Dopo essersi guadagnato il premio speciale della giuria, presieduta da Paolo Sorrentino, alla 30esima edizione del Torino Film Festival, Noi non siamo come James Bond, documentario nato da un’idea di Mario Balsamo e Guido Gabrielli, verrà questa sera proiettato al Nuovo Cinema Aquila [qui], alle ore 20:30, presentato da Massimo Vattani, e con un ospite d’eccezione: lo stesso Paolo Sorrentino.
Era il 20 luglio 1985 quando i due amici, giovani e pieni di vita, organizzarono una vacanza all’estero, in Islanda. Quel viaggio Mario e Guido lo ricordano con tenerezza e con nostalgia, consapevoli anche di quella incoscienza che li aveva accompagnati, e che li aveva portati a pensare ad un soggetto di un film da scrivere insieme. La passione per James Bond, in particolare per il suo primo interprete, Sean Connery, è una delle numerose cose in comune che lega i due amici, amanti del cinema. James Bond è da sempre il loro idolo, e intorno al suo personaggio sia Mario che Guido si sono posti molte domande, per cercare di assomigliare all’agente più famoso del mondo, ma senza mai riuscirvi.
Si è portati a credere che in un’amicizia lunga una vita sia tutto scontato, soprattutto l’affetto tra due persone. Quello che Mario e Guido non potevano sapere, prima di scoprirsi entrambi vittime del cancro, era che la loro amicizia non poteva dirsi ancora completamente “piena”, e che proprio l’aver vissuto anche questa volta, comunitariamente, un aspetto della loro vita, l’avere combattuto insieme, per sopravvivere li avrebbe uniti ancora di più.
Mario Balsamo dirige un documentario, scritto con lo stesso Guido Gabrielli, che ha una portata di novità tangibile. Intanto si respira immediatamente un’aria insolita, nata dalla stravaganza e da quel senso di consapevolezza e inconsapevolezza che ha fatto parte, e fa parte, delle vite dei due protagonisti.
Se entrambi, però, hanno condiviso e poi fermato l’avanzata del tumore, portandone ancora le conseguenze [come la difficoltà di deglutire di Gabriele o l’impossibilità di correre di Mario], diversa è la loro reazione a questo male.
Se il primo è quello che ha riportato maggiori problemi fisici, dovendosi poi adattare ad un fisico molto esile, l’altro è invece turbato nel suo intimo, anche se appare più ottimista.
Guido, infatti, nasconde un entusiasmo stupefacente, che lo ha portato a scoprire la sua passione per la musica, ed è riuscito paradossalmente a trovare giovamento nella malattia, nel senso che in seguito alla scoperta del cancro ha iniziato un’esperienza spirituale che lo ha arricchito. Anche Mario ne è uscito più forte, è più razionale di un tempo, ma non è ancora riuscito ad allontanare da sé la paura della morte, e non riesce ad avere relazioni stabili, forse a causa della sua insicurezza. I due non potranno mai essere come James Bond, perché lui non si ammalerebbe mai, e soprattutto non potrebbe mai morire, uscendo incolume da ogni difficoltà.
Noi non siamo come James Bond non vuole insegnare nessuna morale, ma vuole semplicemente raccontare la perdita e il recupero di un equilibrio che ha avuto origine dalla scoperta di una leucemia [Gabriele] e di una neoplasia [Mario], attraverso una nuova vacanza, stavolta rigorosamente in smoking, che, come afferma Gabriele, non è la vita, ma un bel viaggio, perché la vita è, purtroppo o per fortuna, altro. La vita è fatta di numerosi quesiti angoscianti, come la domanda che fa Gabriele, all’amico: “Se tra un minuto o cento anni io morissi tu che faresti?”, sentendosi rispondere, con un sorprendente umorismo, che se succedesse durante il film, certamente lo stesso schizzerebbe ai vertici più alti dell’audience.
Balsamo e Gabrielli hanno molto da raccontare, e tanto ci sarebbe da dire su questa loro ultima fatica, fatta di pensieri bui e positivi insieme, e di un grande spirito di iniziativa che prende spunto da quel viaggio del 1985, quando i due erano ancora immaturi e ignari di ciò che la vita gli avrebbe riservato.
Balsamo e Gabrielli si muovono come due agenti segreti, alla scoperta di Sean Connery, che dovrebbe vivere in Svizzera, e che vorrebbero pedinare, riuscendo, cosa non da poco, a ricevere qualche fugace notizia dalla bond girl Daniela Bianchi [007 – Dalla Russia con amore].
Sarà possibile vedere il documentario, fino al 17 Aprile, al Nuovo Cinema Aquila alle ore 20:40 e alle 22:30. Il 17 Aprile l’unica proiezione è alle ore 21.
Gilda Signoretti
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NOI NON SIAMO COME JAMES BOND
VOTO:
Regia: Mario Balsamo
Sceneggiatura: Mario Balsamo e Guido Gabrielli
Con: Mario Balsamo, Guido Gabrielli, Daniela Bianchi
Produzione: MIR Cinematografica e Hasenso con Rai Cinema
Distribuzione: Lo scrittoio
Anno: 2012
Durata: 73’
Trailer: