La guerra è finita e l’Italia è quel meraviglioso paese dove le donne devono stare al proprio posto. Le Willys MB ancora picchettano le strade e i bei americani sono alieni con “molti più denti di noi”.
Roma è un brulicare di storie di cortile, che diventeranno il nostro neorealismo [ed è da qui che la Cortellesi regista, comincia la sua storia, con l’iniziale aspect ratio e un main title overlay, opportunamente graziato… e ovviamente con il bianco e nero che avrete già notato nel trailer].
È l’Italia dei padri padroni, dei mariti padroni e dei padroni padroni, vita dura per le nostre nonne, che si destreggiavano, alla bene meglio, nell’ordinaria misoginia del tempo, prima del boom e del ’68; dove la sfida più urgente era smarcarsi dalla povertà; arrangiare qualche lavoretto, stipare ogni risparmio, crescere due figli piccoli e chiassosi e una ragazza in età da marito [Romana Maggiora Vergano].
E a complicare le cose, un meravigliosamente insopportabile Mastandrea, marito nervoso perché ha fatto due guerre, sotto la cui ebete autocrazia tentano di dipanarsi le sorti dei protagonisti.
La durezza del racconto, potenzialmente drammatico [che ci ricorda l’immanenza di certe favole spietate che pure le nostre nonne ci raccontavano prima di dormire] è bilanciata da tanta comicità, spesso surreale, fatta di iperboli [alla Mattia Torre] e da un registro saggiamente imprevedibile, come le musiche, contemporanee, che straniano e ci parlano del presente. E in effetti questo film potrebbe cominciare con il monologo della Cortellesi ai David di Donatello del 2018.
Gli omaggi alla nobile commedia sono tanti: a Eduardo e quegli interni di miseria e nobiltà d’animo, a Scola e a tanti film dimenticati che straziavano il pubblico dell’epoca. [lo strazio passionale dei romanzi d’appendice, feuilleton di sentimenti, eroismo e svago di massa].
Ma è sempre un riso amaro [per rimanere in quella decade] che ci fa sperare nella rivalsa finale e magari in un revisionismo tarantiniano [che a suo modo, ovvero storicamente, ci sarà].
Un film inaspettato, una bella sorpresa ritrovare una Cortellesi regista equilibrata, che vince le [prevedibili] resistenze a operazioni di questo tipo [attori prestati alla regia]; capace di una ricostruzione sentimentale di quegli anni, di un casting appropriato e di tante trovate liriche che non deluderanno un pubblico variegato, dando una nuova prospettiva al Genere period e magari incuriosendo i più giovani a rispolverare i classici della nostra cinematografia.
Mario Tobeb
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C’È ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi
Regia: Paola Cortellesi
Con: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Alessia Barela, Francesco Centorame, Lele Vannoli, Paola Tiziana Cruciani
Uscita in sala in Italia: giovedì 26 ottobre 2023
Sceneggiatura: Paola Cortellesi, Giulia Calenda, Furio Andreotti
Produzione: Wildside
Distribuzione: Vision Distribution
Anno: 2023
Durata: 118’