“In questo momento a Hollywood sono tornati a fare film grazie a noi! Perché credono in noi e in quello che stiamo facendo! Di notte sono al telefono con ogni fottuto studio, con compagnie assicurative, produttori e loro ci guardano e ci usano per fare i loro film! Stiamo creando migliaia di posti di lavoro, figli di puttana! Non voglio vederlo mai più! Mai! E se lo rifai sei licenziato, se ti vedo farlo di nuovo sei fottutamente andato! E se qualcuno in questo gruppo lo fa, è finita! […] Puoi dirlo alle persone che stanno perdendo le loro fottute case, perché la nostra industria è chiusa! Non potranno mettere del cibo sulla loro tavola o pagare il college. È quello con cui dormo ogni notte, il futuro di questa fottuta industria! […] Non chiuderemo questo fottuto film!”
Tom Cruise contro il Covid. Sono passati due anni da quando fece molto scalpore la sua scenata – a ragion veduta – sul set del settimo Mission: Impossible a Londra, per via di alcuni membri della troupe che non stavano rispettando i protocolli di sicurezza. In piena pandemia, Cruise – anche produttore del film – si era preso la responsabilità di portare avanti la lavorazione, attento a prevenire il contagio quanto possibile. Ciò ha reso il suo operato, che comprende il coordinamento e l’esecuzione dei suoi stessi stunt, ancor più impegnativo, in particolare sul territorio italiano. Alcuni mesi prima della sfuriata, infatti, i cittadini di Roma hanno potuto ammirare la star girare un mirabolante inseguimento fra i Fori Imperiali e Trinità dei Monti. Ora, dopo tante difficoltà e peripezie, possiamo finalmente ammirare l’opera compiuta.
“Questa non è Missione Difficile, è Missione Impossibile. Difficile è una passeggiata per lei.” [Anthony Hopkins in Mission: Impossible 2].
Con Mission: Impossibile – Dead Reckoning: parte uno, inizia la prima porzione del – si presume – capitolo conclusivo delle prodezze dell’agente segreto Ethan Hunt. E come spesso capita per gli episodi definitivi, il passato ritorna prepotentemente. Per la prima volta, si scava nei trascorsi di Ethan e su cosa l’abbia spinto a diventare un agente dell’IMF [Impossible Missions Force].
Fra le ragioni, vi è un personaggio in particolare, un acerrimo nemico che fa impallidire – e non ci voleva molto – il piagnucoloso Sean Ambrose [Dougray Scott] di Mission: Impossible 2, il capitolo più debole dell’intera saga. Si tratta del misterioso Gabriel [Esai Morales], un avversario “invisibile” con un imprevedibile alleato: un’intelligenza artificiale denominata “L’Entità”, in grado di penetrare coscienziosamente ogni tipo di sistema informatico, anche quello apparentemente inaccessibile della squadra di Ethan, sempre composta dai fidati Luther Stickell [Ving Rhames] e Benji Dunn [Simon Pegg]. A dare ulteriore manforte all’agente, c’è anche l’esperta borseggiatrice Grace [Hayley Atwell], imprevedibile alleata per il recupero della metà di un’importante chiave, essenziale per compromettere la pericolosa Entità. Ethan Hunt dovrà ancora una volta spingersi oltre le sue formidabili capacità di agente per fermare queste due minacce fantasma.
Continua il riuscito sodalizio fra Tom Cruise e Christopher McQuarrie, brillante sceneggiatore [Premio Oscar per I soliti sospetti] e primo regista a dirigere più di un film della serie Mission: Impossible, da Rogue Nation in poi. Insieme a Erik Jendresen, firma un copione che sembra prendere spunto – paradossalmente – da fatti reali, attingendo dalle moderne intelligenze artificiali in grado di ricreare opere artistiche [Midjourney], testi di vario tipo [ChatGPT], voci e volti umani [Deepfake]. Fino a qualche anno fa, poteva sembrare una fantasiosa invenzione alla Terminator, con Skynet come minaccia comune, ma attualmente questa realtà sta superando di gran lunga la finzione, con provvedimenti studiati per tutelare l’utilizzo e l’esistenza di tali ingegnose creazioni.
Come contrastare una simile minaccia? Tornando “indietro nel tempo”, utilizzando tecnologie considerate obsolete, pressoché simili a quelle del capitolo iniziale risalente al 1996. Anche in questo caso, il passato creduto ormai lontano ritorna prepotentemente [e il buon Luther Stickell è l’uomo giusto per gestire l’impresa].
Peculiare la resa visiva di questa Entità nemica, che compare sui monitor dei computer malcapitati come una specie di “occhio”, quasi come se fosse una sorta di Sauron de Il signore degli anelli. Tom Cruise è quindi un Frodo Baggins più combattivo, supportato anche lui dalla sua “compagnia” e determinato a recuperare l’anello/chiave per tentare di sconfiggere Sauron/l’Entità. Durante il tumultuoso percorso, si aggiunge al gruppo una Hayley Atwell che è pura gioia per gli occhi: magnetica e in perfetta sintonia con il protagonista.
Presente nuovamente una Vanessa Kirby – dopo Fallout – ancor più algida e pungente. Ottima la scelta di Esai Morales – memorabile la sua performance in Rapa Nui – come nuovo villan, carismatico e in grado di tenere testa a Cruise.
Per il resto, inutile dire che gli stunt eseguiti realmente dal protagonista sono impeccabili, mantenendo così l’asticella sempre alta: non si può non rimanere col fiato sospeso e a bocca aperta nel vedere, ad esempio, il tanto pubblicizzato salto da un dirupo con una motocicletta e le adrenaliniche acrobazie su un treno. Due ore e quarantatré minuti di puro intrattenimento, garantiti dall’instancabile laboriosità dell’interprete principale, totalmente dedito a soddisfare il suo pubblico e ad offrigli il migliore spettacolo pensato per il grande schermo. Si può affermare, in definitiva, che la prima parte di questa nuova missione – resa “impossibile” da un nemico invisibile anche nella realtà – è di certo compiuta.
Luca Pernisco
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MISSION: IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING: PARTE UNO
Regia: Christopher McQuarrie
Con: Tom Cruise, Hayley Atwell, Esai Morales, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Henry Czerny, Pom Klementieff, Cary Elwes, Shea Whigham, Greg Tarzan Davis
Uscita in Italia: mercoledì 12 luglio 2023
Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Erik Jendresen
Produzione: Skydance, TC Productions, New Republic Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno: 2023
Durata: 163’