Phil Lord e Christopher Miller, i registi di Piovono Polpette [2009] e 21 Jump Street [2012], amano ancora giocare con i mattoncini Lego!
Li montano, li smontano e li rimontano. In maniera dinamica e creativa: e lo fanno in barba a qualsiasi pregiudizio si possa avere nei confronti del primo film d’animazione dei/coi Lego.
Emmet [in Italia gli dona la voce Massimo Triggiani] è un operaio assolutamente normale. Le sue giornate si svolgono in assoluta routine e ripetitività tra casa, tv e lavoro, sulle note dell’ipnotica canzone ultra-pop “E’ meraviglioso!”, tormentone del film e dell’intero mondo Lego.
Ma c’è qualcuno che, dietro le quinte, muove i fili della monolitica normalità della vita di Emmet e di tutti gli altri omini: si tratta del Presidente Business [voce di Pino Insegno], ossessionato dal comando e dalla perfezione della forma che può discendere solo dall’assoluto rispetto delle regole.
La strada che va dal manuale di istruzioni che regola montaggio e smontaggio quotidiano di ogni mattoncino, all’uso “definitivo” di un’arma segreta [che non vi sveliamo] in mano di Business è breve…
Per salvare il mondo dei Lego dall’assoluta monotonia, una profezia che parla di un “tipo speciale” che riuscirà a trovare “il pezzo forte”, l’unico mattoncino in grado di disattivare l’arma del Presidente.
Inutile dire che l’omino di cui parla la leggenda è proprio l’inetto Emmet che, nel cercare di portare il tutto a compimento vedrà saltare in aria la sua idea di vita perfetta e di normalità e, successivamente, tutto il suo mondo!
Al suo fianco, una scalcagnata banda di strani figuri, tra cui una gattina gentile e smielata, un pirata bloccato dentro un esoscheletro metallico, il mago Vitruvius, la bella e dannata Wildstyle e… Batman [Claudio Santamaria], con i suoi modi diretti e le frasi sussurrate e taglienti!
C’è subito da chiarire che The Lego Movie non è un film d’animazione “solo” per bambini. Forse proprio per assecondare l’amore che la generazione “anni ‘80” ha continuato a dimostrare nei confronti dei mattoncini colorati, infatti, il film è carico di situazioni e battute comprensibili in toto solo dopo una certa soglia di età, a partire dalla raffigurazione della società utopica e perfetta popolata [anche] da robot che ricordano gli alieni di Essi vivono di Carpenter.
Dei cartoon più moderni, e delle generazioni più giovani, The Lego Movie conserva e ripropone di certo i ritmi forsennati, al limite dell’isteria, qui supportati dalla stessa meccanica del “monta/smonta”, dall’ottima resa digitale e 3D, e dalla sequela di mondi [piratesco, fantasy, spaziale…] e di personaggi [astronauti, mostri, hobbit, tartarughe ninja…] già raccolti sotto l’ombrello del mondo dei Lego.
Altro punto a favore è l’ibridazione, ad un certo punto del film, tra l’animazione 3D e la recitazione live action, con il messaggio portato sino ad allora avanti nel mondo dei piccoli omini di costruzioni che travalica nel mondo di “quelli di sopra”.
Semplice, divertente, kitsch, ritmatissimo.
Luca Ruocco
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THE LEGO MOVIE
Regia: Phil Lord, Christopher Miller
Co-diretto da: Chris McKay
Con le voci di: Claudio Santamaria, Massimo Triggiani, Barbara De Bortoli, Pino Insegno, Pietro Biondi
Uscita in sala in Italia: giovedì 20 febbraio 2014
Produzione: Vertigo Entertainment, Lin Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Anno: 2014
Durata: 100’