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MARCO E IL SEME DELL’UOMO + AURELIA – GOTHIC NOVEL

Di Gianfranco Vanni [Collirio] – autore di fumetti e illustrazioni fin dalla fine degli anni ’70 che ha collaborato, tra le altre realtà, con il Frigidaire di Vincenzo Sparagna dal 1986 al 1992 – abbiamo parlato qualche tempo fa in occasione della pubblicazione del suo adattamento a fumetti Nosferatu – Sinfonia di terrore [2022].

In occasione del centenario del personaggio creato da Murnau saccheggiando il Dracula di Stoker, Vanni aveva portato nelle sue tavole personaggi in apparenza più morbidi e meno spigolosi, colorati, ma che erano riusciti a non perdere il loro il fascino romantico e mortifero. Ma il progetto dietro al fumetto sul conte Orlok era più ampio.

Tra il 2020 e il 2021, in piena lockdown da pandemia, l’autore ha lavorato a una “Trilogia della peste”: tre graphic novel in cui Collirio racconta e rielabora in chiave grafica tre film di grandi registi degli anni ‘60 e ’70, accomunati proprio dal comune denominatore drammaturgico dell’epidemia, della distruzione dell’umanità.

I tre momenti della trilogia si sono coniugati nell’Edipo Re di Pier Paolo Pasolini, dove la “punizione” è divina e arriva direttamente dal dio Apollo, scagliata sulla città di Tebe per vendicare la morte di re Laio. Poi c’è proprio Nosferatu, in cui la peste diventa l’incarnazione del “male assoluto”. In questo secondo momento non ci sono divinità a scatenare la morte pandemica, ma a portare la peste e la morte è pur sempre un non-umano, un essere in qualche modo vicino all’eternità.

Abbiamo avuto modo di leggere anche il terzo momento di questa trilogia: Marco e il seme dell’uomo, favola apocalittica ispirata al film Il seme dell’uomo di Marco Ferreri, quello che l’autore del fumetto definisce come “il regista più irriverente, grottesco e provocatorio del cinema italiano del secolo scorso”.

L’opera a fumetti è proprio un omaggio a questo uomo di cinema. Sopravvissuti a una terribile e misteriosa pandemia, Marco ed Eva si rifugiano in una casa in riva al mare. La loro quotidianità inizia a ristabilirsi e, anche se drasticamente modificata dall’arrivo della fine del mondo, la vita inizia a prendere la piega di una strana normalità.

Marco raccoglie e cataloga oggetti scampati dalla fine della civiltà, Eva si occupa delle cose di casa. Lui vorrebbe dei figli, lei si rifiuta.

La peste raccontata in questo terzo atto della trilogia è una peste “tecnologica”, come nel film di Ferreri. Il morbo che mette a rischio la sopravvivenza dell’umanità forse è sfuggito da laboratorio.

La scomparsa dell’umanità è metaforicamente tradotta da Vanni con l’immagine di un’enorme balena spiaggiata, rimasta a morire proprio nei pressi della casa in cui Marco ed Eva hanno deciso di ricominciare la loro vita di coppia, fingendo che tutto possa avere un futuro. La sua presenza è inizialmente motivo di sorpresa e interesse, ma presto la carcassa inizia a emanare cattivo odore, a consumarsi, fino a diventare un enorme scheletro [preludio di morte] nel finale tragico, in cui l’apparentemente tranquilla ma del tutto anormale quotidianità costruita dai due protagonisti crolla in modo definitivo nella violenza e nella completa mancanza di lucidità.

Lo stile di Collirio gioca ancora una volta sulla discordanza tra racconto e visualizzazione: i personaggi sembrano scappati da un comics umoristico, mentre raccontano la fine di tutto. Le espressioni degli occhi e della bocca, così come i colori accesi [fatta eccezione per l’incipit in grigio], tradiscono il patto di fiducia con chi legge, perché in verità la storia e il percorso che l’autore sta proponendo al lettore è tutt’altro che piacevole e, anzi, è spesso inaccettabile.

Sempre opera di Gianfranco Vanni, Aurelia – Ghotic Novel è un fumetto breve ma assai oscuro, sia nella trama che nella realizzazione grafica delle tavole, spesso completamente sprofondate nel nero da cui fuoriescono parti di personaggi o di scena.

Realizzato dall’autore nel 2002 e ora ristampato da Edizioni La Carmelina [casa editrice anche della “Trilogia della Peste”], Aurelia è tratta da Vampirismus, racconto breve di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, inserito nel quarto volume della raccolta I confratelli di Serapione, pubblicato nel 1821.

Il fumetto è sostanzialmente fedele alla novella di origine: nei primi anni dell’Ottocento, il conte Ippolito riceve la visita di due donne nella sua dimora. Si tratta di una vecchia baronessa dall’aspetto ripugnante e della sua deliziosa figlia Aurelia, della quale il conte si innamora in modo immediato e innaturale.

Vanni riesce a rappresentare l’atmosfera mortifera e malata, a mettere in scena un amore sostanzialmente sbagliato che diventa ossessione e dipendenza cieca e poi si trasforma ancora una volta, per sprofondare il protagonista nel più folle degli incubi.

Il volume si chiude con due extra: “Notturno Sepolcrale – Epilogo” e un Portfolio in cui è interessante vedere il personaggio di Aurelia graficamente rappresentato con stili anche molto differenti l’uno dall’altro.

Luca Ruocco

MARCO E IL SEME DELL’UOMO

Autore: Gianfranco Vanni [Collirio]

Editore: Edizioni La Carmelina [http://edizionilacarmelina.it/]

Pagine: 84

Illustrazioni/Foto:

Costo: 15,00 euro

AURELIA – GOTHIC NOVEL

Autore: Gianfranco Vanni [Collirio]

Editore: Edizioni La Carmelina [http://edizionilacarmelina.it/]

Pagine: 60

Illustrazioni/Foto:

Costo: 13,00 euro

InGenere Cinema

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