan Gleeson] nei confronti di Padraic [Colin Farrell], suo amico da una vita.

Stiamo parlando di Gli spiriti dell’isola, ultima fatica di Martin McDonagh, che riunisce, e anche stavolta brillantemente, dopo In Bruges – La coscienza dell’assassino, Brendan Gleeson e Colin Farrell, in un film davvero molto bello, che mescola dramma e commedia, follia e sregolatezza, forza e fragilità. Ma andiamo con ordine.

Premiato con tre Golden Globe [candidato a otto categorie], miglior film, sceneggiatura, e miglior attore protagonista a Colin Farrell [in una interpretazione magnifica], Gli spiriti dell’isola è ambientato in una isola in Irlanda, l’isola di Inisherin, dove la vita scorre molto molto lentamente, e dove ogni giorno è uguale all’altro, e gli abitanti sembrano godere proprio della tranquillità in corso, che permette loro di vivere più o meno serenamente, con poco, e immersi in un paesaggio splendido, ma il cui cielo è spesso coperto dalla nebbia, e dove le grandi nuvole sembrano abbassarsi verso la terra.

Colm e Padraic sono amici fraterni. Le loro giornate si svolgono sempre insieme, e ogni giorno si riuniscono in un pub, l’unico del posto. D’improvviso Colm, senza alcuna ragione, comunica a Padraic che non ha più alcuna voglia di continuare ad averlo come amico. Padraic, incredulo, non vuole arrendersi e cerca di relazionarsi con Colm per capire cosa abbia potuto fare per meritarsi la rottura di un rapporto di amicizia così intendo e duraturo. L’insistenza di Padraic, però, porterà Colm ad affrontare una serie di sfide e vendette crudeli che destabilizzeranno ancora di più Padraic, il quale può contare sul sostegno di sua sorella Siobhan [Kerry Condon], e della sua adorata asina, che fa entrare in casa quando è triste, praticamente sempre da quando non ha più Colm come amico. Nel frattempo in Irlanda – il film è ambientato nel 1923 – è in corso la guerra civile, e non è raro udire colpi di artiglieria, ancora più assordanti nel silenzio tombale dell’isola….

Spettrale ed enigmatica è la figura della vecchia, interpretata da Sheila Flitton, che richiama icone mitologiche irlandesi femminili delle Banshees, che preannunciano la morte attraverso pianti e urla inquietanti. La vecchia, infatti, attraversa le stradine dell’isola seguendo i due protagonisti, predicendo le conseguenze delle loro azioni, venendo però sempre allontanata bruscamente.

La vecchia e Siobhan sono l’una l’opposto dell’altra. Siobhan è giovane, bella, e la sua dolcezza e determinazione sono innegabili. Vivere sull’isola non le piace, e, risoluta com’è, decide che deve cambiare vita, e uscire da quello stato di dormiveglia che coinvolge tutti gli isolani. Infine c’è Dominic [Barry Keoghan], figlio del violento poliziotto dell’isola [Gary Lydon], un ragazzo fragile, infantile, molto ingenuo.

Gli spiriti dell’isola è un film potente, diretto e scritto egregiamente da McDonagh, ricco di dialoghi esilaranti ma anche drammatici. Straordinaria è l’interpretazione di Farrell, che veste i panni di un personaggio molto interessante, un uomo che vede crollare tutte le sue certezze nel momento in cui perde l’amicizia di Colm, che gli garantiva una certa sicurezza e stabilità, un uomo che non ha paura di gridare a tutti quanto per lui valga il valore dell’amicizia. Questa rottura, che vive come una condanna, lo porta ad esagerare con il whiskey per dimenticare, ma tutto intorno a lui sta crollando. Padraic è un uomo onesto, leale e sincero, ma anche lui ha le sue fragilità, e all’ultimo gesto vile di Colm reagisce.

Colm, interpretato da un eccellente Gleeson, è un uomo indecifrabile e impenetrabile. Non sappiamo cosa gli passi per la testa, ma di lui colpisce l’estrema freddezza e lucidità con cui agisce. Ama la musica e suona il violino, e la musica era uno degli argomenti che amava trattare con Padraic.

Gli animali sono parte integrante della comunità. Anche Colm ha un rapporto stretto con il suo cane, l’unico che riesce a tirare fuori la parte buona che c’è in lui.

Gli spiriti dell’isola, che esce nelle sale il 2 febbraio distribuito da The Walt Disney Company, è un film assurdo, grottesco, incredibilmente divertente e sofferente nello stesso tempo. Abbiamo a che fare con un film superlativo, attento alla scrittura e impreziosito da una fotografia [firmata da Ben Davis] che rende ancora più incantevoli i paesaggi delle isole dell’Irlanda dove è stato girato.

Numerosi ed essenziali i simbolismi e i sottotesti presenti nel film, che parte da una storia tra due amici per allargare i suoi orizzonti ad una realtà in cui tutti gli esseri umani vengono condannati, e dove la paura del futuro è tangibile. Solo gli animali sembrano non avere alcuna forma angoscia.

Gilda Signoretti

GLI SPIRITI DELL’ISOLA

Regia: Martin McDonagh

Con: Brendan Gleeson, Colin Farrell, Kerry Condon, Barry Keoghan, Gary Lydon, Sheila Flitton

Uscita in sala in Italia: giovedì 2 febbraio 2023

Sceneggiatura: Martin McDonagh

Produzione: TSG Entertainment, Blueprint Pictures, Film4 Productions

Distribuzione: The Walt Disney Company

Durata: 114’

Anno: 2023

InGenere Cinema

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