Alla diceria che le persone con i capelli rossi siano le più intelligenti si aggiunge anche quella che su una nave la portino sfortuna. Lo pensano i membri dell’equipaggio a bordo del peschereccio che si trovano a dover condividere un vero incubo con Siobhán [Hermione Corfield], eccellente studentessa di biologia marina. Il peschereccio è, infatti, bloccato nell’oceano per ragioni inizialmente ignote, che presto rivelerà Siobhán, salita a bordo del peschereccio per condurre alcune ricerche sul comportamento della fauna marina. Tutti la trattano con noncuranza, e talvolta con disprezzo, a partire dal primo ufficiale Dougray Scott [Connie Nielsen] responsabile di aver portato la nave in una zona interdetta.
Siobhán scoprirà infatti che il mezzo è bloccato a causa dei tentacoli di una creatura marina mostrusa, che secerne dei parassiti che, una volta penetrati dal fondo nel peschereccio, contagiano i malcapitati protagonisti. Questo è solo l’inizio…
Sea Fever – Contagio in alto mare è un thriller fantascientifico ben modulato da una narrazione che fa leva sulla personalità dei personaggi: della sicura, asociale e misteriosa Siobhán; al rifugiato siriano Omid [Ardalan Esmaili], dal carattere fumantino ma solo per difesa; all’ufficiale Scott, arrogante e ottuso; agli altri, tutti superstiziosi e profondamente smarriti.
Scritto e diretto da Neasa Hardiman, Sea Fever accentua sempre di più il senso di smarrimento e tensione, soprattutto quando entrano in gioco i toni da horror sci-fi. Come non pensare alla scena in cui Siobhán scopre che la presenza del virus, riscontrabile a occhio nudo guardando attentamente nelle pupille dei suoi insopportabili compagni di sventura, perché è nelle pupille che si insediano i microorganismi, e non c’è via di scampo per chi ne è contagiato.
L’unione fa la forza non è lo spirito del gruppo: tutti fingono di non pendere dalla labbra di Siobhán, ma sanno bene che lei è l’unica ad avere le competenze per provare a salvarli. Anche il senso di angoscia è palpabile, ma la loro superbia li porta a fingere sangue freddo. Sembra che allora sia proprio la natura a decidere chi meriti di sopravvivere.
Insomma, un film che, con semplicità, lascia il segno. Unico contenuto extra il trailer.
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Quante volte abbiamo sentito parlare di sette e della crisi di identità dei suoi adepti? Ebbene, è intorno a questo soggetto che prende le fila 1BR – Benvenuti nell’incubo [2019] di David Marmor, distribuito in home video da Midnight Factory, che continua a proporre in catalogo sempre film originali e alternativi.
La tensioni in famiglia, e in particolare il rancore verso il padre colpevole di aver tradito la moglie malata con una delle due infermiere, porta Sarah [Nicole Brydon Bloom] a trasferirsi a Los Angeles e seguire il suo sogno di diventare una costumista, iniziando come stagista. Deve cercare un alloggio, e lo trova in un condominio che sembra perfetto, dove tutti sono estremamente gentili e amichevoli. Nella scheda che ha compilato, utile ai condomini per capire se sia o meno idonea a vivere nello stabile [e quindi se condivida o meno le idee degli abitanti], Sarah non barra la casella se sia o meno in possesso di un animale domestico, negando di fatto di possedere uno “stupido gatto”, come è solito chiamarlo lei.
Ci sono delle regole da osservare, regole stringenti e ferree, e questa bugia porterà alla sua prima punizione. In poco tempo Sarah sarà braccata da una comunità malata e succube del “capo supremo” [Taylor Nichols], temuto da tutti. Con il passare del tempo Sarah subisce un po’ la sindrome di Stoccolma, ma nello stesso tempo una parte di sé è in grado di razionalizzare e comprendere che ciò che avviene nella comunità è crudele e criminoso.
C’è una tensione crescente in questo film che segna il debutto alla regia di David Marmor, dove non c’è tempo per tirare il fiato da parte della nostra Sarah, consapevole di essere plagiata ma anche di non aver altra scelta se non rimanere lì, se vuole vivere. A coadiuvare la tensione, un costante rumore delle tubature, che, come le telecamere piazzate ovunque, sembrano essere occhi e voci di altre presenza sempre vigili, anche nell’intimità dei singoli. Il ricorso alla violenza non fa altro che accrescere la disperazione in Sarah che ne è succube, certo, ma che ha ancora un residuo di consapevolezza e forza interiore per reagire. Il clima in cui vive è di completa alienazione. Come in tutte le sette, anche in Asilo del Mar una delle prime regole sottaciute è quella di interrompere ogni tipo di relazione con la propria famiglia da parte dei proprio adepti. Succede anche a Sarah, che riceve la visita del padre, in una scena ambivalente, in cui finge di voler tenere le distanze da lui per evitare la tragedia a cui potrebbero entrambi andare incontro, ma nello stesso tempo mette in mostra tutte le sue fragilità.
1BR – Benvenuti nell’incubo è un piccolo film che lascia il segno, ben recitato e ben scritto, dove anche il tema dell’eutanasia diventa un “affare” della comunità che si stringe al desiderio di una delle loro “sorelle” con fare quasi clownesco e per questo è ancora più agghiacciante.
Unico contenuto extra il trailer.
Gilda Signoretti
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SEA FEVER – CONTAGIO IN ALTO MARE
Voto film:
Voto Blu-Ray:
Regia: Neasa Hardiman
Con: Hermione Corfield, Connie Nielsen, Ardalan Esmaili, Dag Malmberg, Olwen Fouéré, Connie Nielsen, Elie Bouakaze, Jack Hickey
Formato: 16:9 [2.39:1]
Audio: Italiano 5.1 DTS HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS HD Master Audio
Extra: Trailer
Distribuzione: Midnight Factory – Plaion Pictures [https://midnightfactory.it/]
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1BR – BENVENUTI NELL’INCUBO
Voto film:
Voto Blu-Ray:
Regia: David Marmor
Con: Nicole Brydon Bloom, Taylor Nichols, Giles Matthey, Alan Blumenfeld, Naomi Grossman, Celeste Sully, Susan Davis, Clayton Hoff, Earnestine Phillips, Curtis Webster
Formato: 16:9 [2.35:1]
Audio: Italiano 5.1 DTS HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS HD Master Audio
Extra: Trailer
Distribuzione: Midnight Factory – Plaion Pictures [https://midnightfactory.it/]