Negli ultimi anni Lo Scarabeo Edizioni ha abituato gli Amici dell’Horror ad aspettarsi a cadenza annuale una preziosa e assai gustosa uscita a fumetti. Una graphic novel horror, di grande formato e con cover cartonata, che già per tre volte si è dimostrata degna d’attenzione e per più di un motivo.
Innanzitutto per il senso stesso dell’esperimento editoriale: ridare nuova vita ai classici della letteratura gotico/orrorifica. Nuova vita non soltanto grazie ai pennelli attraverso cui personaggi iconici si incarnano nelle loro nuove versioni grafiche, ma anche grazie a una nuova declinazione della loro storia classica che viene seguita solo parzialmente, per donare ai lettori più o meno esperti nuovi episodi inediti e del tutto inaspettati.
A guidare gli iconici “Mostri” de Lo Scarabeo, una coppia inizialmente inedita che poi negli anni ha rinsaldato una collaborazione davvero felice e proficua: ai disegni il maestro Corrado Roi, la più oscura delle mani dietro il successo di Dylan Dog e altri personaggi Sergio Bonelli Editore; ai testi Marco Cannavò, sceneggiatore che dimostra non solo grande conoscenza della letteratura che rielabora, ma anche coraggio sprezzante nello smontare e capovolgere personaggi e testi talmente conosciuti da essere considerati sacri.
Negli anni passati abbiamo avuto il piacere di leggere [e di video-recensire sul nostro canale YouTube] le versioni Cannavò/Roi di Dracula e Frankenstein. Sulla chiusa del 2024, invece, è stato il turno di Jekyll e Hyde – Il bianco e il nero, inutile dire che ancora una volta ci siamo trovati davanti a una versione coraggiosa e libera, oscura e spietata, di qualcosa che pensavamo di conoscere bene ma che, grazie ai due autori, è riuscita a riservarci diverse taglienti sorprese.
Come già era stato per il conte vampiro e per il moderno Prometeo, la storia del dottor Jekyll e del suo alter ego mister Hyde si specchia nello stagno degli incubi dei due autori per rivedersi apparentemente uguale a sé stesso. Bastano poche pagine, però per scoprire svolte inattese, strane increspature di realtà, nuovi particolari che rendono il tutto singolare e inquietante
Il modus operandi rimane quello già sperimentato: la storia di Robert Louis Stevenson fa da base [di certo non da rete di protezione] per gli spericolati salti mortali di Cannavò e per le alte onde di china nera di Roi. Proprio nell’anno del successo in sala di The Substance, horror sci-fi che rielabora ancora una volta su grande schermo la storia universale sulla doppiezza dell’animo umano, questo fumetto non si dimostra meno incisivo e attraverso un racconto orrorifico sul dualismo del sé si interroga sulla possibilità che esista davvero al mondo qualcuno totalmente buono o totalmente malvagio.
Mentre Cannavò gioca con il lettore mescolando le carte di storia e Storia, scambiando continuamente le parti fra buoni non del tutto buoni e cattivi che scoprono qualcuno ancor più cattivo, Roi si dimostra ancora un volta uno fra gli artisti maggiormente capaci di trasformare la realtà in incubo, facendo venire a galla tutto il male più cupo che alberga in ciascun individuo.
Cosa riesce a cambiare realmente le nostre inclinazioni naturali? Un trauma infantile? Qui ci viene raccontata, ad esempio, l’infanzia non felice di Jekyll. L’ambiente socioculturale che si frequenta? L’interazione con altre persone che stimolano la nostra predisposizione? Su queste domande si puntella la storia di Cannavò; e se trama letteraria e accadimenti storici si mescolano in modo così omogeno, non sarà un problema vedere le vicende del servile Jekyll e del violento Hyde intrecciarsi a quella di Jack lo squartatore, ma meglio non rivelare nient’altro!
In coda lo speciale “Jekyll, Hyde e noi” a cura di Matteo Pollone, con un’accurata indagine sulla storia di partenza e le sue derivazioni.
Luca Ruocco
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JEKYLL E HYDE – IL BIANCO E IL NERO
Autori: Marco Cannavò, Corrado Roi
Editore: Lo Scarabeo [www.loscarabeo.com]
Pagine: 112
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 28,00 euro