Altre due uscite esclusive targate RaroVideo: Il profumo della signora in nero e Follia omicida [Murder Obsession]. Il primo segna l’ingresso al cinema, nei panni di regista, di Francesco Barilli, che, smessi quelli di attore, si cimenta in un thriller-horror psicologico che non trovò la condivisione della critica, nettamente divisa alla sua uscita nel 1974, ma che venne poi giustamente riconsiderato e reputato poi come vero e proprio cult.
Nato da un soggetto e una sceneggiatura di Barilli e Massimo D’Avak [che insieme avevano già scritto Il paese del sesso selvaggio, 1972, di Umberto Lenzi], Il profumo della signora in nero è un buon thriller, dal ritmo lento, nel quale si intersecano diversi elementi e tematiche: la magia nera, la stregoneria, la paura, la fragilità, la superstizione, il rito sacro, la paura dell’altro, il controllo della mente altrui.
Silvia Hackermann [Mimsy Farmer] è una bella ragazza bionda di professione chimica, che vive sola in un appartamento ben arredato. Le città si sono svuotate per le vacanze estive, e nel palazzo in cui la donna abita pochi sono i condomini rimasti, tra cui il signor Rossetti [Mario Scaccia], un uomo curioso e strano.
Durante una serata in cui Silvia è in compagnia di alcuni amici, ad un certo punto Andy [Jho Jhenkins] sposta l’attenzione del gruppo sui riti sacrificali, la magia nera e la stregoneria. Questa argomentazione pare turbare Silvia, che, la notte stessa, viene colpita da alcune visioni, incubi e suggestioni che riguardano la sua infanzia, ponendole di fronte una signora dai lunghi capelli neri seduta di fronte ad uno specchio, intenta a spruzzarsi del profumo, cioè sua madre, e una bambina bionda, rappresentazione di sé stessa, a cui Silvia si lega. Neanche Roberto [Maurizio Bonuglia], il suo fidanzato, riesce ad accorgersi del suo turbamento, ma, pian piano, le angosce di Silvia vengono fuori, e la donna è sempre più convinta che chiunque la circondi le voglia male.
É la musica di Nicola Piovani a descrivere le turbolenze espresse nel film, facendosi dapprima tenue, e poi, via via che si rientra nel cuore del film, inquietante. Non pochi problemi si dovette trovare ad affrontare Barilli sulla questione censura, che alla fine intervenne con dei tagli, ma non così invasivi come si temeva. É lo stesso regista, in una lunga intervista presente nei contenuti extra dell’home video RaroVideo, a raccontare gli sviluppi del film e l’idea dalla quale lo ha partorito, ovvero un viaggio nella giungla del Mayombe, in Africa, per il soggetto del film. La sceneggiatura non è niente male, attenta nel caratterizzare ciascun personaggio, a partire dal signor Rossetti, in questo senso il miglior personaggio, anche in modo caricaturale, interpretato da un notevole Mario Scaccia.
Meno rilevante è la figura di Roberto, il fidanzato di Silvia, figura che fu imposta dalla produzione a Barilli, che ideò la scena del rapporto sessuale tra Roberto e Silvia, interrotto continuamente dai demoni della donna. La presenza della bambina è inquietante, così come il riferimento ad Alice nel paese delle meraviglie, una vera ossessione per Silvia, che alla fine giocherà a fare Alice con i corpi di tre vittime, tra cui Roberto, a cui farà fare la parte del cappellaio magico, versando loro del tè.
RaroVideo, all’intervista a Barilli, nella quale, tra le tante cose, ci parla della ricostruzione dell’appartamento di Silvia, all’interno di un teatro, aggiunge la biografia e la filmografia del regista e un booklet. Abile la Farmer, che veniva da 4 mosche di velluto grigio di Argento, e che presta a Silvia un volto molto delicato e innocente, capace di rappresentare, convincendo, la fragilità del suo personaggio.
Di alcuni anni successivo a Il profumo della signora in nero è Follia omicida, meglio conosciuto come Murder Obsession, 1980, di Riccardo Freda, che all’horror ha dato spazio nella sua filmografia [pensiamo a I vampiri, Lo spettro], arricchita in misura maggiore dal peplum, l’avventura e il fantastico. A differenza de Il profumo della signora in nero, Follia omicida [Murder obsession] è un thriller horror meno ricercato, e manca di quell’eleganza strutturale e scenografica del film di Barilli, ma è comunque un film che, seppur non originale, diverte e incuriosisce. Una pecca di Follia omicida è [Murder obsession] è quella di accennare scene cruente senza mai mostrarle veramente, e dando come la sensazione che non si sia voluto osare sul versante horror, che invece avrebbe aumentato il valore del film.
Michael Stanford [Stefano Patrizi] è un giovane attore cinematografico. Durante una scena sul set, nella quale deve aggredire la bella attrice Beryl [Laura Gemser], viene colto da un raptus e cerca realmente di strangolarla. Nessuno della troupe riesce a capire cosa gli sia passato per la testa, ma Michael, in seguito a questo episodio, come se qualcosa o qualcuno lo avesse richiamato alle sue origini, decide di tornare da sua madre [Martine Brochard], che non vede da quindici anni, con la sua fidanzata Glenda [Anita Strindberg]. Giunti nei pressi della villa di notte, e in un posto molto isolato che pare accoglierli con dei suoni che sembrano brutti presagi, la coppia è raggiunta da Oliver [John Richardson], storico maggiordomo di famiglia, che avverte Michael delle cattive condizioni di salute di sua madre.
Una volta in casa, la madre di Michael lo accoglie amorevolmente, ma in un modo esasperante, e pare essere attratta sessualmente da suo figlio, tanto da riservare a Glenda la camera al piano superiore, per stare lei più vicina a suo figlio. Il passato, però, torna sempre a fare i conti, e Michael si ritroverà nuovamente ingabbiato in un terrificante omicidio che lo ha visto protagonista: l’assassinio del padre, famoso pianista e direttore d’orchestra. Di questo delitto, però, Michael non ricorda nulla. Quando la troupe giungerà nel castello per continuare le riprese in questa esclusiva location, ecco che una serie di omicidi vengono compiuti, e tutti gli indizi sembrano portare proprio a Michael…
Il cast di Follia omicida [Murder obsession] include alcuni nomi noti del cinema di Genere italiano, da John Richardson ad Anita Strindberg, a Silvia Dionisio a Martine Brochard.
Al booklet, si aggiunge una bella intervista a Sergio Stivaletti, che proprio con questo film esordì al cinema come effettista speciale, collaborando con Angelo Mattei. Sergio Stivaletti racconta la sua esperienza sul set e l’uso di alcuni materiali da lui sfruttati, come la gomma, che poi userà in Phenomena di Argento.
A questo contributo si aggiunge una scena tagliata, che fa riferimento alla sequenza in cui Beryl è immersa nella vasca da bagno, e improvvisamente trova a difendersi dal suo assassino. La sceneggiatura è scritta da Fabio Piccioni, Cesari Corti e dallo stesso Freda, e, se talvolta può risultare ingenua e scontata, dall’altro è pur vero che in questo film è la morbosità del protagonista e di sua madre a prevalere, più di tanti dialoghi. Pensiamo all’ossessione per il sesso di Michael, che desidera ardentemente un rapporto con Beryl, che, infatti, spoglia con foga mentre cerca di strangolarla in una scena del film, e poi con Glenda, la sua fidanzata, che a volte tratta con sufficienza. Anche il rapporto con sua madre è di quelli edipici; la donna, infatti, quando vede il figlio, a distanza di quindici anni, lo abbraccia e lo bacia come una vecchia amante che cova un amore non ancora sopito.
Follia omicida [Murder obsession] segue visivamente il filone gotico, ma lo fa sommariamente e distrattamente, mentre Freda è più ferrato per la rappresentazione di scene orrorifiche e oniriche, come il macabro sogno di Glenda o le ossessioni mentali di Michael, rivisitando quindi tematiche quali la paranoia e la follia, che vede sua madre contemplare Michael nella posizione della Pietà di Michelangleo, dopo averlo accoltellato. Fin da subito Freda ci svela quanto l’ossessione di famiglia fosse la fotografia, tanto che lo stesso Oliver rifiuta di essere immortalato dal regista, perché, come dice Beryl, si dice che uno scatto fotografico rubi l’anima, per poi mai più restituirla.
Gilda Signoretti
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IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO
Voto film
Voto DVD
Regia: Francesco Barilli
Con: Mimsy Farmer, Mario Scaccia, Jho Jhenkins, Maurizio Bonuglia
Durata: 100′
Formato: 16/9 1.85:1
Audio: Italiano e Inglese Dolby Digital 2.0
Distribuzione: RaroVideo [www.rarovideo.com]
Extra: Ritratto in nero; Biografia e filmografia del regista
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FOLLIA OMICIDA [MURDER OBSESSION]
Voto film
VOTO DVD
Regia: Riccardo Freda
Con: Stefano Patrizi, Martine Brochard, John Richardson , Laura Gemser, Anita Strindberg
Durata: 93′
Formato: 16/9 1.85:1
Audio: Italiano e Inglese Dolby Digital 2.0
Distribuzione: Raro Video [www.rarovideo.com]
Extra: Intervista a Sergio Stivaletti; Scena tagliata