Tra i saggi più potenti che la letteratura ci ha offerto, c’è sicuramente il saggio Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam [edito nel 1511] che, se non lo avete ancora fatto, vi invitiamo con trasporto a leggere. Si tratta di un inno alla vita da parte della Follia, che è l’essenza della vita stessa, a sfavore [ma non contro] ogni forma di razionalizzazione, attraverso un’ironia impetuosa che si rivela saggia e fondamentale nella vita di ogni essere umano. È un saggio formativo che insegna a riflettere alla vita in modo vivace, estremamente semplice e per questo genuino, liberi da leggi e regole, in armonia con la natura, un canto di lode alla gioia di vivere attraverso la follia.
La venerazione alla “dea” Follia è al centro di Solo i folli cambieranno il mondo. Arte e pazzia, scritto da Lamberto Maffei e edito dalla casa editrice Il Mulino.
Si tratta di un saggio acuto e denso di riflessioni sulla mente umana in generale, e sulle varie connessioni tra arte e pazzia, follia e creatività, messe in atto dal già citato teologo e filosofo Erasmo da Rotterdam, ma anche da Socrate, o da Wiliam Shakespeare che proprio in Sogno di una notte di mezza estate relazionava la pazzia con l’arte e la fantasia.
Il nesso tra la malattia mentale e creatività fu oggetto di ampio studio da parte dello psichiatra e storico dell’arte Hans Prinzhorn, padre della psicopatologia, e del “nostro” Franco Basaglia, che considerava la follia una condizione umana, presente negli esseri umani allo stesso modo della ragione. Basaglia, come sappiamo, apportò una vera e proprio rivoluzione nel campo della psichiatria, battendosi per arrivare ad una legge [la legge Basaglia, per l’appunto] che, chiusi definitivamente i manicomi, prevedesse una rete di assistenza territoriale su tutto lo Stivale nei confronti delle persone con problemi psichiatrici che, nei fatti però non avvenne. La stessa Alda Merini fu spesso ricoverata, ma sarebbe meglio dire “rinchiusa”, nei vari reparti di psichiatria, già a partire dall’adolescenza; nei suoi scritti ha parlato spesso dei suoi periodi in manicomio, descrivendo le sue relazioni con “i folli” e il rapporto con il mondo esterno.
Anche nel mondo della pittura vi sono straordinari esempi di artisti che, affetti da malattie psichiatriche come la schizofrenia, hanno dato lustra all’arte pittorica attraverso opere che erano proprio un inno alla pazzia e alla follia, come Edvard Munch, Antonio Ligabue o Vincent van Gogh.
Solo i folli cambieranno il mondo. Arte e pazzia riflette molto sul sentimento di paura e pregiudizio nei confronti della malattia mentale, le cui vittime vengono relegate ai margini della società se non addirittura, come succedeva ad esempio in Africa occidentale, uccisi dopo indicibili atrocità.
Anche il rapporto tra pensiero e meccanismi cerebrali è messo in evidenza: entrambi suscettibili a seconda della funzione del tempo e dello stato d’animo, a cui viene dedicato un capitolo articolato. E poi arriva lei, la Morte, considerata una forma di follia collettiva perché nessuno ne è risparmiato, sempre più presente nella vita di un uomo o di una donna con l’avanzare dell’età, quando il tempo comincia a restituire il conto e a sottrarci le persone che amiamo o che semplicemente abbiamo intorno.
La riflessione finale di Maffei è su due concetti: la memoria del passato, in cui l’essere umano si rifugia, e la memoria del futuro, ovvero la certezza e la consapevolezza di morire, di interrompere il viaggio e provarne paura.
Albert Einstein affermava che “Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero”, ed è con questa massima che si apre questo saggio sulla natura umana, sulle sue fragilità e punti di forza. Un saggio che lascia il segno, impreziosito da importanti illustrazioni.
Gilda Signoretti
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SOLO I FOLLI CAMBIERANNO IL MONDO. ARTE E PAZZIA
Autore: Lamberto Maffei
Editore: Il Mulino [www.mulino.it]
Pagine: 128
Illustrazioni/Foto: Si
Costo: 14,00