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ASSO di Roberto Recchioni

recchioniasso1“Auto-proclamatosi rockstar del fumetto, blogger di successo […] mette la propria personalità davanti al personaggio. Lo stile davanti alla sostanza. […] Il disegno! Grossolano, svogliato, privo di solide basi […] non sembra avere vergogna alcuna […].”.

Queste le righe internettarie che, all’interno del volume Asso – Il braccio forte del fumetto, lo stesso protagonista [quindi lo stesso Roberto           Recchioni, visto che Asso ne rappresenta una sorta di alter-ego a fumetti] suggerisce in maniera poco gentile alla redattrice di un portale web incaricata di recensirne il lavoro. La critica si fa anti-critica [una sorta di vademecum per chi volesse approcciarsi in maniera negativa al volume] e diventa un modello pre-compilato dall’autore stesso che, evidentemente, sa e può riconoscere meglio di chiunque altro i punti salienti del suo lavoro, per operarne una critica feroce ma, allo stesso tempo, perfettamente demolibile.

E come primo input, non è niente male… Asso, personaggio auto-biografico nato nella pagine del blog Dalla Parte di Asso, trapassa nelle pagine del volume distribuito da Nicola Pesce Editore senza perdere la sua carica perennemente sardonica, forzatamente negativa; negativa come la visione di una vita giovane ma in bilico, per colpa di una bomba ad orologeria posta da Madre Natura all’interno del gracile corpo della rock star del fumetto, che lo costringe periodicamente, e in maniera sempre più seria, a improvvisi ricoveri, biglietti di sola andata per le corsie d’ospedale.

recchioniasso3E proprio dal capitolo malattia, e dalla perfetta/rapida/salace descrizione di come un uomo [un corpo] possa, in momenti differenti della propria vita, abituarsi anche alla stessa idea di morte possibile e imminente, che la morbosità che riempie le pagine del volume si fa strada, per sbordare, poi, nei continui riferimenti al sesso, che esplode in immagini esplicite e pornografiche, nei comportamenti maschilisti e irrispettosi nei confronti delle partner sempre diverse di Asso, nella forte presenza autoriale e autarchica di Recchioni che si re-inventa, si ridisegna, si elegge a rockstar, coniugandosi nelle differenti ed esistenti sfaccettature della sua personalità [e in quella di Asso]: fumettista, sessuomane, malato, samurai, figlio, fidanzato, cowboy, idiota, duro, fasullo, sincero.

E scavando [neanche troppo] tra le citazioni filmiche, le frasi taglienti e a senso unico e il disegno rapido e impreciso, che per molti versi sembra voler ricordare Pazienza, è facile trovarsi anche davanti ad un’impietosa accusa della falsità che spesso s’insinua all’interno dei rapporti umani [quello tra uomo e donna, che si ripiega nell’animalità sessuale, ma anche  quello tra padre e figlio…].

Nella chiusa del volume, poi, Asso e Recchioni vengono rielaborati e  ri-raccontati da altri autori, in un inserto quasi celebrativo che racchiude le visioni di Mauro Uzzeo, Federico Rossi Edrighi, Werther Dell’Edera, Walter Venturi, Lorenzo Ceccotti, Elisabetta Melaranci, Luca Bertelè e Leomacs.

“Asso: Il graphic novel è la malattia. Lui è la cura.”.

Luca Ruocco

ASSO

3 Teschi

Autore: Roberto Recchioni

Editore: Nicola Pesce Editore [edizioninpe.blogspot.it]

Pagine: 128

Illustrazioni/Foto:

Costo: 15,00 euro

ASSO, il live-action trailer:

InGenere Cinema

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