Pietro [Christian De Sica] è un malinconico professore di Lettere che, ormai in pensione, si dedica alla scrittura di un libro sulle donne. Scrivendo, però, commette sempre più errori grammaticali, segnali del rapido incedere dell’Alzheimer. Il resto del tempo lo passa dando lezioni a Nicola [Francesco Bruni] e dedicandosi alle sue piante, specialmente ad un albero di limoni, che accudisce come un figlio.
Eleonora [Teresa Saponangelo] è l’agente, nonché compagna, di Luca [Max Malatesta], un fotografo in carriera, ma tra i due serpeggia il malcontento: le aspirazioni lavorative di lui sovrastano gli spazi fisici e mentali di lei, che già da tempo ha rinunciato alla sua passione per il disegno. Nondimeno, i due si trasferiscono nell’appartamento di fronte a quello di Pietro e, grazie alla vicinanza dei terrazzi e alla comune passione per il giardinaggio, tra Pietro ed Eleonora nascerà una profonda amicizia.
Queste le premesse de I limoni d’inverno, secondo film di Caterina Carone, che nel 2016 ha esordito al lungometraggio con l’acclamato Fräulein – Una fiaba d’inverno.
Come risulta evidente già dal titolo, sono molti gli elementi che i due film hanno in comune, ma il fattore più rilevante è il piglio documentaristico con cui la Carone si approccia alle sue opere.
Nel caso de I limoni d’inverno, questo aspetto si realizza attraverso la narrazione di storie di persone comuni – quelle di Pietro ed Eleonora, certo, ma anche quelle di Nicola, abbandonato dai genitori da bambino; o di Luca, che per anni non si è visto riconosciuto il suo talento artistico – ognuno con il proprio passato e con i propri drammi, che sono tutti ugualmente interessanti perché tutti ugualmente verosimili: chiunque potrebbe essere Pietro o Eleonora, e non è un caso che in una scena conclusiva, alla fine di un primissimo piano, la Saponangelo volga lo sguardo in camera. Ma nel marasma quotidiano di affanni esiste un’ancora di salvezza, un unico motore comune che ci spinge ad andare avanti, ed è l’amore per il prossimo: sia questo un albero di limoni, un vicino di casa, o un professore.
Impossibile non menzionare poi l’importanza che la figura femminile riveste nel film, la quale si estrinseca principalmente attraverso il libro di Pietro, dedicato ad alcune donne di talento che si sono viste negare i propri meriti per cause sessiste; categoria, questa, cui la stessa regista rende omaggio soffermandosi ora su un libro di Alice Guy, ora su un album fotografico di Tina Modotti.
Tirando le somme, la Carone ci consegna un film coeso e che funziona nella misura in cui riesce a trasmettere un messaggio chiaro, ma che, nel complesso, risente dell’assenza di un diversivo che ne alleggerisca la drammaticità.
Giorgia Marzucca
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I LIMONI D’INVERNO
Regia: Caterina Carone
Con: Christian De Sica, Teresa Saponangelo, Francesco Bruni, Luca Lionello, Max Malatesta, Agnese Nano, Anna Iodice, Sergio Basile, Annalisa D’Ambrosio, Filippo Pierangeli
Uscita in sala in Italia: giovedì 23 novembre 2023
Sceneggiatura: Mario Luridiana, Remo Tebaldi, Anna Pavignano
Produzione: Bartlebyfilm, Agreswyna Banda, Vision Distribution
Distribuzione: Europictures
Anno: 2023
Durata: 110 minuti