Fresco dall’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia in cui si è aggiudicato il Premio degli Spettatori – Armani Beauty nella sezione Orizzonti Extra esce in sala Felicità, l’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti, che ne interpreta anche il personaggio protagonista.
Sempre più spesso assistiamo al passaggio di chi, abituato a stare davanti la macchina da presa, sceglie invece di passare alle sue spalle; Micaela Ramazzotti lo fa in maniera convincente, portando sullo schermo un personaggio a lei congeniale e tematiche che già, nel corso della sua carriera, si era trovata ad affrontare.
Si addentra in un Italia vera, che noi tutti conosciamo: due genitori [Max Tortora e Anna Galiena] che pur di non affrontare le proprie mancanze si difendono dietro lo spettro di una prole sciagurata, e due figli che al meglio che possono combattono una vita che non li ha mai accarezzati ma sempre, piuttosto, presi a schiaffi. Come spesso accade, c’è chi peggio riesce a sopportare tutto ciò – Claudio, il fratello minore interpretato da Matteo Olivetti – e chi come Desiré [Micaela Ramazzotti] zoppicando ce la fa più o meno a stare in piedi, sobbarcandosi di un peso che non le spetterebbe di portare sulle spalle.
È la sua semplicità che fa di Felicità un ottimo esordio: la delicatezza con cui sa affrontare certi temi spinosi che rischierebbero in un baleno di trascinare il film verso il melodramma e che invece qui corteggiano e infine centrano in pieno quel senso dolceamaro che ha la vita e che è sempre bello riuscire a ritrovare sullo schermo.
Sarà merito di quei personaggi così meschini senza farlo apposta, che riescono a dire sempre la cosa sbagliata senza neanche rendersene conto, recitati, tutti, con sentimento e professionalità; sarà che vedere sullo schermo una famiglia disfunzionale che non sia la nostra o quella di chi ci è vicino è catartico e dunque consolante; sarà che il tema della malattia mentale, trattato nella quotidianità, ancora rasenta il tabù e dunque assisterne da spettatori è sempre un po’ spiazzante.
Fatto sta che Ramazzotti ha preso una tematica a lei certamente cara, l’ha calata nel nostro quotidiano, ha scelto attori bravi e collaboratori di grande esperienza [Luca Bigazzi alla fotografia, alle musiche Carlo Virzì – giusto per dirne un paio] ed è riuscita con successo a portarsi a casa un’opera prima convincente e che sa parlare a un pubblico vasto e variegato [come dimostra il premio ricevuto a Venezia].
Certo, come ogni opera prima presenta imperfezioni e piccoli difetti, come ad esempio una divisione in capitoli sbilanciata e molto probabilmente non necessaria, che spezza inutilmente la narrazione e la rende disomogenea [soprattutto sul finale].
Ma il cuore che c’è in questo film permette di soprassedere ai tecnicismi e di gustarsi la pellicola tutta d’un fiato.
Andate a vederla in sala: non ve ne pentirete.
Irene Scialanca
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FELICITÀ
Regia: Micaela Ramazzotti
Con: Micaela Ramazzotti, Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Sergio Rubini
Uscita in sala in Italia: giovedì 21 settembre 2023
Sceneggiatura: Micaela Ramazzotti, Isabella Cecchi, Alessandra Guidi
Produzione: Lotus Production con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Anno: 2023
Durata: 104’