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BLOOD + YOU’RE KILLING ME

L’infermiera Jess, da poco separata dal marito, si trasferisce con i due figli nella vecchia casa di campagna in cui è cresciuta. La famiglia ha un nuovo equilibrio da ritrovare; i suoi componenti, divisi tra due abitazioni e da questioni emotive ed economiche, sono ancora lontani dal trovare accettazione per quella nuova situazione e pace. Come se non bastasse, un elemento d’oscurità inattesa sembra spuntare di punto in bianco dal terreno, in un campo spoglio poco distante dalla casa. Questo elemento “altro” ha la forma di un tronco morto, con un grosso buco al centro, forse la tana di qualche animale selvatico. I due ragazzini, sorella e fratellino, ne sono attratti e allo stesso tempo respinti, così come il cane della famiglia che ne percepisce l’aura pericolosa. Lo stesso cane che, probabilmente, morde il piccolo Owen, infettandolo con un morbo sconosciuto che lo porta a un passo dalla morte e che, per farlo tornare fra i suoi familiari, richiede un prezzo eticamente non accettabile.

Il regista Brad Anderson [Session 9] gestisce con sapienza un film che per gran parte è d’attesa, per poi trasformarsi in un thriller con venature sovrannaturali. Ne struttura per bene le basi, la preparazione, creando le radici della tensione già a partire dal dramma familiare più accettabile, la separazione. Aumenta il malessere con un trasloco non scelto e con l’amato cane che scompare. Quando qualcosa sembra rimettersi sui giusti binari, e l’animale domestico torna all’ovile, è solo per segnare che il Male con la “m” maiuscola è pronto a entrare in scena. Il film si trasforma, dicevamo, stuzzica e richiama il sovrannaturale, il vampire movie, senza mai guardarlo dritto negli occhi, ma ne utilizza ampiamente i fluidi ematici che ne sono concime.

In questo passaggio di Blood dal dramma familiare all’orrore esplicito si sentono echi dell’horror letterario di Stephen King [Pet Sematary in primis], mentre filmicamente ci si orienta anche dalle parti di Lasciami entrare [Tomas Alfredson, 2009] o del più recente Wolfin [Jacques Molitor, 2022], anche se in quest’ultimo si parlava di licantropia.

Ma come nel dramma madre-figlio mannaro anche in Blood ci si domanda: fino a che punto può spingersi una mamma per amore del suo piccolo? Anderson prova a dare risposta nel suo thriller horror con venature da vampire movie. Un film che non racconta il vampirismo, ma lo lascia intuire, lo fa temere e ne mostra le sofferenze, come fosse un caso clinico che non si riesce da inquadrare in modo lucido e da cui non solo non si riesce a trovare una via d’uscita ma non si intuisce mai perfettamente nemmeno quale sia stato l’uscio di ingresso.

Nel DVD distribuito da Blue Swan Entertainment nessun extra.

Eden [McKaley Miller] è una giovane adolescente in cerca di accettazione. Potrebbe essere una storia come tante, e lo sarebbe se Eden non facesse di tutto per partecipare a una festa a tema organizzata da uno dei ragazzi più ricchi dell’istituto che, grazie alle amicizie del padre, potrebbe darle la giusta spinta per entrare nel college d’élite che spera di poter frequentare. Eden si fa spalleggiare da un’amica, ma non sa che quella festa dalla tematica così dicotomica – “Paradiso e Inferno” – sarà per lei portone principale di ingresso solo per una situazione da incubo da cui sarà difficile uscire ancora viva.

You’re Killing Me è un thriller americano del 2023 diretto da Beth Hanna e Jerren Lauder e scritto da Walker Hare e Brad Martocello.

Diciamo subito che due cose riescono bene al film, e non è poco: innanzitutto riesce dipingere il ritratto più freddo, spietato e negativo possibile di una generazione di ragazzi che ha totalmente smarrito il sentimento dell’empatia e che sembra vivere una sorta di rigurgito di senso del reale solo attraverso il display di uno smartphone. E’ chiaro a tutti che non è una realtà universalizzabile, per fortuna, ma non è questo il punto. Qui si mira a creare un esempio che riesca a spaventare, denunciare e inorridire.

Il secondo punto a favore è il modo in cui, quando il film sembra aver raggiunto il climax schierandosi definitivamente dalla parte dell’Inferno [e della morte] per tutti i giovani protagonisti, sia carnefici che vittime,  tutto riesca a prendere una piega maggiormente negativa, in questo caso davvero universalizzando questo senso di inumanità, estendendolo anche alle generazioni più mature, che probabilmente sono il punto di origine di tutto questo male. Un twist non inatteso, ma condotto bene e riuscito.

Il tutto supportato da un buon ritmo e da una messa in scena sempre credibile. Pochi sconti.

Anche in questo caso, nel DVD nessun extra.

Luca Ruocco

BLOOD

Voto film: 

Vodo DVD:

Regia: Brad Anderson

Con: Michelle Monaghan, Skeet Ulrich

Formato: 2.39:1

Audio: Italiano 5.1, Originale 5.1

Extra: /

Distribuzione: Blue Swan Entertainment [http://www.blueswan.it/]

YOU’RE KILLING ME

Voto film: 

Vodo DVD: 

Regia: Beth Hanna, Jerren Lauder

Con: McKaley Miller, Anne Heche, Dermot Mulroney

Formato: 2.39:1

Audio: Italiano 5.1, Originale 5.1

Extra: /

Distribuzione: Blue Swan Entertainment [http://www.blueswan.it/]

InGenere Cinema

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