Immaginate un Ventesimo Secolo incastrato in una cornice in parte fedele agli scenari storici dell’epoca [la Guerra Fredda, la Corsa allo Spazio, la musica e la moda giovanile, la contestazione e la questione dei diritti civili] in parte influenzata da tanta letteratura di confine dell’epoca a partire dal celebre “Mattino dei Maghi” [la presenza extraterrestre nella storia umana, le società segrete dietro l’operato dei governi, i misteri dell’archeologia, l’esistenza del paranormale e di dimensioni parallele alla nostra].
Ed immaginate una serie di eroi e supereroi bizzarri ma al tempo stesso “tradizionali”, ispirati al meglio di quanto realizzato nella produzione editoriale e cinematografica degli Anni 60-70: da Argos 7 – Il Supereroe di Cinecittà, attore di serie B nella Roma della Dolce Vita ed agente segreto dai superpoteri di origine extraterrestre, a Dottor Maciste – Il Colosso Eterno, un avventuriero immortale che solo in apparenza è un essere umano. Da Proteus & Angelique – Gli Inafferrabili, coppia di ladri internazionali dotati di incredibili facoltà paranormali, a Sparviero – Il Giustiziere di Roma, artista circense dal volto sfigurato diventato giustiziere metropolitano. Senza contare riletture di personaggi storici del gotico come il leggendario Conte ne La Dolce Vita di Dracula che immagina il personaggio di Stoker immerso nelle atmosfere felliniane della Città Eterna.
Tutto questo è Vintageverse, antologia illustrata di racconti che ha coinvolto più di trenta tra scrittori ed illustratori in tutt’Italia [Alessandro Bottero, Andrea Guglielmino, Dario Janese. Luigi Siviero, Marco Timossi, Pier Luigi Manieri, Luigi Ercolani, Carlomanno Adinolfi, Ken Michele Agostini, Mario Farneti, Riccardo Rosati, Andrea Gualchierotti, Loredana Atzei, Stefano Priarone, Sergio L. Duma, Vito Tripi, Francesco Manetti, Giorgio Borroni, Maurizio Bianciotto, Bruno Pezone, Fabio Cassano, Mattia Cecere, Guido Moschini, Umberto Sisia, Andrea Corsi, Alessandro De Leo, Fulvio Farina, Stefano Guerrasio, Simone Rosati, Andrea Rovati, Carmelo Siracusa, Alessandro Vezzani, Ettore Zampella] che hanno scritto e illustrato singoli racconti dedicati ai super-personaggi ideati da Giuseppe Cozzolino.
Abbiamo incontrato il creatore Giuseppe Cozzolino e uno degli autori, Andrea Guglielmino, per farci raccontare qualcosa in più di Vintageverse!
[Luca Ruocco]: In un momento creativamente molto proficuo per i creatori di multiversi arriva in libreria Vintageverse. Per Giuseppe, ci raccontati innanzitutto di cosa si tratta e come è nato? Per Andrea, invece, come sei stato coinvolto nel progetto?
[Giuseppe Cozzolino]: È il frutto del mio desiderio di leggere e visionare storie che non riesco più a ritrovare nel panorama audiovisivo ed editoriale contemporaneo. Il primo step del progetto è questa antologia di racconti illustrati edita da Ali Ribelli e composta da tanti eccellenti scrittori oltre Andrea, fra cui Mario Farneti, Giorgio Borroni, Dario Janese, Pier Luigi Manieri, Francesco Manetti, Stefano Priarone, Carlomanno Adinolfi, Umberto Sisia e l’introduzione di Alessandro Bottero, oltre ad ottimi artisti come il copertinista Stefano Guerrasio, e gli illustratori Loredana Atzei ed Alessandro Vezzani. Non cito tutti i partecipanti per questione di spazio, ma si sono rivelati tutti straordinari ed entusiasti delle mie idee e proposte.
[Andrea Guglielmino]: In maniera molto semplice. È stato Giuseppe a contattarmi per chiedermi di scrivere un racconto. Avevo già espresso apprezzamento per il suo progetto e in particolare per il personaggio di Dottor Maciste! Io adoro Maciste. È il supereroe italiano per eccellenza, per cui ho sviluppato una piccola ossessione che si è rafforzata dopo aver lavorato, nel lontano 2006, alla promozione del docu-film di Steve Della Casa Uomini forti. Non immaginavo però che mi sarebbe stato richiesto di farlo combattere con Frankenstein, un altro dei personaggi che preferisco, trovandomi così a scrivere due versioni diverse del Mostro nello stesso tempo, dato che stavo lavorando anche al mio fumetto Garibaldi vs Frankenstein per Emmetre Edizioni.
[LR]: Vintageverse ha già avuto altre vite prima di diventare una raccolta di racconti. Giuseppe, ce ne parli?
[GC]: Nasce sulla base di idee che ho coltivato da più di vent’anni e che ebbero una loro prima visibilità con alcuni racconti e la miniserie a fumetti Le Avventure di Argos [un supereroe/attore/agente segreto che agiva sullo sfondo della Roma della Dolce Vita] pubblicata a puntate su M – Rivista del Mistero [Alacran] e poi edita in un volume per Cagliostro E-press nel 2008.
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[LR]: Il libro è legato a personaggi creati nel tempo da Giuseppe, ma anche da un tipo di cultura pop che, oltre ai comics con supereroi, abbraccia tanto cinema, di autori e generi trasversali. Cosa può trovare il lettore all’interno di Vintageverse?
[GC]: Vintageverse è un progetto che si esprimerà con racconti, romanzi e fumetti dedicati ad un Universo di Supereroi ideato dal sottoscritto ed ispirato al cinema, ai telefilm ai fumetti pop degli Anni ’60 e ‘70. Un omaggio voluto a quell’immaginario che si è formato in noi tramite i primi film di 007, le serie tv come Star Trek, i primi grandi personaggi Marvel come i Fantastici Quattro di Lee/Kirby e l’Uomo Ragno di Lee/Ditko/Romita. Ma anche con forti agganci ad altre produzioni come il nostro cinema peplum di Ercole & Maciste ed i fumetti neri alla Kriminal e Satanik e persino i primi exploit provenienti dal Sol Levante, dai film di Godzilla al telefilm di Ultraman
[AG]: La leggerezza e, al contempo, l’estrema coerenza delle storie di un tempo. Un apparato ludico che si mantiene sul semplice, svolgendo però efficacemente il suo lavoro di intrattenimento. Questa freschezza è il punto di forza dell’intero progetto: sembra di leggere dei fumetti di supereroi della Corno, ma in prosa. Grandi temi e grandi personaggi raccontati con pochi tratti efficaci, anche per questo sembra di vedere tutto già “disegnato” [e intendo dire, a parte le ottime illustrazioni presenti sul volume].
[LR]: Andrea, tu scrivi ormai da anni in entrambi i campi: dalla critica alla saggistica, per quanto riguarda il cinema, e sceneggiature per diversi fumetti e case editrici. Ci dici qualcosa in più del tuo racconto?
[AG]: Devo fare un piccolo sforzo perché ormai credo che la stesura risalga a due, tre anni fa. Come dicevo è un grande ‘Versus’. Maciste vs Frankenstein! E io adoro questo genere di cose. Mescolare due mitologie apparentemente distanti tra loro e lavorare sui punti che hanno in comune… con una certa fedeltà ai testi originari. La versione Vintageverse del mostro si chiama Prometheus… è sensibile e intelligente – non il modello tutto grugniti di James Whale e Boris Karloff, insomma – e vorrebbe morire in pace. Ma figuratevi se un eroe come Dottor Maciste può lasciare che qualcuno muoia sotto il suo sguardo. Da lì nasce l’odio. Frankenstein vuole morire e Maciste lo salva. Uno sgarro imperdonabile, per secoli.
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[LR]: Il libro è suddiviso in tre sezioni e racchiude diverse illustrazioni. Giuseppe, puoi dirci qualcosa in più a riguardo?
[GC]: Ho voluto suddividere questo volume in tre parti: “Superuomini”, dedicato ai principali Eroi maschili del mio Universo; “Superdonne”, con alcune straordinarie figure femminili che agiscono nel mio Universo; “Superbotte”, incentrata su alcuni dei più interessanti villain ed antieroi del Vintageverse. Ogni racconto ha una specifica illustrazione del personaggio trattato.
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[LR]: Giuseppe, come hai scelto i tuoi collaboratori e come li hai associati ai singoli personaggi?
[GC]: Non è stato semplice, ad esempio alcuni autori amici molto noti e molto impegnati ho preferito non contattarli direttamente per questa prima avventura, altri invece [come Andrea] hanno aderito con grandissimo entusiasmo. In generale ho sottoposto a tutti una mia Bibbia dell’Universo chiedendo di indicarmi almeno tre personaggi degni di interesse
[LR]: Il senso di vintage porta con sé di solito anche un carico di nostalgia. Lo troveremo anche nei vostri racconti?
[GC]: Io spero di sì. È sicuramente uno degli obiettivi del nostro progetto.
[AG]: Il Mostro di Frankenstein è certamente un personaggio nostalgico, ma a parte questo, non ho pensato a questo aspetto. Mi sono concentrato sui personaggi, sui loro scopi, sui poteri [ne ho inventato uno apposito per Maciste, legato al suo contatto con la Terra] e non a questo o quel richiamo. La mia storia ha diversi piani temporali, ma la parte più moderna si svolge negli anni ‘60, di cui non posso avere nostalgia, perché non li ho visti, essendo io del ‘76. Forse, se si fosse trattato degli anni ‘80, mi sarei lasciato maggiormente influenzare.
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[LR]: Vintageverse è un universo in espansione? Ci sono già progetti in cantiere riguardo a uno o più personaggi inclusi nel progetto?
[GC]: Sì, stiamo già lavorando a dei focus più specifici su alcuni dei personaggi fondanti [“Dottor Maciste”, “Argos 7 il supereroe di Cinecittà”, “Proteus & Angelique”, “Sparviero il Giustiziere di Roma”, “La Dolce Vita di Dracula”] oltre allo studio di un one-shot a fumetti vero e proprio.
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[LR]: Andrea, se non fossi parte del gruppo di autori, da fruitore di fumetti e cultura pop cosa ti avrebbe colpito e convinto di un progetto come Vintageverse?
[AG]: La varietà, la lettura scorrevole, la capacità di pensare in grande e una relativa originalità di fondo, specie considerando il campo prettamente letterario.
[LR]: Visto che siamo su InGenereCinema, non posso esimermi dal chiederti del racconto che riguarda il conte Dracula…
[GC]: Io adoro Dracula, specie nella versione interpretata da Christopher Lee, ed ho provato ad immaginarne una versione [in collaborazione con lo scrittore Maurizio Bianciotto e l’illustrattore Lillo C. Siracusa] che fosse un mix tra il personaggio Hammer ed il Dottor Destino dei Fantastici 4, il reggente vampiro di uno stato prospero e indipendente [la Transilvania] che decide di andarsene in vacanza nella Roma felliniana ma finisce nelle reti di un pericoloso complotto.
[LR]: Grazie mille. A presto.
[AG]: Grazie a voi, è sempre un piacere!
[GC]: Grazie a te e a tutti gli amici che leggeranno questa intervista.
A cura di Luca Ruocco
[Roma, luglio 2024]