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LE OTTO MONTAGNE + LA PRIMAVERA DELLA MIA VITA

Amici di InGenereCinema.com, oggi vi parliamo di due interessanti titoli usciti in home video con CG Entertainment. Due titoli molto diversi tra loro ma sicuramente originali: Le otto montagne, scritto e diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch e La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi.

Tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, che si è aggiudicato il Premio Strega nel 2017, Le otto montagne è un film particolarissimo, uno di quelli che ti rimangono dentro perché lasciano il segno profondo.

Il film racconta il rapporto di amicizia tra Pietro  [Luca Marinelli] e Bruno [Alessandro Borghi], nato quando erano bambini. Tutto ha inizio da quella vacanza negli anni ottanta in cui Pietro con la sua famiglia raggiunge Graines, un paesino montuoso in Valle d’Aosta, dove vive Bruno.

Il paese negli anni si spopola, ma Bruno decide di rimanervi, perché a lui la vita da montanaro piace e si sente in dovere di ripercorrere le orme del padre. Pietro, che conduce una vita all’insegna del precariato, crescendo perde ogni contatto con l’amico, senza una vera ragione, ma resta vivo in entrambi il ricordo di quelle vacanze trascorse insieme, fatte di escursioni, cene e pranzi in famiglia.

La notizia della morte di suo parte, porta Pietro a tornare a Graines e ritrovare Bruno. Pietro non ha mai avuto un buon rapporto con il genitore, con cui aveva perso ogni contatto, ma viene a sapere dall’amico che ha continuato negli anni a recarsi a Graines e ha instaurato proprio con il giovane montanaro un rapporto molto stretto.

Negli anni che seguono, dopo aver ricostruito insieme un rudere che il genitore defunto aveva acquistato, mentre Bruno continua la sua attività in montagna, chiudendosi sempre più in sé stesso e ponendosi dei limiti strutturali che gli derivano da false convinzioni, Pietro riprende le sue escursioni e a pensare fortemente a suo padre, che ritrova spiritualmente proprio in quella montagna.

Le otto montagne è un film che fa bene allo spirito. È la montagna la vera protagonista, silenziosa e fortemente comunicativa, di cui van Groeningen e Vandermeersch ci regalano immagini meravigliose e potenti. Ogni aspetto della montagna si identifica con Pietro e Bruno, e sembra plasmarli. La montagna si fonde con loro e li lascia andare nel loro cammino della vita, sapendo che non verrà mai abbandonata da loro e viceversa. Le otto montagne trae spunti di riflessione molto profondi, intimi. È un film che fa male, soprattutto a chi ha vissuto la montagna e ne conosce la sua anima più profonda, perché mette in crisi i suoi protagonisti e lo stesso spettatore. In fondo racconta la storia di due vite molto semplici ma non comuni, con romanticismo e passione, sfruttando tempi lunghi e dialoghi a volte bisbigliati.

Le scalate sulla vetta rappresentano un po’ le sfide della vita, i suoi momenti bui, ma anche le conquiste ottenute con fatica e le sconfitte ingiuste, dalle quali però nasce sempre una voglia di riscatto. Pietro e Bruno si fondono e si confondono con la natura, ma è soprattutto a vivere in simbiosi con essa, come un’appartenenza che non si può sciogliere, tradire, sconfessare.

Interessante il backstage presente negli extra del film, in cui tutti gli attori spiegano alcune particolarità sul set del film, con particolare rilievo alla testimonianze Marinelli e Borghi. A seguire il trailer.

La primavera della mia vita, di cui vi abbiamo parlato in occasione della sua uscita al cinema [qui], è l’opera prima di Nicolosi, con protagonisti Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino, che tutti conosciamo più semplicemente come Colapesce Dimartino, anche autori del soggetto e della sceneggiatura.

Dopo un brutto litigio e tre anni di silenzio, Antonio, tramite la manager [Stefania Rocca], riprende i contatti con il suo ex amico e collega Lorenzo, per proporgli un progetto economicamente molto vantaggioso: si tratta di scrivere un libro sulle leggende legate alla Sicilia, e verificare se, caso per caso, tappa dopo tappa, ci sia qualcosa di vero dietro strane credenze e personaggi bizzarri. La proposta prevede, quindi, un vero e proprio viaggio on the road che li farà diventare protagonisti di un’assurda via crucis con fermate/siparietti nelle località scelte.

La primavera della mia vita è quindi un road movie strampalato, in cui Colapesce e Dimartino sono perfettamente a loro agio. Anche qui a tenere le fila dalla vicenda è una storia di amicizia, con la differenza che si qui si tratta di una amicizia interrotta da una lite passata, un’amicizia poi ritrovata.

Antonio, dall’animo incantato e sognante, e Lorenzo, realista e diffidente, hanno in comune la passione per la musica e il desiderio di vivere insieme una nuova avventura. La parte sicuramente più interessante del film è proprio quella legata al viaggio, a quest’esperienza surreale in cui vi avvicendano personaggi eccentrici e anche altri artisti musicali, primo tra tutti il maestro Vecchioni.

Detto questo però, bisogna anche sottolineare come il film soffra proprio di una narrazione che si fa ben presto ripetitiva, pur se puntellata di momenti weird. Se i personaggi cambiano, infatti, le situazioni non di discostano molto tra di loro, e l’ironia della prima parte diventa pigra, annullando il ritmo, anzi, rendendolo piatto. Anche i dialoghi spesso non aiutano.

Unico contenuto extra il backstage.

Gilda Signoretti

LE OTTO MONTAGNE

Voto film:

Voto DVD:

Regia: Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch

Con: Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Elisabetta Mazzullo

Formato: 4/3 1.33:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 5.1; Italiano Dolby Digital 2.0

Extra: Trailer; Backstage

Distribuzione: CG Entertainment [www.cgentertainment.it]

LA PRIMAVERA DELLA MIA VITA

Voto film:

Voto DVD:

Regia: Zavvo Nicolosi

Con: Lorenzo Urciullo, Antonio Di Martino, Stefania Rocca

Formato: 16/9 1,66;1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Italiano Dolby Digital 2.0

Extra: Backstage

Distribuzione: CG Entertainment [www.cgentertainment.it]

InGenere Cinema

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