Trasporre sullo schermo un celebre musical di Broadway rappresenta sempre un grande rischio, specie se si parla di uno show amatissimo come Wicked, una rivisitazione de Il Mago di Oz dal punto di vista della Malvagia Strega dell’Ovest. Wicked, basato sul romanzo Strega – Cronache del regno di Oz in rivolta scritto da Gregory Maguire, nonostante il debutto nel 2003, continua ancora oggi ad andare in scena in giro per il mondo, dal West End a Broadway, e a registrare spesso il tutto esaurito. Si parla di un’icona assoluta del mondo dei musical contemporanei, il cui adattamento cinematografico è stato discusso per anni senza che uscisse mai dal limbo della pre-produzione. Oggi, sotto la guida del regista Jon M. Chu e con la sceneggiatura che vede coinvolti Winnie Holzman e Stephen Schwartz, i due autori del musical originale, Wicked potrebbe aver trovato la chiave di volta per fare breccia nei cuori del pubblico generalista. La soluzione, non così astrusa, è stata quella di dividere la storia in due parti, ognuna corrispondente ad un atto dello spettacolo teatrale, senza tralasciare neanche un momento dell’opera originale.
La storia di Wicked inizia dopo l’originale viaggio di Dorothy nel mondo di Oz, dopo la sconfitta della Strega dell’Ovest. Durante le celebrazioni in tutta la terra dei mastichini, a cui partecipa la Buona Strega del Sud Glinda [Ariana Grande], una domanda sorge spontanea. La Strega dell’Ovest meritava tutto questo astio? Non aveva avuto anche lei un’infanzia? Degli affetti? Così, la trama prende la via di un lungo flashback: Veniamo introdotti alla vera natura della strega dell’Ovest, Elphaba [Cynthia Erivo], nata con un colore verde innaturale e con un’abilità nell’uso della magia fuori dal comune. Questa sua capacità innata è talmente speciale da farle meritare un ingresso inaspettato nella prestigiosa scuola di Magia Shiz. Elphaba, costretta a condividere la sua stanza proprio con Glinda e inizialmente odiata dalla sua coinquilina, svela a poco a poco le sue qualità, guadagna il favore dei suoi compagni di scuola ed arriva ad incontrare il leggendario Mago di Oz in persona, incontro che sconvolgerà il suo futuro ed l’intero mondo di Oz. Tutto questo, tuttavia, corrisponde solo alla prima metà della storia, che vedrà la sua conclusione solo il prossimo anno.
In un contesto contemporaneo, in cui ormai siamo abituati al ribaltamento dei ruoli e alle redenzioni dei malvagi, Wicked, forse anche perché uno dei capostipiti di questo trend contemporaneo, riesce comunque ad essere un’esperienza molto piacevole. Ci si accorge molto in fretta di quanto non sia la trama il fulcro dell’esperienza quanto la messa in scena sfarzosa. Wicked è un musical esplosivo, coloratissimo; una sinfonia praticamente ininterrotta che lascia poco spazio al dialogo, ma che riesce anche a dare la giusta dimensione ai momenti più personali di ciascun personaggio chiave. Se è vero che non è presente la stessa carica ed energia che si può percepire durante uno spettacolo teatrale, e che il comparto audio può apparire troppo confezionato in uno studio di registrazione, la carica che dava forma alle splendide canzoni originali è ancora viva e vibrante.
Il regista non è estraneo a trasposizioni cinematografiche di musical di successo, come il recente [e sfortunato] adattamento per il grande schermo di In The Heights – Sognando a New York di Lin-Manuel Miranda. In Wicked si denota un fortissimo rispetto per il materiale originale, una cura dei dettagli che si nota già nell’utilizzo dei medesimi Font per i titoli del classico del 1939, fino al ritorno di membri del cast del musical teatrale. Già solo questo regala un’esperienza che vale il prezzo del biglietto se si è fan dell’opera originale, ma il fiore all’occhiello della produzione sono comunque le due attrici e cantanti protagoniste. Le due presentano una dinamica sopra le righe, ma dalla chimica genuina e molto divertente da seguire. Se l’Elphaba di Cynthia Erivo risulta talvolta [volutamente] ingessata nell’impostazione, la performance di Ariana Grande, la versione giovane e più viziata di Glinda, straripa di energia e regala momenti divertenti e deliziosamente kitsch, rievocando anche per certi versi la Sharpay di Ashley Tisdale nei film di High School Musical.
Questa rievocazione si riscontra anche nell’approccio estetico generale: il mondo di Wicked è un pastiche fantastico che attinge dall’immaginario collettivo degli ultimi trent’anni, che passa per Harry Potter e assume dei connotati da film live action della Disney. In questo senso, viene poco il senso di “pericolo” che il film vorrebbe creare, ma la leggerezza generale viene controbilanciata dai temi portanti della storia riguardo l’emarginazione e la necessità di un popolo di scaricare le colpe su un paria comune.
Niente di troppo profondo: l’esuberanza scenica la fa da padrone e, nonostante la durata dilatata renda a il film a volte un po’ pastoso, tutto è sempre ben sorretto dalla forza dei numeri musicali e dal carisma delle due protagoniste, oltre che da qualche comprimario, anche non umano. Invece, non si può dire veramente niente per quanto riguarda la qualità dei pezzi musicali, assolutamente eccezionali e costantemente presenti. Il lavoro svolto sulla localizzazione in italiano, poi, risulta sorprendentemente curato e rigoroso soprattutto nell’adattamento dei testi delle canzoni, sempre perfetto.
Wicked come musical centra in pieno il bersaglio, ed esplode soprattutto nel finale, davvero emozionante, con il brano “Defying Gravity”. Minato solamente da un’estetica un po’ troppo dipendente dalla Computer Grafica e da una durata esigente, non ci sono particolari controindicazioni per non vedere il film a meno che non si odi il genere di appartenenza. In tal caso, non c’è niente, neanche la stupenda sequenza finale, che possa far cambiare idea ai detrattori, mentre tutti gli altri si troveranno davanti un musical sgargiante, con due performance principali molto divertenti da seguire, un mondo coloratissimo e una qualità elevata delle musiche; un musical dal sapore un po’ confezionato, ma di sicuro intrattenimento.
Giovanni Ardizzone
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WICKED – PARTE 1
Regia: Jon M. Chu
Uscita in sala in Italia: giovedì 21 novembre 2024
Con: Cynthia Erivo, Ariana Grande, Peter Dinklage, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum, Marissa Bode, Jonathan Bailey, Ethan Slater, Bowen Yang
Sceneggiatura: Winnie Holzman, Stephen Schwartz, Dana Fox
Produzione: Marc Platt Productions
Distribuzione: Universal Pictures International
Anno: 2024
Durata: 160’