BEAUTIFUL CREATURES – LA SEDICESIMA LUNA di Richard LaGravenese

“Saga che finisce, meglio trovarsene un’altra”. Bene o male questo si saranno detti ad Hollywood quando serial importanti, tratti da best seller adolescenziali, hanno chiuso i battenti sui grandi schermi.

Quindi, conclusesi le saghe di Harry Potter e Twilight, le grandi menti della cinematografia americana hanno subito messo mano a quei libri che odorano di sicuro successo al botteghino; prima Hunger Games, poi Warm bodies ed ora anche questo Beautiful creatures, tratto dagli scritti di Kami Garcia e Margaret Stohl, edito da noi col titolo La sedicesima luna [sottotitolo dell’italiota edizione cinematografica].

Niente vampiri e zombie romantici in questo lungometraggio, ma, ad avere l’adolescenza ingarbugliata dall’amore sono due ragazzi di Gatlin, coinvolti in stregonerie e magia nera che ben presto travolgeranno la cittadina in uno scontro decisivo.

Infatti il normale Etan [Alden Ehrenreich] e la streghetta Lena [Alice Englert], conosciutisi a scuola dove lei è la nuova arrivata, si scontreranno con le storie di personaggi al di là di ogni immaginazione, e maghi che devono seguire una tradizione e che ben presto vedranno l’arrivo di un ospite poco atteso dalla principiante  Lena e dalla sua famiglia, guidata dallo zio Macon [Jeremy Irons].

La lotta verso la salvezza sarà ardua, e c’è ancora molto da imparare sulle arti magiche.

Sulla carta, e sulla sua prima mezz’ora molto eighties, Beautiful creatures – La sedicesima luna poteva far ben sperare, dando la sensazione di poter migliorare ciò che era stato creato con Twilight, grazie soprattutto ad una vena ironica consenziente; ma il regista/sceneggiatore Richard LaGravenese [suo lo script del cult La leggenda del Re pescatore], memore dei successi ottenuti dal romanticismo leccato della creatura di Stephenie Meyer, non può fare a meno di portare ad un certo punto il suo film sugli stessi, noiosi, parametri, ed infarcisce l’operato di momenti melò stucchevoli, che faranno la gioia delle tredicenni [obiettivo primario di questi film] ma non quella dello spettatore più pretenzioso.

Ci si è concentrati più sul trend di lanciare una nuova coppia di innamorati per le giovani masse che sull’operato in sé, e basti già notare quanto il plot sia simile alle avventure del vampiro Edward e della normale Bella, solo che visto al contrario, perché qui la ragazza è la diversa che viene da una strana famiglia conosciuta nel posto.  Poi, sinceramente, la coppia protagonista Ehrenreich e Englert è più accettabile del duo Pattinson/Stewart, e già questo è un punto a favore per l’opera di LaGravenese.

Ecco, Beautiful creatures – La sedicesima luna, se confrontato continuamente con Twilight, allora un minimo di vantaggio lo trova, ma alla fine rimane quella solita roba che per l’ennesima volta fa la sua scena in sala per menti zuccherose e in piena pubertà, aleggiando nell’assoluta mediocrità.

Peccato, perché questa storia d’amore e stregoneria aveva diversi riferimenti ad un certo cinema horror, a  partire dalla scelta della cittadina Gatlin, memore di Stephen King e del suo Grano rosso sangue, per arrivare alla trama in sé [giovani stregoni in allenamento che attendono l’arrivo di un’entità malvagia] che può sì ricordare un qualsiasi Harry Potter, ma che ha molto da spartire con un B-movie intitolato Warlock: The Armageddon.

Se il citazionismo si fosse contenuto su questi parametri da appassionato del genere horror, Beautiful creatures – La sedicesima luna sarebbe stata una bella sorpresa. Cosa che ovviamente non è.

Mirko Lomuscio

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BEAUTIFUL CREATURES

Regia: Richard LaGravenese
Con: Alice Englert, Alden Ehrenreich, Jeremy Irons, Emma Thompson, Viola Davis, Emmy Rossum
Uscita in sala in Italia: giovedì 21 febbraio 2013
Sceneggiatura: Richard LaGravanese
Produzione: Alcon Entertainment, 3 Arts Entertainment, Belle Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Anno: 2013
Durata: 124’