Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat. Probabilmente vi starete chiedendo che cosa sia. Chi è nato verso la metà degli anni ’80 e seguiva le programmazioni dedicate ai bambini e ai ragazzi delle reti Mediaset intorno al 1997, ha avuto modo di scoprire una delle prime serie animate in CGI. Ovviamente, l’animazione era ancora limitata alla tecnologia e al budget dell’epoca, senza avere la pretesa di una qualità in stile Pixar, ma per i più piccoli poteva già sembrare qualcosa di assai innovativo. La serie televisiva vedeva protagoniste due fazioni di robot in guerra, precipitate con le loro astronavi su un pianeta sconosciuto. I leader dei due gruppi, Black Jack e Megatron… alt! Megatron? Come il capo dei Decepticon – o Distructor – dei Transformers? Da dove spunta fuori il nome “Biocombat”? Non c’è una risposta precisa a questo quesito: la cosa certa è che i responsabili dell’edizione italiana tralasciarono la connessione con la serie originale, tant’è vero che il titolo “Transformers” risulta completamente omesso. Tuttavia, i ragazzini dell’epoca potevano trovare il collegamento andando nel più vicino negozio di giocattoli, in modo da prendere una confezione della linea di action figure dedicata ai Biocombat [il vero motivo dell’esistenza di questa serie] e poter leggere “Transformers: Beast Wars”. La particolarità di questi nuovi personaggi era, per l’appunto, di potersi trasformare in vari tipi di animali.
A distanza di quasi 25 anni, i ragazzini ormai cresciuti possono finalmente vedere alcuni di questi guerrieri robotici immortalati sul grande schermo, insieme ai protagonisti delle sette discutibili pellicole precedenti, quasi tutte dirette da Michael Bay.
Black Jack, dalle sembianze di un gorilla, approda con il suo nome veritiero Optimus Primal [doppiato da Ron Perlman, nella versione originale], accompagnato da Cheetor [già Ghepard], Rhinox [nome rimasto inalterato] e Airazor [ex Falcon Lady, doppiata in originale da Michelle Yeoh]. Il gruppo forma la fazione dei Maximal, profughi di un mondo coloniale di Cybertron, letteralmente divorato da un pianeta senziente di nome Unicron. Il gruppo è riuscito a scampare ad un triste destino, fuggendo sulla Terra tramite un portale attivato da una chiave a trans-curvatura. Millenni dopo, nel 1994, la stagista Elena Wallace [Dominque Fishback] ritrova metà della chiave all’interno di un reperto archeologico, attivando involontariamente un segnale che attira non solo i Terrorcon e i Predacon, ovvero i galoppini del crudele Unicron, ma anche gli Autobot, capitanati ovviamente da Optimus Prime [sempre doppiato dal veterano Peter Cullen, in originale], nascosti sul pianeta da diverso tempo. Insieme all’ex tecnico militare Noah Diaz [Anthony Ramos], la cui missione primaria è di essere di sostegno alla sua famiglia, in particolare al cagionevole fratellino Kris [Dean Scott Vazquez], Elena e i Transformers intraprendono un viaggio verso il Sud America per recuperare l’altra metà della chiave, essenziale per permettere agli Autobot di tornare su Cybertron, ma pericolosa per essere il tramite fra il titanico Unicron e la Terra.
Dopo la riuscita parentesi di Bumblebee di Travis Knight del 2018, che ha ottenuto un buon successo di pubblico e di critica, la Paramount Pictures ha deciso di tornare sugli stessi binari percorsi da Michael Bay, affidando il controllo del treno a Steven Caple Jr. – reduce da Creed II – e facendogli proseguire un tragitto quasi privo di nuovi panorami. Sembra che il regista si sia ritrovato impossibilitato – o forse no – a poter lasciare una firma più personale [al contrario di Knight], limitandosi a riproporre molte dinamiche trite e ritrite, con solo un minor feticismo verso le esplosioni, a discapito della storia in sé. Il template è pressoché lo stesso di alcuni dei film passati, con Noah Diaz/Anthony Ramos che prende il testimone di un più ansioso Sam Witwicky/Shia LaBeouf e l’Autobot Mirage [doppiato in originale da Pete Davidson], dalle sembianze di una Porsche, più comico e chiacchierone rispetto al predecessore Bumblebee [sempre presente], dal quale eredita il ruolo di amico fidato dell’umano di turno. E i Biocombat?
Data la presenza non ristretta dei titolari – senza contare il debutto del villain Unicron, prestigiosamente introdotto nel film animato del 1986 con la voce di Orson Welles – il gruppo esordiente si ritrova ad avere una partecipazione più marginale, con alcuni di loro ridotti a delle vere e proprie comparse. E così, gli affezionati dei Biocombat dovranno aspettare un eventuale film stand alone con loro protagonisti indiscussi e più fedele – si spera – alla trama della serie tv, accontentandosi di dover degustare un altro piatto condito con “salsa Bay”, rielaborato da un mestierante.
Luca Pernisco
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TRANSFORMERS – IL RISVEGLIO
Regia: Steven Caple Jr.
Con: Anthony Ramos, Dominique Fishback, Luna Lauren Vélez, Tobe Nwigwe, Dean Scott Vazquez
Con le voci di: Alessandro Rossi [Peter Cullen], Riccardo Lombardo [Ron Perlman], Gianluca Iacono [Peter Dinklage], Laura Romano [Michelle Yeoh], Stefano Crescentini [Pete Davidson]
Uscita in sala in Italia: mercoledì 7 giugno 2023
Sceneggiatura: Joby Harold, Darnell Metayer, Josh Peters, Erich Hoeber, Jon Hoeber
Produzione: Skydance Media, Hasbro, New Republic Pictures, Di Bonaventura Pictures, Bay Films
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno: 2023
Durata: 127’