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MIMÌ – IL PRINCIPE DELLE TENEBRE di Brando De Sica

Che uno che di cognome fa De Sica faccia il cinema non è certamente una notizia. Ma che il suo amore per la settima arte non sia quello “neorealista” del nonno o quello “farsesco” del papà, bensì quello horrorifico che tanto ci piace, comincia ad attirare la nostra attenzione e non poco. Amore per l’horror e per il Genere che appare sincero e profondo e che consegna al pubblico un’opera prima meditata, a tratti sorprendente e molto personale.

Mimì – Il principe delle tenebre, film d’esordio di Brando De Sica, figlio di Christian e nipote di Vittorio – appunto – racconta l’educazione sentimentale di Mimì, un orfano che vive da quando ha dodici anni con Nando, un omone burbero ma dal cuore d’oro che lo considera un figlio e gli ha dato un lavoro come pizzaiolo nel suo ristorante. La timidezza e la malformazione ai piedi che lo accompagnano da sempre rendono il ragazzo bersaglio di angherie, in particolare del losco Bastianello e della sua gang, al seguito della quale un giorno Mimì scorge Carmilla. La ragazza, una darkettona dallo sguardo dolce, dice di essere la figlia di una principessa rumena e Mimì si fa incantare dalla sua passione per il conte Dracula.

È stata la mano di Nosferatu, potremmo dire, a muovere il debutto di Brando De Sica che riesce nell’ardito compito di mescolare i Generi senza tradire l’anima horror al centro di questo racconto. In una Napoli esoterica e oscura nella quale il sole non riscalda ma illumina la vita di una coppia di innamorati improbabile, ingenua e tenerissima, De Sica fa del proprio meglio mostrando tutta la sua passione per il cinema ad ogni inquadratura.

Passione che fa perdonare alcune incertezze di scrittura e consente allo spettatore di sospendere l’incredulità godendo della visione personale del suo regista. Proprio così, un film italiano puramente di Genere con vampiri, sangue, momenti onirici che riesce a essere credibile nel contesto in cui è ambientato, nonostante abbia l’evidente desiderio di omaggiare il cinema del terrore internazionale.

Questa ambizione fa di Mimì – Il principe delle tenebre l’esordio di un autore che conosce bene quello che vuole dal suo cinema e che, al netto di alcune scivolate, realizza con autenticità il Genere all’italiana. Ciò fa comprendere quanto De Sica abbia atteso prima di venire al mondo, cinematograficamente parlando.

Di come abbia meditato e aspettato di avere chiara dentro di sé quella visione che lo ha condotto a esprimersi come ha fatto con questo film. E tra tutte le cose questo dettaglio, cari Amici di InGenereCinema.com, racconta molto di questo regista che sapeva di dover affrontare una diffidenza enorme da parte di pubblico e critica, in quanto figlio di cotanto padre e nipote di cotanto nonno. Sapeva che la sua voglia di raccontare attraverso il Genere lo avrebbe esposto come un bersaglio troppo facile da colpire ed ha scelto l’attesa. Ha scelto di maturare, di crescere, di conoscere meglio il modo in cui vede il mondo e la maniera nella quale restituirla a tutti noi. Ha aspettato di comprendere che cineasta voleva essere prima di buttarsi nella mischia e alla luce di Mimì – Il principe delle tenebre la scelta è stata tra le più sagge. Complimenti a Brando De Sica che con questa nascita compie una sorta di atto politico schierandosi dalla parte dei “film con i mostri” e noi ne siamo entusiasti. Evviva Nosferatu!

Paolo Gaudio

MIMÌ – IL PRINCIPE DELLE TENEBRE

Regia: Brando De Sica

Con: Domenico Cuomo, Sara Ciocca, Mimmo Borrelli, Giuseppe Brunetti, Abril Zamora, Dino Porzio, Daniele Vicorito

Uscita sala in Italia: giovedì 16 novembre 2023

Sceneggiatura: Ugo Chiti, Brando De Sica, Irene Pollini Giolai

Produzione: Indiana Production, Bartleby con Rai Cinema

Distribuzione: Luce Cinecittà

Anno: 2023

Durata: 103′

InGenere Cinema

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