Il 2022 è stato certamente un anno molto promettente per Pilar Fogliati, che grazie alla serie Netflix Odio il Natale ha compiuto un passo avanti nell’affermarsi a un pubblico quanto mai vasto e variegato. E infatti Romantiche segna un punto di svolta nella carriera dell’attrice romana diventata virale qualche tempo fa grazie a un video in cui interpretava le diverse parlate dei quartieri della capitale.
È proprio da quel video, infatti, che prende spunto il suo primo film da regista e sceneggiatrice [al fianco di Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta], oltre che chiaramente da attrice.
Romantiche racconta le storie di quattro donne sulla trentina, molto diverse tra loro per carattere ed estrazione sociale, tutte interpretate dalla stessa Fogliati, che approfondisce quell’accenno di “personaggi” con cui il famoso video virale ci aveva indubbiamente fatti divertire.
Eugenia Praticò, aspirante sceneggiatrice artistoide che approda a Roma dal sud Italia in cerca di successo; Uvetta Budini di Raso, aristocratica ragazza dalla genealogia nobiliare che si cimenta per gioco in qualcosa che nessuno nella sua famiglia ha mai osato fare: lavorare; Michela Trezza, che gestisce con orgoglio un negozio di calzature, inscatolata in una vita di provincia ma curiosa di conoscere cos’altro c’è là fuori; Tazia de Tiberis, pariolina dal temperamento aggressivo sempre pronta ad anticipare le mosse dell’altro per girarle a suo vantaggio.
L’unico fil rouge che lega i quattro episodi – altrimenti quasi del tutto sconnessi – di Romantiche è che tutte e quattro le donne raccontate frequentano la stessa psicoterapeuta [Barbara Bobulova].
Pilar Fogliati riesce con successo nell’interpretazione di quattro personaggi sui generis, che avrebbero potuto facilmente scivolare nel macchiettistico e che invece mantengono fermamente una propria verità. Quelli creati e interpretati da Fogliati sono personaggi concreti, reali, credibili, che ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta nella vita e che proprio per questo sanno come comunicare. La bravura interpretativa da caratterista di Fogliati è innegabile: è naturale, spigliata, mai forzata e per questo estremamente piacevole da osservare all’azione, tanto da farci balzare tra i pensieri un latente parallelismo – moderno e al femminile – con il Carlo Verdone di Un sacco bello o di Bianco Rosso e Verdone. Un Verdone spogliato però della delicatezza e della poesia che nasceva dall’unione idiosincrasica dei suoi personaggi surreali con i contesti spesso miserissimi in cui agivano.
L’enorme, gigantesco problema di Romantiche, infatti, è che questi personaggi così veri e concreti vengono forzatamente calati in contesti farseschi, esagerati, al limite della credibilità. È lì che la sospensione dell’incredulità cade al suolo così fragorosamente da disintegrarsi in mille pezzi. Ciò che rende Romantiche un film purtroppo non riuscito è tutto ciò che esula dai personaggi di Pilar Fogliati, è la forzatura farsesca che cozza con la verità di quelle quattro donne e distrugge tristemente ciò che avrebbe potuto essere un piccolo gioiello.
Questo abbaglio nella scrittura della sceneggiatura va a braccetto con una regia di certo formalmente accettabile, ma davvero ridotta ai minimi termini, spoglia di visione e più avvicinabile a un lavoro televisivo che cinematografico.
È così che, purtroppo, i personaggi di Fogliati non reggono il peso di una sceneggiatura sbagliata e di una regia poverissima; ed è davvero un peccato poiché trovare, nel contesto estremamente maschile del cinema italiano, un film in cui è così centrale la figura femminile – sia in scena che nella lavorazione – è davvero una rarità.
Irene Scialanca
–
ROMANTICHE
Regia: Pilar Fogliati
Con: Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Levante, Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio, Giovanni Anzaldo, Rodolfo Laganà, Edoardo Purgatori
Uscita in sala in Italia: giovedì 23 febbraio 2023
Sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Pilar Fogliati, Giovanni Nasta
Produzione: Indiana Production e Vision Distribution in collaborazione con Sky, Prime Video, OGI Film
Distribuzione: Vision Distribution
Anno: 2023
Durata: 108’