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IN DARKNESS di Agnieszka Holland

Layout 1Tratto dal libro Nelle fogne di Lvov, di Robert Marshall e da I giusti, gli eroi sconosciuti dell’Olocausto, di Martin Gilbert, In darkness di Agnieszka Holland [Europa Europa, 1990], è un film che, come molti altri nel panorama cinematografico, tratta il tema dell’olocausto. In darkness, però, non è il solito film sull’argomento, perché illustra un aspetto particolare e sconosciuto ai più su questo lungo e terribile capitolo della storia dell’umanità che ancora ci lascia interdetti.

Come Spielberg in Schindler’s list, 1993, raccontava il coraggio dell’industriale tedesco Oskar Schindler, che ha rischiato la vita per salvare gli ebrei, In darkness [che non ha la stessa potenza] descrive una storia vera, che non è propriamente l’olocausto, non nello specifico; il film ha sì come protagonisti gli ebrei, ma questa volta cambiano gli orientamenti, poiché innanzitutto ruota attorno ad un protagonista  che è un non-eroe per eccellenza, Leopold Socha, operaio polacco che lavora nelle fognature di Lvov, in Ucraina, e ladruncolo di poco conto. Inoltre, la storia è ambientata nelle fognature, e non nei lager.

In darkness è scritto da David F. Shamoon, che ha impiegato cinque anni, dalla stesura della sceneggiatura, per convincere Holland a farne un film.

La regista non accettava l’idea che il film fosse pensato per essere recitato in inglese, poiché riteneva opportuno che fosse recitato nelle lingue originali del posto in cui si collocava, e quindi in polacco, in tedesco, in iyddish e in ucraino.

indarkness2In darkness, come spiega il titolo, è un film che ha per protagonista proprio l’oscurità, il buio delle fogne, che sostituiscono il lager ma costituiscono comunque, per gli ospiti che vi si nascondono, una prigionia, con la sole differenze che il luogo non è loro imposto e non subiscono sevizie. Rintanati nelle fogne, unico luogo sicuro per non cadere nelle mani dei nazisti, sono nascoste diverse classi sociali di ebrei, che convivono infatti con difficoltà, per via delle proprie diversità [ricchi con poveri, onesti con delinquenti], la permanenza nel posto.

È il 1943, e la seconda guerra mondiale continua a travolgere il mondo, a mietere vittime e terrorizzare l’umanità. Shamon e Holland hanno posto l’attenzione sul rapporto tra Leopold Socha [Robert Wieckiewicz] e gli ebrei. Leopold ha una moglie, Wanda [Kinga Preis], e una figlia piccola, di salute cagionevole. Il lavoro di Leopold non basta a mantenere la famiglia, e neanche quello di Wanda, che lavora come cameriera; è per questo che Leopold non perde occasione per rubare e fare affari sporchi. Anche “l’affare” con gli ebrei è losco. Leopold li nasconde nelle “sue fogne”, che conosce meglio di chiunque altro, in cambio di ingenti richieste di denaro; non quindi perché abbia pietà per la loro condizione, ma perché nasconderli gli è utile economicamente.

indarkness3Col tempo, però, Leopold proverà pietà per questi uomini, donne e bambini, e si rende conto di quanto in fondo, ad un certo punto, sia legato ad essi da una stessa paura: venire uccisi. Si, perché anche Leopold rischia la vita, e infatti dovrà stare attento a non far insospettire l’ufficiale Bortnik [Michal Zurawski], che si fida di Leopold, al quale chiede di informarlo sulla presenza o meno di ebrei nei condotti fognari. La drammatica vita nelle fogne, però, è molto tesa, e questo anche per le crisi familiari e di coppia che alcuni ebrei vivono: un padre di famiglia che si unisce con l’amante nelle fogne, a pochi metri dalla moglie e dalla figlia che stanno dormendo; una ragazza, Mania, giunta nelle fogne con sua sorella Klara, con la quale ha un rapporto burrascoso, e che abbandonerà presto l’oscurità del posto finendo però in un lager, ecc.

indarkness4In darkness è un bel film, intenso e passionale, di una drammaticità composta, a volte troppo, tanto da risultare a tratti un po’ distaccato,  che ha, poi, il difetto di dilungarsi troppo, con il risultato di stancare. Poco credibili, ed insistenti, le scene di sesso che si consumano all’interno delle fogne, ininfluenti nella trama. A parte ciò, comunque, In darkness, al cinema da giovedì 24 Gennaio, è un film di forte impatto, che non si dimentica. Buona la fotografia, compito davvero arduo affidato a  Jola Dylewska, data la complessità di operare nonostante la carenza delle luci, così come i costumi [di Katarzyna Lewińska, Jagna Janicka]. Per quanto riguarda la scenografia [Erwin Prib], sono stati ricostruiti in studio gli ambienti e i tunnel fognari, molto realistici, anche nella lunga sequenza dell’allagamento fognario.

Il 27 Gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria [istituito con la legge n. 211 del 20 Luglio 2000], per ricordare la Shoa, il Cinema Aquila proietterà In darkness, alle ore 16. Il giorno seguente, il 28 Gennaio, il film verrà proiettato gratuitamente, fino ad esaurimento posti, e solo per gli studenti, alle ore 18.

Gilda Signoretti

IN DARKNESS

3 Teschi

Regia: Agnieszka Holland

Con: Robert Wieckiewicz, Kinga Preis, Benno Fürmann, Michal Zurawski

Uscita in sala in Italia: giovedì 24 gennaio 2013

Sceneggiatura: David F. Shamoon

Produzione: Schmidtz Katze Filmkollektiv e The film Works

Distribuzione: Good Films

Anno: 2011

Durata: 145’

 

InGenere Cinema

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