Kyle [Aaron Dean Eisenberg] è un giovane studente del college, diviso tra la storia d’amore con Julie [Liz Fenning], che inizialmente vive in maniera poco matura, e importanti problemi di denaro, legati anche ad un suo i problema con la droga, che lo costringono ad alternare gli studi con alcuni lavori manuali, come svuotare vecchie cantine.
Proprio nel sotterraneo di una vecchia casa, Kyle rinviene una bara. La vecchia proprietaria della villa, che vuole assolutamente sbarazzarsi del feretro perché gli ricorda la macabra collezione del defunto marito, chiede al giovane di portarlo via e di bruciarlo. Kyle, però, subodorando un possibile guadagno aggiuntivo, porta la bara a casa, per poi inserire un annuncio su un sito di vendite online.
Aperto il feretro per controllarne lo stato interno, il ragazzo scopre che al di sotto dello strato di rivestimento, sono presenti una serie di meccanismi molto simili a quelli di un grande orologio, e una la chiave in grado di mettere in moto una sorta di carillon.
Supportato dal coinquilino Sutton [J. Walter Holland], da anni obbligato ad utilizzare una sedia a rotelle, e dall’amico Platt [Jared Grey], Kyle scopre che la bara venne costruita nel XV secolo da Wolfgang von Tristen, meglio conosciuto come “l’artigiano del Diavolo” a causa del suo trascorso di costruttore di strumenti di tortura e della sua ossessione per la ricerca di tracce specifiche dell’esistenza della vita dopo la morte. Come se non bastasse, un vecchio manuale di esoterismo racconta che quella particolare bara sarebbe servita a von Tristen per poter provare delle veridiche esperienze di stati di pre-morte.
Inutile dire che l’interesse di Kyle, e dei suoi amici, nei confronti della bara decuplica, dopo aver raccolto quest’ultima informazione.
Nell’attesa di decidere il da farsi, i tre non vogliono negarsi un giro sulla mortifera giostra: il primo a sdraiarsi nel feretro e a mettere in moto gli strani meccanismi e la scatola musicale, proprio come il protagonista che, di fronte agli amici attoniti, entra per qualche secondo in uno stato di morte apparente e, in forma di spirito, esce dal suo corpo e si muove nello spazio circostante del tutto cosciente dell’accaduto.
Questa prima esperienza pre-morte darà l’inizio ad una macabra sequela di viaggi extra-corporei che, se inizialmente sono frutto di curiosità e voglia di conoscenza, vengono piegati rapidamente alla bieca ricerca di una personale riscossione di capricci e desideri, fino all’improvvisa deflagrazione di una bomba di negatività che ne devasterà la vita, asfissiandola di gesti malevoli e della presenza di un’assurda morte con palandrana nera e falce e con il teschio formato dagli stessi meccanismi presenti nella bara.
Mauro Borrelli, conceptual artist di importanti titoli della cinematografia hollywoodiana [da Il mistero di Sleepy Hollow e Dark Shadows per Tim Burton, a Il padrino – Parte terza per Coppola] ritorna in patria grazie a Distribuzione Indipendente, che apre alla grande la sua seconda stagione con un titolo come The ghostmaker [2011], film a basso budget cresciuto fiancheggiando i blockbuster hollywoodiani e respirandone la stessa aria.
Scritto da Scott Svatos, le atmosfere di The ghostmaker sembrano voler rimandare, per tematiche attigue, a racconti gotici come La verità sul caso di Mr. Valdemar di Poe, ovviamente attualizzandone argomenti e vicende. Ma è probabilmente al cinema che il film di Borrelli, pur rimanendo lontano dal bieco plagio, è debitore; parliamo di titoli come Linea mortale [Joel Schumacher, 1990] o Sospesi nel tempo [Peter Jackson, 1996], a cui The ghostmaker deve anche l’estetica degli spettri.
L’idea di costruire un film intorno ad una bara, poi, nasce nella mente del regista dalla visione del Django [1966] di Sergio Corbucci, ma se nel western italiano era il pistolero impersonato da Franco Nero a portare in giro la cassa da morto, nel film di Borrelli è la bara ad offrire ai giovani protagonisti una sorta di viaggio estatico.
The ghostmaker è un interessante indie-film che si muove con eleganza tra l’horror e lo sci-fi, dondolando tra elementi da ghost story e inserti para-scientifici, come le negative influenze di precise frequenze Mhz sul cervello umano.
Nel cast anche Domiziano Arcangeli, già visto nell’altro indie House of flesh mannequins [2009] di Domiziano Cristopharo.
The ghostmaker uscirà nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente dal 4 gennaio del 2013, per poi arrivare in home video alla fine dello stesso mese, grazie al progetto G Movie, un distribuzione gratuita in 20.000 copie che vuole rivoluzionare il mercato dell’home video puntando sulla diffusione di free dvd su territorio nazionale. Non male come buoni propositi per l’anno nuovo!
Luca Ruocco
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THE GHOSTMAKER
Regia: Mauro Borrelli
Con: Aaron Dean Eisenberg, Liz Fenning, J. Walter Holland, Jared Grey
Uscita in sala in Italia: venerdì 4 gennaio 2013, nel circuito di sale legate a Distribuzione Indipendente
Produzione: Ed Polgardy, Scott Rudolph, Fabio Segatori
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Anno: 2011
Durata: 91’
Trailer: