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ANNA KARENINA di Joe Wright

annakarenina1Stoppard, drammaturgo cecoslovacco trapiantato in Inghilterra, ha avuto degli incontri con il cinema sempre fruttuosi, che lo hanno visto calarsi nei panni di sceneggiatore [L’impero del sole di Spielberg; Shakespeare in love di John Madden; Enigma di Michael Apted].

Stoppard non aveva ancora lavorato con Joe Wright, e Anna Karenina è così il film che ha dato la possibilità ai due di collaborare ad un progetto davvero complicato, considerando non solo il successo del romanzo di Lev Tolstoj, pubblicato in forma seriale dal 1873 al 1877, ma anche la responsabilità nel rapportarsi ad esso e la difficoltà di fare un film d’epoca senza ripetere ciò che i precedenti adattamenti hanno fatto.

Infatti, le trasposizioni cinematografiche e televisive del romanzo sono state numerose, ma questa volta Wright mette in scena un film che non ruota solo e principalmente intorno ad Anna [Keira Knightley], ma anche intorno agli altri personaggi, come poi avviene nel romanzo, distogliendo quindi lo spettatore dalla personale e contorta vicenda personale della protagonista, per portarlo, ad esempio, nella vita del romantico e timido Konstantin Levin [Domhnall Gleeson], proprietario terriero dal cuore buono, contrario ad ogni forma di sopraffazione.

annakarenina2Tutto ha inizio nel momento in cui Anna, moglie di Karenin [Jude Law], un ufficiale del governo russo, con il quale ha un figlio, allarmata dalla crisi matrimoniale del fratello Oblonsky [Matthew Macfadyen] con sua moglie Dolly [Kelly Macdonald], lascia Pietroburgo [siamo nel 1874] per andare a Mosca e cercare di salvare la loro relazione, anche considerando che hanno una numerosa prole e un nuovo figlio in arrivo. Proprio questo viaggio, però, interromperà per sempre la felice vita coniugale tra Anna e suo marito Alexei, poiché nella vita della donna entrerà con prepotenza l’ufficiale di cavallerie Alexis Vronsky [Aaron Taylor-Johnson], un giovane passionale che farà di tutto per destare Anna dalla sua decisione di non lasciarsi trasportare dai sentimenti.

annakarenina3Nel frattempo Konstantin ha ricevuto un rifiuto da parte di Kitty [Alicia Vikander], che è infatuata da Alexis, il quale, però, ad una serata da ballo, mostra a tutti di avere occhi solo per Anna, provocando scandalo tra gli illustri invitati presenti. È quando Anna decide di ascoltare il suo istinto, e unirsi al conte, lasciando il marito, che il dramma ha inizio.

Anna Karenina è un film che colpisce per la teatralità di cui si cosparge, che non va intesa solo dal punto di vista recitativo, ma anche e soprattutto scenografico [grazie alle scene di Sarah Greenwood, che ha collaborato altre volte con Wright]. Lo script di Stoppard, infatti, trova sfogo in un impianto estetico notevole [aiutato da una cura dei costumi, che fanno da cornice], che stranisce lo spettatore perché il teatro entra a far parte del film, fondendosi con esso.

annakarenina4Il film comincia proprio su un palcoscenico su cui fa la sua entrata in scena Oblonsky, intento a farsi tagliare la barba, per poi passare alla schiera dei suoi figli in fila. Molte saranno le intrusioni teatrali nel film, perché il teatro è il mondo di Anna Karenina, dove tutti recitano un ruolo di facciata, tranne Anna.

Wright, infatti, per manifestare il senso di isolamento di Anna, riduce in statue viventi i personaggi circostanti, sospendendoli nel tempo. Come non citare la scena del sontuoso ballo di Mosca che vede Anna contrapporsi ad Alexis, lei con un abito nero corvino, e lui in bianco. Il nero sta qui a simboleggiare quella che le malelingue chiamano “immoralità” della protagonista, prossima al peccato, e il bianco la purezza, che Alexis sta per abbandonare già durante il ballo attraverso gli sguardi sensuali che scambia con Anna.

Still from Anna KareninaLa musica, di Dario Marianelli [che ha collaborato con Wright per Orgoglio e pregiudizio e Il solista], è parte integrante del film, e assume, a seconda delle relazioni tra i protagonisti, personalità e timbro diverso, sospesa tra onirismo e drammaticità. È la fisicità dei personaggi a farla da padrone, nel ballo come nel semplice movimento. Ad esempio sono continue le scene in cui vediamo Alexei passeggiare con fare sicuro e accorto, o Alexis muoversi in maniera per niente spontanea, come la gente del suo rango.

Ciò che davvero distingue questa nuova versione di Anna Karenina dai precedenti adattamenti è questa fedeltà alle tre diverse storie d’amore del romanzo: Anna e Alexis; Konstantin e Kitty; Oblonsky e Dolly.

annakarenina6Stoppard non si espone a giudice, ma racconta i fatti in modo imparziale. Se è il senso di colpa ad uccidere Anna e a etichettarla come “peccatrice dannata”, non è scontata la condivisione della sua scelta da parte dello spettatore perché in fondo la figura che si staglia realmente in questo film è suo marito. Alexei Karenin è un ottimo marito e, infatti, quando Anna gli rivela di amare Alexis, lui, muovendosi verso il palcoscenico del teatro, seduto su una poltrona, mentre lei è quasi nascosta in proscenio, le chiede cosa abbia mai fatto per meritarsi tutto questo. Attende pazientemente una “redenzione” di sua moglie, che non avviene, e allora lui, con la sua calma apparente, studia un escamotage per impedirle di divorziare, studiando una sua rivincita.

Gli attori sono davvero sorprendenti, su tutti Jude Law, bravissimo nel mostrare l’imperscrutabilità del suo personaggio.

Anna Karenina uscirà nei cinema italiani il prossimo 21 febbraio.

Gilda Signoretti

ANNA KARENINA

3.5 Teschi

Regia: Joe Wright

Con: Keira Knightley, Jude Law, Aaron Taylor-Johnson, Domhnall Gleeson, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Alicia Vikander

Uscita in sala in Italia: giovedì 21 febbraio 2013

Sceneggiatura: Tom Stoppard

Produzione: Working Title

Distribuzione: Universal Pictures

Anno: 2013

Durata: 130’

InGenere Cinema

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