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IL CONCLAVE di Edward Berger

Morto un papa se ne fa un altro, dice il detto. Il problema è arrivare all’elezione del prossimo pontefice, soprattutto se nel corso del conclave [avviato dopo la morte di Gregorio XVII] i cardinali non trovano un accordo, ansiosi nella ricerca di potere, pieni di ambizioni e molto schierati e divisi politicamente: tra conservatori e progressisti.

A supervisionare l’andamento del conclave il cardinale Thomas Lawrence [Ralph Fiennes], nonché decano del collegio cardinalizio, che non riesce in alcun modo a convogliare la scelta dei membri della Santa Chiesa romana verso il suo prediletto, il cardinale Bellini [Stanley Tucci]. Questo è solo l’incipit di Il conclave, l’ultima fatica di Edward Berger, reduce dal meritato successo di Niente di nuovo sul fronte occidentale, 2022 [che vinse ben 4 Oscar], tratto dal romanzo Conclave di Robert Harris.

Finalmente in home video grazie a Eagle Pictures, Il conclave è un elegante thriller in cui intrighi, beffe, strategie e complotti la fanno da padrone. Fin dalle prime sequenze capiamo che tutti i personaggi si muovono come se fossero in guerra l’uno contro l’altro, ma sono formalmente molto bravi a mascherare le avversità e le antipatie reciproche, tutti malati di protagonismo.

Come il manipolatore cardinal Tedesco, interpretato da un sempre eccezionale Sergio Castellitto, il personaggio più eclettico e in qualche modo più bizzarro, che dice sempre quello che pensa con una certa autorevolezza, sicurezza e prevaricazione e che sembra, proprio per questo, a un passo dall’elezione. L’ironia pungente e velenosa è un altro aspetto molto importante che lo caratterizza, come anche una certa strafottenza verso i suoi nemici. Sì, perché ne Il conclave non esistono “fratelli spirituali” e neanche avversari, ma solo antagonisti.

È da tanto tempo che in Vaticano non si elegge un papa italiano, e allora chi meglio di Tedesco potrebbe spezzare questa lunga attesa di un pontefice nostrano? Il prelato prova con un eccentrico monologo a imporsi, e in effetti le sue parole sembrano aver fatto breccia negli animi di alcuni cardinali.

Le fumate nere si susseguono e, quando finalmente si arriverà alla tanto desiderata fumata bianca, al mondo verrà nascosto un altro segreto, che monsignor Lawrence solo conosce, ma deve tacere. A peggiorare la situazione una serie di attentati dinamitardi a piazza Barberini, a piazza Risorgimento, che sconvolgono gli equilibri del conclave, tanto da rendere necessaria una riunione in cui i cardinali sono sporchi di polvere, ma non si preoccupano di togliere lo sporco dalle loro pregiate vesti talari.

Viene in qualche modo naturale pensare ad Habemus Papam [2011] di Nanni Moretti, in cui la gioia di vivere del clero era palpabile, come pure un profondo infantilismo e in qualche modo anche isteria collettiva nella gestione della quotidianità in quanto “troppo” felici di vivere. E come non pensare a Il pap’occhio [1980] di Renzo Arbore, irriverente, goliardico e comico in cui è il mondo dello spettacolo ad attirare il Vaticano, che tenta di contrastare il calo dei fedeli studiando programmi televisivi  che possano in qualche modo rivalutare la Chiesa e rinnovarla. Ne Il Conclave l’ambiente è decisamente malevolo, clamorosamente formale e cerimonioso, tanto da sembrare finto, ma d’altronde, per giungere al termine delle elezioni, bisognerà aggrapparsi ad una buona dose di apparenza e di finta fraternità.

In una piccola parte, ma non per questo non influente, Isabella Rossellini [candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista] nel ruolo di suor Agnes, direttrice degli alloggi di Casa Santa Marta, severa e rigida, che guarda con un certo sdegno i cardinali.

Il conclave è un film sorprendente, forte di una sceneggiatura che muove le fila di un intreccio narrativo in cui sono le ambizioni individuali di tutti i protagonisti a predominare, e in cui i cardinali sembrano assumere le vesti di leader politici in piena campagna elettorale. È proprio il ricorso ad un ritmo lento a rivelarsi vincente, perché è proprio la finta calma del trascorrere del tempo a essere avvertita come una minaccia, una minaccia che viene fuori in diverse modalità, contesti e situazioni inaspettati, per trovare sfogo in un finale ambizioso.

Nei contenuti extra, il commento al film di Berger e il Making of.

Gilda Signoretti

IL CONCLAVE

Voto Film: 

Voto Blu-Ray: 

Regia: Edward Berger

Con: Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Sergio Castellitto, John Lithgow, Carlos Diehz, Lucian Msamati, Thomas Loibl

Durata: 120’

Formato: 2.39:1 1080p@24

Audio: Italiano 5.1 Dts.HD, Inglese 5.1 Dts.HD

Distribuzione: Eagle Pictures [ww.eaglepictures.com]

Extra: Commento audio del regista Edward Berger – Making of

InGenere Cinema

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